Mustang Mach-E: un’auto da Guinness

Il SUV elettrico dell’Ovale Blu autore di tre primati da record

La regina dei guinness. Mustang Mach-E sembra proprio essere una vettura dalle infinite qualità. Fra queste, anche la capacità di entrare per tre volte nel “Guinness dei Primati”. Era il 2021. Poco tempo dopo aver fatto il suo debutto sul mercato, il primo SUV elettrico dell’Ovale Blu centrò altrettanti record che ancora resistono.

Essere la vettura elettrica col tempo di ricarica più breve mai raggiunto. Essere l’auto che necessita del minor numero di soste di ricarica sulla distanza più lunga mai percorsa. Ed essere anche il veicolo a batteria più ultra-efficiente in termini di consumo energetico più basso.

mustang mach-e
mustang mach-e

Tre obiettivi raggiunti in questo periodo dell’anno: l’estate. A luglio, lungo il percorso tra John O’Groats e Land’s End, 840 miglia (1.352 chilometri) dal punto più a nord-est al punto più a sud-ovest del Regno Unito, Mustang Mach-E stupì il mondo.

La versione Extended Range, dotata di trazione posteriore con batteria da 88 kWh, necessitò soltanto di due ricariche per coprire la distanza più lunga mai percorsa da una vettura elettrica. A guidarla, a turno, i piloti Fergal McGrath e Kevin Brooker e il giornalista BBC Paul Clifton.

Non appagata dall’incredibile risultato, due mesi dopo la creazione più suggestiva dell’Ovale Blu, che potete trovare presso le nostre sedi, ricevette altri due prestigiosi riconoscimenti dal “Guinness World Records”.

Fu certificato che in quel tragitto aveva impiegato appena quarantatré minuti e tredici secondi per ricaricare le sue batterie dalle parti di Wigan, Nord-Est dell’Inghilterra. E poi che aveva dimostrato la sua ultra-efficienza, viaggiando a 6,5 miglia per chilowattora (kWh). Vale a dire, l’equivalente di ben oltre 500 miglia di autonomia rispetto alle 379 miglia ufficiali per singola ricarica. Un risultato che ha triplicato il target fissato dal “Guinness World Records” per questo tipo di veicoli.

Questi tre primati sono motivo di orgoglio per tutta Ford. Mentre per il mondo delle quattro ruote non è una novità essere presenti tra i guinness.

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L’ultimo ingresso, in ordine di tempo, è recente. Il nuovo SUV “Jaguar E-Pace” ha stabilito il nuovo record di “barrel roll” con un volo carpiato lungo 15,3 metri il giorno dell’inaugurazione.

Invece, andando indietro di qualche anno, troviamo l’auto più piccola al mondo. Fu realizzata nel 2012, in Texas, da un ragazzo del Texas, Austin Colson. La sua passione per le quattro ruote e la sua creatività lo portarono a concepire una “microcar” omologata per la strada dalle dimensioni bonsai: 126,47 cm di lunghezza, 65,41 cm di larghezza e 63,5 cm di altezza!

In Giappone, nel 2010, un gruppo di insegnanti e studenti mise a punto l’auto più bassa: la “Mirai”. Facevano parte del corso di “Automotive Engineering” della “Okayama Sanyo High School” di Asakuchi, città a quasi 700 chilometri da Tokyo.

Questo modello, che in giapponese significa “futuro”, non ha niente a che vedere col più noto modello a idrogeno della “Toyota”. Questa particolare creatura, idonea a circolare sulle strade del Sol Levante, è spinta da un motore elettrico ed è alta appena 45,2 centimetri. Vale a dire, la metà di una Formula-1 e un terzo di un SUV.

A chiudere, il più alto numero di persone dentro un abitacolo: sedici! A stabilirlo, un gruppo di ragazze neozelandesi con una Smart.

Mentre l’auto dal motore più affidabile è una Volvo P1800 del 1966. Ha percorso oltre 5 milioni di chilometri senza mai sostituire il motore. Merito del suo proprietario, Irv Gordon, un insegnante di scienze degli Stati Uniti scomparso qualche anno fa che, se non per l’umanità, almeno per le vetture aveva trovato l’elisir della vita eterna!