Ogni crisi è un’opportunità.

I canali online nuova frontiera del settore automotive

Indianapolis, 12 aprile 1959. Il presidente americano John F. Kennedy parla alla nazione citando il termine cinese Wēijī. La parola è composta da due caratteri: uno rappresenta il pericolo e l’altro l’opportunità. Da quel giorno leader politici, consulenti finanziari e coach motivazionali hanno diffuso un’errata interpretazione, alimentando una popolarità poi smentita da linguisti e sinologi.

Che cos’è dunque una crisi? L’etimologia deriva dal verbo greco Krino, separare, in senso figurato ‘scegliere’ e ‘decidere’. Una crisi è prima di tutto un momento in cui prendere una direzione.

Quell’istante in Authos ha una data precisa, il 23 gennaio 2014. L’arrivo del presidente e CEO Francesco Di Ciommo segna una svolta e anticipa una rivoluzione di settore. Il nuovo modello di business è improntato ora sull’innovazione. L’obiettivo non è rappresentato esclusivamente dalla vendita, vista come una conseguenza, bensì sull’ingaggio del lead qualificato.

Il cuore dell’azienda restano le persone, formate tecnicamente da un’Academy interna. Nascono il dipartimento BDC, Business Development Center, che ha la missione di trasformare i contatti acquisiti in appuntamenti e il BI, Business Intelligence, unità dedicata all’analisi del database, vero patrimonio aziendale.

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Il team Digital Marketing è preposto ad analizzare i trend di mercato e a prevederne l’andamento, mentre il Controllo di Gestione, si occupa di monitorare l’operato aziendale e il conseguimento degli obiettivi stabiliti.

Anche la squadra vendita si rinnova, lasciando spazio al cosiddetto venditore ‘digital’, abile a gestire il ‘lead’ con velocità ed empatia attraverso nuove strumentazioni e a comunicare con il cliente non esclusivamente in salone.

Sono già passati sei anni e il mercato oggi non sembra più lo stesso. La diffusione del Coronavirus e l’emergenza sanitaria hanno modificato il comportamento degli utenti, ma non la predisposizione di Authos all’innovazione.

Tra le proposte per fronteggiare al meglio il periodo di lockdown, spicca l’acquisto o il noleggio dell’auto da casa. Attraverso lo smartphone o il pc, l’utente può mettersi in contatto con uno dei trenta venditori digital che, mediante un tour virtuale, gli mostrerà le caratteristiche del modello Ford da lui richiesto.

Attraverso la condivisione dello schermo il cliente potrà assistere alla formulazione di un preventivo ad hoc, apporre la propria firma digitale sul contratto comodamente da casa e perfezionare l’acquisto secondo le modalità di pagamento preferite. Nel servizio è inclusa anche la consegna a domicilio del mezzo.

Un progetto che Ford Global, il team che si occupa di retail su scala mondiale, ha deciso di implementare nel resto del mondo, scegliendo Authos come dealer pilota e supportando il piano con l’utilizzo di nuove strumentazioni tecnologiche.

Vendita ma non solo. Authos ha già avviato il servizio di assistenza “Pick Up & Delivery”. Se impossibilitato a portare l’auto in officina per il tagliando, il cliente potrà chiedere il ritiro della propria Ford presso l’abitazione o l’ufficio. Il personale incaricato, prelevata la vettura e compiute le operazioni meccaniche di verifica, provvederà anche alla riconsegna. I tecnici sono dotati di tutti i dispositivi di protezione previsti per l’emergenza sanitaria (tuta, guanti, mascherina e occhiali) e nel servizio è inclusa l’igienizzazione dell’abitacolo.

Scelte che confermano i nuovi trend del settore automotive. Basti pensare che proprio in Cina, luogo d’origine del Coronavirus, il 51% degli acquisti di una nuova auto avviene per via telematica, addirittura facendo ricorso a WeChat, la versione locale di WhatsApp. Una tendenza già motivo di riflessione nel mondo delle quattro ruote, tanto che anche diverse case automobilistiche di respiro globale sono già al lavoro per pensare come investire sul digitale che, in definitiva, è il terreno sul quale il mercato automobilistico giocherà la nuova sfida.

Un processo di trasformazione inevitabile, che l’attuale situazione di emergenza sanitaria ha accelerato, e che ci vede pronti ad accogliere la crisi come un’altra opportunità, o meglio, una nuova direzione da percorrere.

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