Archivi mensili: Ottobre 2023

Ford e Halloween: quattro auto da… paura!


Ford e Halloween: quattro auto da… paura!

I film da brivido con l’Ovale Blu protagonista

Ford e Halloween. Ovvero quattro auto per la notte dell’horror. Il 31 ottobre si celebra la festa di Halloween, famosa in tutto il mondo per il suo clima da brividi, tra abbigliamenti stregoneschi e zucche dagli sguardi minacciosi e fiammeggianti.  

Un’occasione per stare insieme, divertirsi e, perché no, concedersi anche un bel film. Ovviamente, all’insegna della paura. Un’atmosfera di casa a Hollywood, perché c’è solo l’imbarazzo della scelta sulle pellicole ottime per avere il sonno popolato dai peggiori incubi.

Fra le tante, ecco servito un poker con protagoniste vetture a marchio Ford.   

E quando si parla di terrore sul grande schermo, il pensiero corre subito a un asso del settore: Alfred Hitchcock. Il suo “Psyco”, uscito nel 1960, ha segnato un’epoca con la celebre scena del delitto sotto la doccia del bagno del motel. Per raggiungerlo, Marion Crane, la vittima, era al volante di una Ford Custom Sedan che si ritroverà anche nella scena finale. Quando sarà tirata fuori dalla palude nella quale era stata nascosta dall’assassino insieme al cadavere della donna.

Prodotta negli Stati Uniti tra il 1949 e il 1981, la Ford Custom Sedan fu un’auto di grandi dimensioni per chi ne volesse una senza troppi fronzoli e con molte comodità, come la moquette o i rivestimenti in tessuto.  

Saltiamo avanti di un decennio e atterriamo al 1974. Quando nelle sale cinematografiche esce un altro horror destinato a fare epoca: Non aprite quella porta. Realizzato da Tobe Hooper, racconta del viaggio di cinque ragazzi verso un destino macabro. Mentre procede ignaro verso il sangue e la morte, il gruppo è a bordo di un Ford Club Wagon.

Un modello che ricorda il classico van molto di moda nelle comunità hippy del periodo, gli anni Settanta, anche per via del suo verde metallizzato. Appartenente alla categoria “E-Series“, fortunata linea di veicoli commerciali dell’Ovale Blu, terza della storia per numero di vendite, in commercio dal 1961 al 2014, quando è stata sostituita dal filone Transit.

Risale invece ad anni a noi più vicini, esattamente il 2017, Monolith. Il thriller di Luca Silvestrini racconta come il ricorso alla troppa tecnologia in un’auto si possa trasformare in un incubo. Al punto che una mamma, interpetrata da Katrina Bowden, rischia di perdere il proprio figlio di due anni, imprigionato per più di un giorno all’interno dell’abitacolo. In questo caso, quello di un SUV ispirato alla Ford Interceptor. Cioè il modello delle auto della polizia negli Stati Uniti.

Ma nei giorni di Halloween non c’è spazio soltanto per il terrore. Tra i bambini, va di moda il ritornello “dolcetto o scherzetto?”.

Sono soliti pronunciarlo mentre, a piedi, suonano i campanelli delle abitazioni dei loro quartieri. Molti di loro però vorrebbero farlo a

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Resistenza all’acqua: meglio le auto elettriche delle termiche


Resistenza all’acqua: meglio le auto elettriche delle termiche

L’insospettabile risorsa delle vetture a batteria

Ma davvero l’acqua è pericolosa per le auto elettriche? E un’alluvione può mandare al tappeto la batteria?

Due domande oggetto di ripetute discussioni nella scorsa primavera. Quando il sindaco di Ravenna, una delle città più bersagliate dal disastro ambientale che aveva colpito l’Emilia-Romagna, mise in quarantena le auto ibride ed elettriche per due settimane. Fu una misura cautelativa dopo che una di esse aveva preso fuoco, generando spavento e preoccupazione tra gli abitanti.

La decisione però non passò inosservata e riaccese il dibattito sull’affidabilità dei veicoli elettrici e sulla loro effettiva convenienza. Se quando piove, non si possono utilizzare perché c’è il rischio che prendano fuoco, che senso ha acquistarli?

La realtà però è ben diversa da certe prospettive fin troppo catastrofiste. Perché non è affatto vero che l’acqua metta a repentaglio l’efficienza e l’incolumità dei mezzi green. Tutt’altro. La loro efficienza e incolumità è assicurata proprio dall’elemento ritenuto inopinatamente più a rischio: la batteria.

Composta da ioni di litio e manganese, ha la peculiarità di essere costruita come un vero e proprio bunker. Ben sigillata e impermeabile, la batteria è isolata dalle intemperie e resiste anche agli urti più violenti. Tutto questo per evitare che le infiltrazioni dell’acqua possano causare cortocircuiti e surriscaldamenti che potrebbero generare un incendio.

Non si deve poi dimenticare la normativa in materia dell’Unione Europea. Un veicolo elettrico è idoneo alla circolazione quando, fra le altre cose, resiste alle infiltrazioni per almeno mezz’ora a un metro di profondità.

Gli unici problemi possono derivare da un’eventuale immersione nell’acqua salata, che potrebbe compromettere i componenti elettrici e originare un cortocircuito.

E non dobbiamo dimenticare che, in caso di presenza prolungata in un ambiente bagnato, rischia maggiormente un’auto termica. Se la vettura elettrica ha una carrozzeria chiusa, a involucro, che funge da gabbia di protezione, quella col motore a combustione non può fare a meno delle prese d’aria per il raffreddamento.  Attraverso di esse però l’acqua confluisce nella presa del propulsore, limitandogli l’aria e bloccandolo.

Per cui, non fatevi suggestionare o ingannare dai facili allarmismi. Anche in caso di pioggia, le auto elettriche rimangono sicure. Come quelle esposte presso le nostre sedi, sempre più nutrite dei modelli dell’ampia gamma Ford.

Ford Youth Academy: l’idea vincente di Francesco Di Ciommo


Ford Youth Academy: l’idea vincente di Francesco Di Ciommo

Giovani e lavoro: a Torino nasce una grande opportunità 

L’idea di Authos che ha conquistato Ford.

Lunedì 25 settembre, presso l’aula magna dell’Istituto Professionale “Dalmazio Birago” di Torino, è stata ufficializzata la nascita di Ford Youth Academy. Una convenzione tra Authos, Ford Italia e lo stesso “Birago” destinata a favorire l’inserimento lavorativo dei suoi studenti più meritevoli attraverso un percorso di formazione e di crescita che li consenta di affrontare al meglio la sfida ambientale nel settore automotive.

È un evento di portata storica. Per il territorio, per Ford e per Authos.

Grazie a Ford Youth Academy, la zona di Torino e provincia ottiene un prestigioso riconoscimento al valore delle proprie risorse umane.

Quelle più giovani, come gli studenti presenti in platea, fondamentali per il futuro delle quattro ruote come ha sottolineato uno degli ospiti illustri presenti alla conferenza, il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, onorevole Gilberto Pichetto Fratin. “Viviamo una rivoluzione epocale: quella della decarbonizzazione. Voi potete essere i protagonisti di questo cambiamento. Venite a scuola non per prendere il diploma e cercare un lavoro, ma per entrare in un mondo che sta cambiando velocemente. È difficile starci dietro, ma proprio per questo è affascinante”.

Con lui al tavolo, anche l’Assessore al Bilancio e alle Finanze della Regione Piemonte, Andrea Tronzano; la preside dell’Istituto “Birago”, Annamaria Palmieri; la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Tecla Riverso; l’Assessora all’istruzione, edilizia scolastica e politiche giovanili della Città di Torino, Carlotta Salerno; il Direttore Relazioni Esterne di Ford Italia, Marco Alù.

Per l’Ovale Blu c’è la soddisfazione di aver ottenuto un risultato di questo tipo in una città famosa nel mondo per un altro brand automobilistico. Ma la nascita di Ford Youth Academy rende felice soprattutto Authos. Perché è il punto di arrivo di un’idea del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo. Che negli anni scorsi, davanti alla crisi del mercato del lavoro e alle perduranti difficoltà del settore automotive, si era più volte chiesto come potesse migliorare la situazione.

Dalla volontà di dare un’opportunità ai molti giovani che non possono costruirsi un futuro e di essere parte attiva nel rilancio del mercato delle quattro ruote, è nato il progetto sbocciato oggi in Ford Youth Academy.

Condiviso fin da subito dal vicepreside del “Birago”, Franco Poerio, dal 2021 vede i migliori diplomati dell’istituto sostenere un percorso di apprendistato nelle nostre officine. Questo è poi finalizzato a un loro successivo inserimento professionale definitivo.

Poteva sembrare un esperimento occasionale e locale, invece si è trasformato in un’idea su scala nazionale. Perché ha conquistato la curiosità di Ford Italia. Che vorrà replicare il modello di Ford Youth Academy in altre iniziative e che ha sottoscritto la nascita di questa accademia. Che punta a formare i meccanici del domani. Ovvero personale qualificato per affrontare la sfida più importante: la transizione ecologica.

Nei prossimi anni,