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Patente di guida: dal 2023 sarà digitale

Altra storica novità per la burocrazia delle quattro ruote

Dal 2023 inizia l’era della patente digitale. È in arrivo una vera e propria rivoluzione per il documento indispensabile alla conduzione di un veicolo. Stop all’attuale tessera plastificata e via libera a un nuovo modello nel segno della tecnologia.

L’annuncio è arrivato dal ministro per l’innovazione tecnologica Vittorio Colao durante l’incontro con l’Associazione della Stampa Estera in Italia che si è tenuto lo scorso 5 luglio. Ed è un’iniziativa che rientra nel percorso di creazione di un wallet digitale per tutti i cittadini, che prossimamente ingloberà anche la carta di identità e la tessera elettorale.

patente digitale
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Patente digitale: novità e funzionamento

Ma quale sarà la veste della nuova patente digitale? E come funzionerà? Dettagli su quest’ultima domanda saranno forniti nei prossimi mesi, quando il servizio sarà definitivamente approntato in vista della sua attivazione, prevista per marzo del prossimo anno. Per cui vi invitiamo a non perdere i nostri prossimi articoli.

Certezze invece al momento sulla sua validità, estesa a tutti i Paesi dell’Unione Europea come l’attuale, e sul suo aspetto. Come scritto, scomparirà la rosea tessera con sembianze da carta di credito che siamo soliti tenere nel nostro portafogli. Al suo posto avremo un QR Code all’interno dell’app IO presente sul nostro smartphone. Questo, con ogni probabilità, sarà da mostrare alle forze dell’ordine durante un eventuale controllo nel quale, grazie a un lettore ottico, sarà possibile verificare in pochi secondi la correttezza delle informazioni relative sia al documento che al suo titolare. Fra queste, la sua tipologia, la sua data di scadenza e il saldo punti, che comunque ognuno di noi può già consultare dal sito del portale dell’automobilista.

Patente digitale: vantaggi e cambiamenti

Quali vantaggi assicurerà il nuovo formato della patente di guida? Innanzitutto, leggerezza. Nei nostri portafogli, soliti abbondare di tessere e documenti, ce ne sarà uno in meno. E uno fondamentale, visto che, al pari della carta di identità, anche la patente deve essere sempre con noi. Ci sarà poi un guadagno di tempo nei controlli, visto che l’operazione avverrà in pochi secondi. Infine, ci saranno benefici anche per l’ambiente, perché si produrrà molta meno plastica necessaria alla fabbricazione del modello vigente.

La patente digitale cambierà alcune nostre abitudini quotidiane. Se finora era indispensabile avere con noi il portafogli, dal prossimo anno sarà fondamentale invece lo smartphone. Il suo avvento rappresenta un altro passo in avanti nell’informatizzazione della burocrazia delle quattro ruote dopo l’introduzione delle multe digitali, di cui vi avevamo parlato nelle scorse settimane.

patente digitale
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Come siamo arrivati alla patente digitale?

Per finire, alcuni cenni storici sull’evoluzione della patente. Uno specchio del cambiamento dei tempi. Dal 1959 in avanti, cioè da quando fu introdotto il nuovo codice della strada, si sono alternati ben dieci modelli di questo prezioso documento. Tra i più significativi, si segnalano proprio quello di allora, formato da un libretto di sei pagine contenenti le informazioni sul conducente e sulla tipologia di licenza, tutte scritte a mano. Rilasciato dalla Prefettura, rimase in vigore fino al 1974, quando fu sostituito da una nuova versione, disponibile in tre differenti tipologie, perché nel frattempo erano state abolite le patenti a uso pubblico o privato.

Salto in avanti nel tempo al 1995, quando si segnalano due novità: la patente non viene più rilasciata dalla Prefettura bensì dalla Motorizzazione Civile. E sulla prima pagina, per la prima volta, compare il circolo di stelle simbolo dell’Europa. Nel 1999, pur mantenendo il tradizionale colore rosa, si abbandona il modello cartaceo per l’attuale tessera plastificata con le informazioni presenti su entrambi i lati. Infine, nel gennaio 2013, il debutto dell’attuale modello, che assume la nuova definizione di “patente di guida europea”.