Un’altra ragione per scegliere l’elettrico?

La manutenzione

Dovete scegliere la vostra prossima auto, ma siete indecisi? L’elettrico vi incuriosisce però temete di rimpiangere il rombo del vostro motore a quattro tempi?

Bene. Pensate allora per un attimo a quando porterete il vostro futuro acquisto in officina. Perché la manutenzione di una vettura a batterie è meno complessa e soprattutto meno costosa rispetto a quella per una ad alimentazione tradizionale.

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Già perché non si fermano dunque a una maggior tutela dell’ambiente, tra riduzioni dell’inquinamento acustico e abbassamento delle emissioni di CO2, o alle agevolazioni in materia di viabilità cittadina, accesso alle ztl e parcheggio gratuito, i vantaggi della mobilità sostenibile. Ma abbracciano anche una sfera di grande importanza per ogni tipo di veicolo: quella del mantenimento della sua piena efficienza.

Al pari di tutti i beni di consumo anche l’automobile è soggetta all’usura. Del tempo e degli sforzi. Un suo prolungato utilizzo può inoltre renderla più esposta a eventuali problematiche che possono condizionarne il funzionamento se non portarla, in alcuni casi, a vere e proprie rotture. Così, come per un atleta è previsto il costante monitoraggio del suo stato di salute per garantire prestazioni di livello, anche per la nostra fedele compagna di viaggio è obbligatorio il check-up. Non certo in uno studio medico bensì in officina.

Dove per le vetture elettriche una tappa come il tagliando, da effettuare ogni 20-30.000 chilometri o una volta all’anno se le percorrenze sono di gran lunga inferiori, si rivela particolarmente vantaggiosa rispetto alle cugine spinte da propulsori termici. Sia come tempistica che come spesa.

Questo accade perché proprio la presenza delle batterie non rende più necessaria una serie di operazioni come la sostituzione del filtro dell’olio, del filtro dell’aria, delle candele, degli iniettori e del liquido refrigerante che evita il surriscaldamento del motore.

I meccanici dovranno così verificare la salute della batteria a 12 volt e di quella a ioni di litio, cuore pulsante dell’energia della vettura. La prima si sostituisce ogni tre-quattro tagliandi, la seconda ogni otto. Insieme alle due fonti di carica sarà controllato anche il filtro abitacolo, gli pneumatici e le pastiglie dei freni, il cui consumo è però inferiore rispetto a quello di una macchina tradizionale grazie al recupero dell’energia in fase di decelerazione che evita arresti bruschi. Prima di mettere mano al veicolo sarò però fondamentale metterlo in sicurezza, scollegando l’impianto elettrico per isolare la corrente.

Per realizzare questo tipo di interventi è fondamentale avvalersi di figure professionali competenti in materia. A oggi, considerando che la mobilità ecologica non è ancora decollata, il loro numero è ancora basso. Ma in un futuro a breve-medio termine è destinato a crescere.

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Dai tempi d’intervento ai costi. Sempre all’insegna del guadagno. Da un’indagine condotta dal sito internet SicurAuto.it è stato calcolato infatti che il tagliando di un’auto elettrica nei primi sei anni garantisce un risparmio del 75% per la manutenzione rispetto a quello per una vettura diesel o a benzina. Un valore destinato a calare nel tempo per rimanere stabile su una spesa complessiva inferiore del 40-45%.

Ma non soltanto auto elettriche. Vantaggi economici nella manutenzione si hanno anche per tutta la gamma delle vetture ibride, dal mild al plug-in hybrid. Dove gli interventi riguardano principalmente la parte termica che però, operando di concerto con quella a batterie, è soggetta a uno stress e a un’usura minori insieme alle componenti meccaniche del mezzo.

In poche parole, guidare green conviene. Per molti motivi.