Animali domestici

Abbandonarli è reato

Se tenerli con noi è amore, abbandonarli è orrore. Così teneri e affettuosi da volerli sempre al nostro fianco anche quando andiamo in vacanza, gli animali domestici spesso però si ritrovano al centro di storie tristi. E talvolta crudeli.

Alcune hanno fortunatamente il lieto epilogo. Come un volpino della provincia di Bari, adottato da una famiglia dopo due mesi di randagismo. Ma altre purtroppo raccontano di creature che fanno perdere le loro tracce. Oppure che vanno incontro a una brutta fine. Tanto che secondo una statistica della LAV (Lega Anti-Vivisezione), ogni anno vengono abbandonati in media 130mila animali, 80.000 cani e 50.000 gatti.

animali domestici
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Gli autori di queste cattiverie probabilmente ignorano che con i loro gesti commettono un reato. L’abbandono di un animale domestico è sanzionato dal codice penale.

L’articolo 727 prevede pene pecuniarie, comprese tra i 1.000 e i 10.000 euro, e detentive, quantificate in un anno di reclusione. Perché disfarsi di un fedele compagno di giochi può essere anche passibile di omicidio colposo. Lo sfortunato animale potrebbe essere investito da una macchina. Oppure, senza volerlo, potrebbe causare altre vittime. Pensiamo a un cane scaricato in autostrada. Disorientato e impaurito, potrebbe cominciare a vagare contromano sulla carreggiata, rischiando di causare un incidente tra le vetture che sopraggiungono ad alta velocità.

Il reato però non si commette soltanto sbarazzandoci del nostro amico a quattro zampe. Ma anche dimenticandolo chiuso in auto, magari parcheggiata sotto il sole. Una condizione di disagio e sofferenza che, se di lunga durata, potrebbe condurlo alla morte.

Ma allora che fare qualora ci trovassimo in presenza di un cane con gli occhi tristi e senza una meta?

Innanzitutto è importante fare una distinzione tra imbattersi in un animale abbandonato e in un abbandono. Perché in quest’ultima circostanza si dovranno subito chiamare le forze dell’ordine – carabinieri, polizia o polizia municipale – per denunciare l’accaduto. Dopodiché dedicarsi alle condizioni di salute del nostro sfortunato amico. La procedura è analoga a quella per i randagi. Cioè avvisare le guardie zoofile o l’ASL e chiedere l’intervento del servizio veterinario per le cure del caso.

Qualora il ritrovamento avvenga in città o in un luogo poco trafficato, nell’attesa dei soccorsi possiamo intrattenere la povera bestiola per evitare che scappi impaurita.

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Se invece ci accorgiamo che vagabondeggia in autostrada o su una strada ad alta percorrenza, converrà prima contattare la polizia stradale. Dopodiché avvicinare la creatura con molta prudenza. Per non spaventarla e per non mettere a rischio la sua incolumità e quella degli altri automobilisti.

Se il cane o il gatto hanno un collare, una medaglietta, oppure sono dotati di tatuaggio o microchip, gli inquirenti contatteranno il proprietario e provvederanno alla riconsegna. Viceversa, dopo le dovute medicazioni i cani saranno portati in un canile sanitario. Dove rimarranno finché non saranno adottati da una nuova famiglia. Mentre i mici potranno essere accolti nella casa del loro salvatore.