Quando guidare è un gioco

Vetture a pedali, macchinine e videogame. Tra i giochi per bambini spicca l’automobile

Quattro ruote per divertirsi. È possibile? Almeno in un caso, sì. Perché l’automobile è uno tra i giochi per bambini preferiti da molte generazioni. E in più varianti. A dimostrazione di come sia parte integrante della nostra vita fin dagli inizi.

Basti pensare alle macchine a spinta o a pedali. Chi di noi, dopo aver soffiato sulla candelina del primo compleanno e ancor prima di sedersi sui banchi di scuola, non è salito almeno su uno di questi due “bolidi”?

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In plastica, colorate e ispirate a personaggi dei cartoni animati o a marchi celebri (anche in riproposizioni vintage), le macchine a spinta sono tra i più gettonati giochi per bambini con età pari o inferiore ai due anni. Sono il primo volante che stringono fra le mani e hanno un motore molto particolare: le loro piccole gambe. Un particolare che fa venire in mente lo stesso propulsore delle automobili della serie tv dei “Flinstones”.

Anche le macchine a pedali sono variopinte, sgargianti e con modelli pronti a soddisfare ogni gusto e ogni esigenza. Si possono definire le auto dei primi viaggi. Quelli in cortile o tra le due stanze più lontane della propria abitazione. Adatte dai tre ai dieci anni, per i più “grandi” c’è anche la versione elettrica. Cioè esemplari dotati di una batteria ricaricabile, che fa di loro una riproduzione in piccola scala delle vetture del futuro.

Dallo scarrozzare nei corridoi al divertirsi a più non posso sui pavimenti di casa. Fra i giochi per bambini preferiti ci sono i modellini in metallo, le cosiddette “macchinine“. Un evergreen sempre di moda, disponibile in infinite varietà. Come quelle della “Bburago”, uno dei marchi più famosi del settore, che riproduceva anche gli esemplari delle case automobilistiche più famose al mondo. Presente anche Ford con otto specialità della gamma, fra i quali l’intramontabile Mustang e l’epocale Capri Group 5.

Altro divertimento molto apprezzato sono state le “Micro Machines”. Erano automobili dalle dimensioni molto ridotte, spesso avevano le ruote sproporzionate rispetto al resto del mezzo e sono state prodotte dalla metà degli anni Ottanta fino al 2006. Infine, come dimenticare la pista “Polistil”? Un circuito elettrico a due corsie con tanto di comandi a mano per sfidare gli amici in gare di velocità con modellini di Formula-1 o dei Prototipi.

Giochi per bambini
Giochi per bambini

Dall’analogico al digitale. Ma comunque col motore acceso. Fra i giochi contemporanei ci sono i videogame. Dove le automobili, specialmente quelle da corsa, sono tra le indiscusse protagoniste. Fra questi, uno dei più celebri è “Super Mario Kart“. Prodotto dalla piattaforma giapponese “Super Nintendo” a inizio anni Novanta, in breve tempo è diventato un’icona transgenerazionale al punto che nel 2020 è uscita l’undicesima versione.

Si segnalano poi, tra i tanti, “WRC (World Rally Championship)” per i rally, “GT Sport” per le gare di vetture Turismo e “F1 2021” per respirare l’atmosfera della massima competizione automobilistica a livello mondiale. Si tratta di tre giochi che, attraverso la simulazione di guida, offrono la sensazione di essere davvero in pista o sullo sterrato di una prova specialistica. Padre della specialità rimane comunque il ciclo “Grand Prix“. Dedicato alla Formula-1 e uscito in quattro edizioni tra il 1992 e il 2002, è stato una dei primi esempi di simulatore di guida. Come quelli adoperati oggi dalle stesse scuderie di Formula-1 per collaudare e mettere a punto le loro monoposto in previsione dei gran premi. Un gioco che, senza volerlo, ha anticipato la realtà.

E voi? Qual è stato il vostro gioco motoristico preferito? Scrivetelo nei commenti all’articolo sulla nostra pagina Fb.