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Ford Puma “Gen E”: un salto nel futuro


Ford Puma “Gen E”: un salto nel futuro

Il modello dell’Ovale Blu più venduto in Europa ora è anche full electric

Ford Puma balza nel futuro. E lo fa con potenza, slancio ed energia. Tanta. Almeno fino a 168 CV. Quelli garantiti da “Gen E“, la versione interamente elettrica di questo crossover sportivo, il più venduto da Ford in Europa, che è stato presentato a Colonia lo scorso 3 dicembre e che sarà disponibile sui mercati a partire dalla fine di febbraio del 2025.

Aperto con i restyling dei modelli più gettonati della sua gamma, come Ford Kuga e la stessa Ford Puma in modalità ibrida, il 2024 dell’Ovale Blu si chiude con l’aggiunta di un altro tassello al suo mosaico della mobilità sostenibile. Perché Ford Puma “Gen E” si aggiunge al Nuovo Ford Explorer elettrico e al ritorno di quel “Mito” chiamato Ford Capri, di nuovo su strada dopo quasi quarant’anni in una veste totalmente rinnovata.

La marcia verso la completa elettrificazione della propria flotta procede dunque secondo i programmi. E “Gen E” può definirsi la ciliegina sulla torta. Perché, pur avendo un’anima elettrica e non più a benzina, conferma le peculiarità che hanno reso Ford Puma un’icona delle quattro ruote. E cioè, potenza, estetica e comodità.

Il merito spetta innanzitutto al motore elettrico, vero e proprio straordinario combinato di prestazioni e risparmio. La batteria da 43,6 kW/h a ioni di litio consente di raggiungere i 160 km/h come velocità massima, la stessa della Ford Puma ibrida, senza inficiare sui consumi. Basti pensare che per 100 km di strada si disperdono soltanto 13.1 kW/h. Al punto che con una sola ricarica di Ford Puma “Gen E” potrete percorrere fino a 376 km di autostrada. Per farsi un’idea, è come fare Torino-Genova andata e ritorno.

Ancora più lunga l’autonomia cittadina. Per le strade urbane, infatti, Ford ha stimato che Puma “Gen E” è in grado di arrivare a coprire 524 km prima di fare tappa a una colonnina di ricarica. Dove il pieno di energia avviene in tempi formidabili. Sono sufficienti poco meno di 23′ per arrivare all’80% di efficienza della batteria. Mentre con soli 10′ si può già disporre di un’alimentazione che ci consente di coprire tra i 120 e 130 km.

Tanta bontà prestazionale farebbe pensare a un abitacolo preda di una batteria dalle dimensioni gigantesche a spese degli interni. Invece non è così. Perché Ford Puma “Gen E” stupisce con la spaziosità del suo bagagliaio, dotato di una capienza complessiva che arriva a 566 litri. Il MegaBox di Ford Puma qui diventa GigaBox, grazie a un 50% di spazio in più con il sottofondo utilizzabile senza bisogno di abbassare i sedili posteriori. E non si deve dimenticare anche i 43 litri del frunk anteriore, ricavato dallo spazio lasciato libero dal motore a benzina.

La maggior spaziosità va a braccetto con una rinnovata eleganza dell’abitacolo. Sedili anteriori

Eliška Junková: la regina della velocità


Eliška Junková: la regina della velocità

Storia della prima donna vincitrice di un gran premio automobilistico

Quando l’amore fa sbocciare un talento che non si pensava di possedere. Al punto da divenire la prima donna di sempre a vincere un gran premio di automobilismo ed essere ribattezzata “la regina della velocità“. È la storia di Eliška Junková, pilota cecoslovacca del secolo scorso, autrice di altre indelebili pagine a tinte rosa del “Grande Libro” delle quattro ruote.

Su questo blog avrete letto come diversi punti fermi delle nostre vetture siano figli dell’intuito femminile. Dallo specchietto retrovisore pensato da Dorothy Levitt al tergicristallo di Mary Anderson per finire al riscaldamento di Margaret Ann Wilcox. Più complesso invece il rapporto tra le donne e il motorsport, binomio tra i più snobbati dal microcosmo motoristico maschile, che ha sempre ritenuto il genere femminile non all’altezza per competere.

Un pregiudizio sconfitto all’alba delle corse da questa signora nata il 16 novembre del 1900 a Olomuc, piccola città dell’allora Moravia che di lì a poco sarebbe stata inglobata nella neonata Cecoslovacchia.

All’anagrafe era però Alžběta Pospíšilová. Un nome che non aveva niente a che vedere con quello che l’avrebbe resa celebre. Sesta di otto figli, da piccola era stata soprannominata smíšek, “sorriso”, per l’espressione sempre radiosa del suo volto. Con la quale ha affrontato tutte le sfide di una vita romanzesca.

All’indomani della Prima Guerra Mondiale, Alžběta, non ancora Eliška, trovò lavoro nella filiale della “Banca di Credito di Praga” della sua città grazie alla sua ottima conoscenza delle lingue straniere. Contemporaneamente, conobbe un giovane banchiere, Vincenc “Čeněk” Junek, che presto divenne suo marito. Dopo il matrimonio, oltre ad assumerne il cognome declinato al femminile (Junková), cambiò anche il suo nome in Eliška.

Per lavoro Junková viaggiò molto. Fino a sistemarsi a Parigi, nel 1922, per ricongiungersi con l’amato consorte che, nel frattempo, era diventato tanto ricco quanto necessario per dare forma al suo amore per le corse automobilistiche. Una passione contagiosa. Perché anche Eliška ne rimase stregata. E una volta rientrati a Praga, prese lezioni di guida in clandestinità per ottenere la patente, dopodiché iniziò ad assistere il coniuge alle gare come meccanico. Ma i postumi di una ferita alla mano rimediata nel conflitto bellico lo costrinsero a interrompere l’attività.

Eliška decise allora di sostituirlo e il suo debutto al volante lasciò tutti a bocca aperta. Nel 1924 vinse la “Lochotín-Třemošná”, una delle più celebri competizioni locali dell’epoca. Si ripeté l’anno successivo, aggiudicandosene un’altra di analoga fama, la “Zbraslav-Jíloviště”, al volante di una Bugatti. Proprio col costruttore milanese lei e il marito strinsero una forte amicizia.

Nel 1926 arrivò la ribalta internazionale con la vittoria, a bordo di una Bugatti T35B sullo storico tracciato del Nürburgring, la mitica Nordschleife (21 km), nella classe due litri. Questo successo fece di lei la prima donna a vincere un gran premio e la consacrò agli occhi di stampa e

Come si guida un’auto ibrida? Ecco perché è importante saperlo


Come si guida un’auto ibrida? Ecco perché è importante saperlo

Quali vantaggi e differenze rispetto all’auto a motore termico?

Spesso non conta ciò che fai, ma come lo fai. Parole che si ritrovano anche nelle modalità di guida di un’auto ibrida. Un tema più importante di quel che può sembrare. Tanto che sarebbe un errore non dedicargli la dovuta attenzione. Perché l’alimentazione elettrica sarà l’anima della mobilità del futuro e tutti noi saremo chiamati a misurarci con essa.

Per cui più conoscenze in materia abbiamo, maggiore sarà la nostra consapevolezza nel suo utilizzo e la capacità di beneficiare dei suoi vantaggi.

Ma prima di andare a scoprirli, ricordiamo la divisione in tre fasce delle vetture ibride: mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid. Ad accomunarle, lo sfruttamento della frenata rigenerativa per caricare la batteria.

Come avviene per la Nuova Ford Kuga Full Hybrid, protagonista di questo video disponibile sul nostro canale “Tik Tok” (clicca qui per vederlo).

La striscia illuminata che vedete sul suo cruscotto è l’indicatore dell’ibrido. Segnala la modalità nella quale sta viaggiando il veicolo. Quando è bianco, significa che sono attivi entrambi i motori: elettrico e a benzina. Quando si colora di blu, solo quello elettrico. Mentre quando si accende di verde, significa che è in ricarica. Cioè, che ogni volta che allentiamo la pressione dall’acceleratore o freniamo, si innesta il processo della frenata rigenerativa a beneficio della batteria.

A fare la differenza, è il movimento del piede. Più parzializzeremo la frenata, oppure doseremo l’accelerazione, più usufruiremo di un guadagno di energia. Ciò avviene soprattutto in città, dove i rallentamenti e gli stop sono più frequenti a causa della limitata velocità di percorrenza, del traffico, dei semafori, dei parcheggi o degli attraversamenti pedonali.

Se, per esempio, vediamo in lontananza un semaforo rosso e scegliamo una frenata secca quando ne siamo in prossimità, l’auto si arresterà senza però avviare il processo di recupero dell’energia.  In questo modo però non andremmo a sfruttare l’unità elettrica e non beneficeremo del boost di energia che ricarica la batteria.

Invece, se nella stessa situazione, inizio a decelerare a circa duecento metri dal semaforo per poi iniziare a frenare con dolcezza man-mano che mi avvicino, la nostra auto passerà automaticamente in modalità elettrica guadagnando in consumi, che saranno molto più bassi, e ricaricando la batteria.

L’uso della logica è fondamentale per guidare questa tipologia di auto. Altrimenti non ha senso. Anche perché queste dinamiche valgono anche sui modelli plug-in hybrid e full electric.

In particolare, nelle full electric si potrà massimizzare la frenata rigenerativa grazie alla guida “one pedal”. Come avviene sulla nuova Mustang Mach-E. Si tratta di una modalità di guida che, una volta inserita, consentirà attraverso il solo movimento sul pedale dell’acceleratore, di attivare gli stop e di andare a frenare regolando la velocità dell’auto.

Ma quali sono i vantaggi di un’auto ibrida? La risposta è nel segno della sostenibilità: allungare la vita

Con il “PickUp & Delivery” di Authos la vostra auto è in ottime mani


Con il “PickUp & Delivery” di Authos la vostra auto è in ottime mani

Per tagliando e manutenzione adesso saremo noi a venire da voi

Con Authos la vostra auto è in ottime mani. Sempre. E il merito è del nostro ultimo servizio: il “PickUp & Delivery“. Vale a dire la possibilità di ottenere un intervento sulla vostra vettura senza l’obbligo di portarla in officina.

Se vi starete domandando come sia possibile, la risposta è semplice: penseremo a tutto noi. E il merito è proprio di questa ultima, ma solo in ordine di tempo, idea del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo. Ed è figlia di uno degli assi portanti della nostra filosofia: andare incontro alle esigenze del cliente.

Il “PickUp & Delivery” nasce infatti con uno sguardo agli stili di vita del presente. Sempre più differenti l’uno dall’altro e dai ritmi quotidiani così frenetici che rendono spesso inconciliabili i nostri impegni. 

Come recarsi in officina per un problema improvviso alla nostra auto o per un controllo di routine come il tagliando. Per cui, perché non mettere a punto una soluzione che, invece di aspettare le persone, vada loro incontro?

Il funzionamento del “PickUp & Delivery” è pratico e semplice. Voi non dovrete fare nulla, se non concordare il luogo e l’orario nei quali lasciare la vostra auto e attendere che uno dei driver incaricati venga a ritirarla. Un servizio che potete prenotare cliccando direttamente su questa pagina e seguendo le indicazioni.

Una volta lasciati i vostri dati, riceverete una mail di conferma con la fotografia del driver incaricato di ritirare la vettura. Quando vi incontrerete, oltre a lasciargli le chiavi del veicolo, eseguirete anche il verbale con lo stato di uso del veicolo che consente di visualizzare eventuali danni. Dopodiché sarà attivata l’assicurazione “Kasko” e  il mezzo sarà condotto presso una delle nostre officine, nella quale si eseguiranno le operazioni previste. 

Terminato il lavoro, riceverete per mail la fattura con il pagamento. Una volta corrisposto l’importo, per il quale si potranno utilizzare diverse modalità di pagamento (tra i quali anche Satispay, Paypal e Klarna), il driver vi farà trovare l’auto nel luogo concordato. 

Per i possessori di una Ford il servizio è gratuito per tratte di quindici chilometri (15 km) per tratta. Dai quindici (15 km) ai trenta (30 km) chilometri pertratta, il suo costo complessivo (andata e ritorno) sarà di 49 euro. Mentre dai trenta (30 km) ai sessanta (60 km) chilometri di tragitto, si spenderanno 69 euro tra andata e ritorno. 

Come accennato però, il “PickUp & Delivery” è flessibile. Si potrà quindi scegliere anche il solo ritiro (“PickUp”) o

Il Salone di Parigi e il ritorno di Ford


Il Salone di Parigi e il ritorno di Ford

L’Ovale Blu fa il suo rientro nella celebre kermesse europea

Novanta volte Parigi e la “prima” di Ford. Da lunedì 14 a domenica 20 ottobre la capitale francese ospiterà il Salone dell’Auto. Un appuntamento storico e importante per il mondo delle quattro ruote, che ritorna all’ombra della Tour Eiffel dopo l’edizione del 2022. Questo perché, all’indomani della pandemia, la kermesse si svolge oltralpe solo negli anni pari, alternandosi con il Salone dell’Auto di Monaco di Baviera in quelli dispari.

L’edizione 2024 è molto attesa. E i motivi sono connessi ai partecipanti. Perché al “Paris Expo Porte de Versailles”, nei pressi della famosa reggia, saranno esposti tutti i più celebri marchi dell’automotive. Fra di essi ci sarà anche Ford, la cui presenza avrà un sapore speciale poiché si tratta della prima volta dopo l’interruzione della manifestazione a causa del Covid. E per l’Ovale Blu si prospetta un rientro da assoluto protagonista con l’intera gamma dei suoi veicoli ibridi ed elettrici.

In uno stand che avrà il viaggio nel tempo rivolto al futuro come tema, sarà possibile innanzitutto ammirare le novità di questo 2024.

A cominciare dalla fiammante Nuova Ford Capri, il SUV sportivo e dal nome iconico, dotato di tecnologie all’avanguardia e di un’anima elettrica. Un mix che lo renderà oggetto delle attenzioni del pubblico. Oltre a farne uno dei modelli più richiesti sul mercato nei prossimi mesi.

Sempre nel segno delle zero emissioni anche altre due meraviglie della casa automobilistica statunitense. Il Nuovo Ford Explorer full electric, lanciato ufficialmente da Ford lo scorso 6 dicembre, e la Mustang Mach-E. Quest’ultima si presenterà con il “livello 2” del Blue Cruise (la tecnologia di guida assistita), grazie al quale si potrà condurla senza mani, ma mantenendo gli occhi sulla strada.

Per quanto riguarda invece la parte ibrida, al Salone di Parigi Ford esporrà Ford Puma e Ford Kuga nelle loro versioni rinnovate, di cui vi abbiamo parlato nei mesi precedenti. Insieme a loro, anche il Nuovo Ford Ranger Plug-in hybrid (PHEV). Uno dei pick-up iconici dell’Ovale Blu, che sarà disponibile sul mercato nei prossimi mesi e che, grazie alla batteria da 11,8 kWh, garantirà almeno cinquanta chilometri in modalità elettrica.

Non soltanto vetture. Nella settimana parigina Ford darà spazio anche ai suoi veicoli commerciali con la divisione Ford Pro. In esposizione il pubblico troverà l’E-Tourneo Custom (con batteria da 64 kWh e un’autonomia di 325 km) e la versione monovolume dell’E-Tourneo Courier.

La scelta di essere presente con soli modelli a zero emissioni risponde alla volontà, da parte del colosso di Detroit, di rinnovare pubblicamente il suo obiettivo: il raggiungimento entro il 2035 di un prodotto 100% elettrico.

Non mancano quindi i presupposti perché l’Ovale Blu reciti un ruolo di prim’attore su questo nobile palcoscenico. Nato nel 1898 per volontà del francese Jules-Albert De Dion, appassionato di automobili, come “Exposiciòn International de

Nuova Ford Capri: il ritorno del mito


Nuova Ford Capri: il ritorno del mito 

Sarà un SUV coupé dall’animo interamente elettrico

Tra le numerose notizie del 2024 di Ford, una è destinata a rimanere in prima pagina anche nei prossimi mesi e fino alla conclusione dell’anno: il ritorno sul mercato di Ford Capri. Un nome, un mito per tutti gli appassionati. Perché riporta la memoria agli anni Settanta del secolo scorso e a quel modello fonte di emozioni e brividi. Al punto da essere ribattezzato la “Mustang d’Europa”.

Dal 1969 al 1986, la creatura uscita dalla matita dell’americano Philip T. Clarke, pensata proprio per il Vecchio Continente, ebbe un successo strepitoso in termini di vendite (quasi 2 milioni). E divenne un’icona dell’Ovale Blu grazie anche alle affermazioni in campo sportivo, dove conquistò tre campionati Europeo Turismo e due “24 Ore di Spa“, una delle più celebri corse endurance.

Fascino e velocità, dunque. Destinati di nuovo a scorrere sulle schiene e nel cuore di milioni di persone per merito della Nuova Ford Capri. Tutt’altro che un’operazione vintage o amarcord. Perché siamo in presenza di un SUV dall’anima sportiva, dotato di tecnologie all’avanguardia e di un’anima interamente elettrica che ne fanno un simbolo dei tempi che stiamo vivendo.

Disponibile nella versione normale e in quella Premium, la Nuova Ford Capri si distingue innanzitutto per le sue prestazioni. Da 0 a 100 km/h in soli 6.4 secondi per merito delle sue batterie in grado di erogare una potenza di 210 kW (pari a 286 CV). Un vulcano di energia che vi permetterà di arrivare fino ai 180 km/h. A così tanta potenza si accompagna una elevata autonomia: 598 km! Per non parlare dei tempi di ricarica, che con la soluzione più veloce vi consentiranno di fare il pieno alle vostre batterie in soli 28 minuti!

Se negli anni Settanta Ford Capri stregò per le sue forme, anche la sua erede non sarà da meno in quanto a magnetismo. Merito dei suoi esterni, accattivanti ed evocatori di slancio e atletismo, che la rendono un rapace della strada. E a impreziosire il suo fascino, fari Matrix Full Led all’anteriore ed eleganti fanali posteriori pronti a brillare nell’oscurità. Immancabili anche i cerchi in lega, a vostra scelta nelle dimensioni fino a 21″.

Se ci spostiamo nell’abitacolo, intanto abbiamo il preziosismo del logo di Ford Capri in rilievo sui sedili. Questi sono riscaldabili, regolabili in dodici direzioni e integrati da poggiatesta con funziona massaggiante. E garanzia di comfort.

Straordinaria anche la capacità del bagagliaio: 572 litri per sistemare al meglio le vostre valigie.

Anche una volta al volante vi sembrerà di essere in un sogno. Perché potrete scegliere fra cinque modalità di guida. Oltre a Normale, ECO, o Traction (quest’ultima solo nei modelli AWD), potrete optare per la Individual, che consente di impostare lo sterzo e la risposta dell’acceleratore, e la Sport. Per sentirsi ancora di più protagonisti e assaporare a fondo le

Battery swap: sarà la svolta per l’auto elettrica?


Battery swap: sarà la svolta per l’auto elettrica?

E se per ricaricare l’auto elettrica facessimo a meno delle colonnine? Quello che oggi ha tutta l’aria di un’utopia, un domani, nemmeno troppo lontano, potrebbe essere realtà. Grazie a una soluzione tecnologica innovativa e destinata a far risparmiare tempo: il battery swap.

Vale a dire la sostituzione della batteria, giunta ormai a esaurimento, con un’altra completamente carica. In pratica, il conducente, invece di lasciare la sua vettura collegata a una colonnina di ricarica, risolverà la pratica grazie a una stazione automatica oppure l’ausilio di meccanici specializzati in questo tipo di operazione.

Qualora questa soluzione, al momento sperimentata in Cina e nel Nord Europa, dovesse prendere piede, rappresenterebbe un cambiamento pressoché epocale.

Infatti, il battery swap imprimerebbe una decisa sterzata verso l’affermazione dell’elettrico. Perché consentirebbe agli automobilisti un notevole risparmio dei tempi di ricarica, che è uno dei fattori di maggiore diffidenza verso la green mobility. A oggi, pur utilizzando il sistema più veloce (la colonnina ultrafast), si impiegano comunque venti-venticinque minuti. Con la sostituzione della batteria, invece, questi diminuirebbero dell’80%.

Ma le colonnine frenano il boom dell’elettrico anche per un altro motivo: la loro diffusione sul territorio. Ancora molto disomogenea, seppur in miglioramento rispetto a qualche anno fa grazie anche a dei bonus di cui vi avevamo parlato. In tal senso, il battery swap rappresenterebbe una svolta perché la sostituzione della batteria si effettuerebbe nelle stazioni di servizio, cioè in strutture già presenti.

Inoltre, con questo servizio svanirebbe anche il problema della ricerca di spazi nei territori, soprattutto quelli urbani, da riservare all’installazione delle colonnine. E bisogna tenere a mente anche altri due vantaggi: economici e ambientali. Col battery swap i produttori di auto elettriche andrebbero a realizzare batterie più piccole, dunque meno costose. E ci guadagnerebbe anche la natura, perché sarebbero alimentazioni più leggere e con un uso minore di risorse naturali.

Se però il battery swap non si è ancora diffuso su scala mondiale, è a causa di alcune sue criticità. Innanzitutto, per la sostituzione delle batterie occorrerà del personale qualificato ed esperto, per il quale si dovranno sostenere delle spese di formazione.

E anche l’alternativa, ovvero la soluzione automatizzata, non sarebbe esule da risparmi, perché si dovrebbero predisporre strutture per questo compito. Come succede nelle già citate aree geografiche dove il battery swap è in funzione.

A seguire, c’è il problema della tipologia di batterie. Attualmente, per dimensioni e formato differiscono da una casa automobilistica all’altra. Col battery swap invece si dovrà individuare un modello standard che ne consenta lo scambio tra diversi produttori e, soprattutto, modelli di auto. Non bisogna dimenticare poi il fattore sicurezza. La sostituzione potrebbe generare problemi di surriscaldamento e, non da ultimo per importanza, c’è il discorso dello smaltimento.

Come si può intuire, la strada da percorrere è ancora lunga e non priva di ostacoli. Noi continueremo a monitorarla, come abbiamo fatto già

Ford Driving University: la sicurezza nel nome della passione


Ford Driving University: la sicurezza nel nome della passione

Tutto merito dei corsi di guida gratuiti per i clienti Ford Performance

Per Ford la sicurezza non è un optional, ma un bene da coltivare. Nel tempo, con attenzione e senza lasciar niente al caso. Come dimostrano i numerosi ausili elettronici per il conducente presenti sui suoi veicoli. Ma non solo. C’è anche un’altra componente importante per evitare pericoli sulle strade: lo stile di guida.

Ed è per questa ragione che l’Ovale Blu anche nel 2024 sta riproponendo il programma “Ford Driving University“. Una serie di corsi di guida sportiva per i clienti della divisione Ford Performance – proprietari cioè di una Ford Mustang, Ford Fiesta ST e Ford Focus ST – finalizzati a un miglioramento delle capacità al volante unite a un ampliamento delle conoscenze relative agli standard di sicurezza.

In Italia l’idea ha preso forma nel 2017, anche se era già esistente negli Stati Uniti, precisamente a Grantsville, cittadina dello stato dello Utah distante circa mezz’ora di auto dalla più famosa Salt Lake City.

Completamente gratuiti e realizzati con la collaborazione di una serie di piloti professionisti, i corsi di “Ford Driving University” si svolgono su diversi circuiti automobilistici della Penisola e si dividono tra lezioni teoriche e la parte più ambita: la guida in pista. Dove ci si mette al volante e si porta il veicolo al limite, scoprendo i suoi punti di forza e le sue qualità nascoste. Ma soprattutto dove si arricchiscono le nostre conoscenze sugli accorgimenti da mettere in atto per evitare situazioni di pericolo e saper fronteggiare quelle più estreme.

Tra i temi maggiormente presi in considerazione, ci sono: l’impostazione delle traiettorie, l’handling, la staccata, il controllo del sovrasterzo o il comportamento dinamico in condizioni al limite.

Nel 2023 la novità è stata rappresentata dall’avvento dell’elettrico. Il futuro delle quattro ruote. Tanto che il programma ha cambiato denominazione: da “Ford Performance Driving University” a “Ford Driving University“. A catalizzare le attenzioni, il debutto nell’iniziativa di Mustang Mach-E.

Il cambio delle marce, la tipologia di frenata, la gestione dei consumi e la manutenzione del veicolo sono stati gli aspetti maggiormente presi in considerazione. Perché nelle auto a batteria le loro modalità di azione sono differenti rispetto alle tradizionali vetture termiche.

Fino a oggi a più di 1.800 clienti hanno aderito a Ford Driving University. Un grande successo che testimonia la passione che accomuna i possessori di una Ford.

Anche la stagione 2024, che ha alzato il sipario a Modena lo scorso 13 aprile, si preannuncia interessante come le precedenti. Merito anche della partnership con Bridgestone, il costruttore di pneumatici di fama internazionale, sinonimo di qualità e affidabilità. L’obiettivo, oltre al divertimento, è misurarsi con un’esperienza adrenalinica e acquisire maggiore consapevolezza del comportamento delle auto anche per quanto concerne la gestione degli pneumatici.

“La Ford Driving University rappresenta appieno le due anime che contraddistinguono Ford oggi: la

Tre eventi per conoscerci meglio: l’estate di Authos è con voi


Tre eventi per conoscerci meglio: l’estate di Authos è con voi

Divertimento e mobilità: nelle nostre sedi e nei luoghi più belli di Torino una serie di appuntamenti imperdibili

Raggiunta una meta, si guarda subito alla prossima. Nella filosofia di Authos non è previsto cullarsi sugli allori, perché il pensiero è rivolto sempre alla prossima sfida e al prossimo traguardo. E così, dopo lo straordinario quanto pionieristico successo della vendita online, la magnifica intuizione di Francesco Di Ciommo che ha rivoluzionato il mercato dell’auto, adesso il nostro presidente e CEO ha fissato un nuovo obiettivo: aumentare il flusso di clienti presso le nostre sedi.

Dal digitale al fisico, dal virtuale al reale, da raggiungere le persone nei più remoti angoli d’Italia a chi invece abita a due passi da noi. Diverse prospettive, ma stesso concetto di fondo: essere a disposizione delle persone per soddisfare al meglio le loro esigenze di mobilità.

Con queste premesse nasce la nostra partecipazione a tre grandi eventi estivi. Due nelle vesti di organizzatore, uno in quella di partner. Partiamo da quest’ultimo.

Dal 6 luglio al 21 settembre, Authos collaborerà all’iniziativa “Una notte al museo” che si terrà il venerdì o il sabato di ogni settimana (qui il calendario). Una rassegna di nove appuntamenti a cura di “Club Silencio”, società di Torino organizzatrice di eventi, finalizzata alla riscoperta dei luoghi di cultura del capoluogo piemontese. Come la Palazzina di caccia di Stupinigi, la Reggia di Venaria, il Planetario, il Castello di Rivoli, i Musei Reali e i Monte dei Cappuccini. Scenari che faranno da cornice a serate di musica, cocktail party, interattività e giochi a tema ESG per un pubblico di famiglie e di giovani tra i venti ai trentacinque anni.

Proprio la condivisione di valori come ambiente, inclusione e governance ha facilitato l’intesa tra noi e “Club Silencio”. Al punto che in ciascuna delle serate saremo sempre presenti con l’esposizione di una Nuova Ford Puma e una Nuova Ford Kuga. E con il nostro personale pronto a illustrarvene tutti i pregi, nonché a essere a vostra disposizione per soddisfare tutte le vostre curiosità in materia di mobilità e, soprattutto, di mobilità ibrida ed elettrica. Inoltre ci sarà anche un’altra nostra attività: il Live Car Wrapping. Cioè la possibilità di assistere alla verniciatura di un’auto in diretta.

Da protagonisti outdoor a essere attori principali indoor. Come Authos abbiamo deciso di trasformare l’estate in un palcoscenico di divertimento e di socialità. E lo faremo nelle nostre sedi, che saranno teatro di due eventi: “Authos Indoor” e “Authos Summer Weekend”.

“Authos Indoor” si terrà ogni mercoledì del mese di luglio. A turno, a partire dalle 19, i nostri saloni di Moncalieri, Ciriè e corso Grosseto offriranno un aperitivo a cento invitati da noi selezionati, che nell’occasione potranno ammirare le nostre vetture, in particolare Nuova Ford Kuga e Nuova Ford Puma. Ma soprattutto avranno la possibilità di

Nuova Ford Kuga: un pentagono di meraviglie


Nuova Ford Kuga: un pentagono di meraviglie

Ecco almeno cinque motivi per sceglierla

Un pentagono di meraviglie. Ci sono almeno cinque ottimi motivi per scegliere la Nuova Ford Kuga.

A febbraio vi avevamo parlato del suo restyling e delle sue principali peculiarità: il confermato motore EcoBoost da 1.5 di cilindrata; il design più slanciato che beneficerà anche dell’assetto alzato da terra nelle versioni Active e Active-X; il comfort dei sedili sportivi; il sistema di infotainment SYNC 4 con tablet da 13.2″; sul fronte della sicurezza, il Cruise Control Adattivo 2.0 per azionare in automatico i freni in maniera predittiva prima di curve, incroci e rotatorie.

Adesso entriamo ancora più in profondità di questo modello dell’Ovale Blu. Per conoscerlo più da vicino. Ma soprattutto per apprezzarne le potenzialità. E cominciamo proprio da una delle sue due anime propulsive: quella elettrica.

Se siete già al corrente che la nuova versione di Ford Kuga consentirà di percorrere fino a 87 km in città in modalità totalmente elettrica, adesso potete sapere che tra i suoi vantaggi c’è anche la possibilità di ricaricarla in tre modalità. Mediante il cavo di ricarica domestico, che funziona con una spina a 3/2 pin da un lato e una spina a 7 pin dall’altro. I tempi dell’operazione possono sembrare lunghi, circa sei ore, ma l’ostacolo si supera facilmente mettendo il veicolo in ricarica prima di andare a dormire. Altrimenti si potrà fare il pieno di ioni alla batteria con la wallbox. Grazie al cavo di tipo 2 in dotazione si perfezionerà la ricarica in un arco temporale tra le tre e le tre ore e mezzo. Stessa durata anche per la ricarica pubblica con il cavo a doppia presa maschio/femmina.

Sempre in tema di energia, abbiamo il secondo pregio di Nuova Ford Kuga: i consumi ridotti. Merito della duplice alimentazione, che permette di gestire al meglio la parte a combustione, riservandola per i viaggi extra-urbani. Mentre in città si potrà andare in modalità green, riducendo così le emissioni di CO2 nell’aria e ricaricando l’auto mediante la tecnologia Start&Stop e la frenata rigenerativa.

Questi vantaggi consentono di scoprire un altro pregio di questa creatura: la sua versatilità. Nuova Ford Kuga è l’ideale per i tragitti brevi e per quelli di lunga durata. Nei quali si potrà beneficiare anche di un’altra peculiarità: il vasto bagagliaio. Nella versione Plug-In Hybrid arriva fino a 400 litri che, senza i sedili posteriori, possono aumentare addirittura fino a 1.500 litri.

Ma se quando siamo al volante, siamo costretti a guidare in condizioni disagevoli, non sono sufficienti un vasto vano bagagli e un’ottima gestione dei consumi per apprezzare a pieno un’automobile.

Con Nuova Ford Kuga però questo problema non si pone. Perché è stata progettata per tutte le situazioni e per soddisfare tutti i gusti. Merito delle sue cinque modalità di guida. Da quella Normal, ideale se abbiamo una famiglia, alla Eco, che pensa all’ambiente.

Il mito di Ford nella 24 Ore di Le Mans


Il mito di Ford nella 24 Ore di Le Mans

La storia dell’Ovale Blu nella celebre corsa

È la regina delle gare endurance dell’automobilismo mondiale e una delle gemme della Triple Crown (“Tripla Corona”), il più alto riconoscimento per un pilota da corsa. Stiamo parlando della 24 Ore di Le Mans, celebre competizione riservata alle vetture sportive a ruote coperte (Prototipi e Gran Turismo). Nel prossimo week-end (15 e 16 giugno) si disputerà la novantaduesima edizione. 

Si corre su Le Circuit de la Sarthe, che prende il nome dall’omonimo dipartimento del nord-ovest della Francia dove si trova la città di Le Mans. Lungo tredici chilometri, alterna parti di tracciato quotidianamente aperte al traffico (come la D138 e la D139) con altre riservate esclusivamente al motorsport

Qui Ford ha scritto pagine indelebili di questo appuntamento, atteso dagli appassionati di motori (e non) di tutto il mondo e iniziato nel 1923 per volontà dell’Automobile Club de l’Ouest (ACO).

Una di queste è la partenza. Si deve infatti all’Ovale Blu la procedura utilizzata ancora oggi. Dove le vetture si lanciano dopo aver percorso il primo giro dietro la safety-car. Tutt’altra modalità invece fino al 1969. Quando i piloti erano schierati in piedi, sulla sinistra del via, e al segnale dello starter raggiungevano a corsa le loro vetture, disposte sul lato opposto a lisca di pesce. Un format rischioso. Perché molti di loro, per essere più veloci, non allacciavano la cintura di sicurezza.

Così quell’anno il belga Jackie Ickx, memore del grave incidente capitato nel 1968 al suo amico e connazionale Willy Mairesse, in segno di protesta si avviò a passo d’uomo verso la sua Ford GT40 Mk I. E lasciò la griglia in ultima posizione e molto staccato dal resto del gruppo. Ma non fu un problema. Perché grazie a una guida eccezionale, che alternò con Jackie Oliver, rimontò e vinse. Nonostante problemi ai freni e la concorrenza della Porsche di Hans Hermann e Gérard Larrousse. A completare il trionfo, il terzo posto di un’altra Ford GT40 Mk I, guidata dagli inglesi David Hobbs e Mike Hailwood. 

Fu un successo storico. Sia perché dall’anno successivo cambiò il via della gara, sia soprattutto perché fu il quarto e ultimo di Ford come costruttore.

Il poker fu aperto nel 1966 in un’edizione indimenticabile. Merito della tripletta capeggiata dal duo Chris Amon-Bruce McLaren a bordo della GT40 Mk II , spinta da un Ford 7.0L V8 , che per la prima volta nella storia della manifestazione trionfò

Ecoincentivi Authos: opportunità incredibili. Per tutti!


Ecoincentivi Authos: opportunità incredibili. Per tutti!

Presso le nostre sedi offerte straordinarie su tutta la gamma

Grazie agli ecoincentivi di Ford Authos sarà una primavera di incredibili opportunità. Per tutti.

Presso le nostre sedi sono già scattati gli ecobonus per la rottamazione. Molto più vantaggiosi rispetto a quelli statali, che devono ancora partire, e in grado così di soddisfare le esigenze di mobilità più diversificate. Sia sul versante delle vetture che dei veicoli commerciali.

Chi ci segue da tempo, ricorderà come già in altre occasioni abbiamo proposto offerte particolarmente proficue. Semplici e chiari i motivi: essere a vostra disposizione e fare in modo che da noi possiate trovare ciò che è più utile alle vostre necessità. 

Sarà così anche nel 2024. Perché i nostri incentivi non si dimenticano di nessuno. Da chi vuole un’auto a basse emissioni a chi invece ne preferisce una ad alimentazione tradizionale. Per non parlare delle aziende o dei liberi professionisti alla ricerca di van più idonei alle loro attività. 

A beneficiare di questi sconti saranno soprattutto i possessori di un veicolo da rottamare, a patto che ne siano gli intestatari da almeno dodici mesi. E che il prezzo di listino del nuovo mezzo non superi i 35.000  € (45.000 nel caso di Ford Kuga Plug In Hybrid) IVA esclusa. Ma non solo. Riserveremo un trattamento di riguardo anche a coloro che non hanno niente da dare indietro.

Per cui, non rimane che andare a scoprire più da vicino queste grandi offerte.   

AUTO

Tenete a mente che i parametri di riferimento per gli ecoincentivi Ford Authos sono la classe di appartenenza del veicolo da rottamare e la fascia di emissioni di quello nuovo.

  • Euro 0,1 e 2 – Se l’auto che volete dare indietro appartiene a una classe Euro 0, 1 o 2, sono previsti incentivi fino a 9.000 € per l’acquisto di vetture che emettono tra i 61 e i 135 g/km di CO2. Dunque, mezzi a combustione o ibride. Come Ford Fiesta, Ford Puma, Ford Focus, Ford Kuga e Ford Tourneo Connect Blue. Se invece ambite alla Ford Kuga Plug-in Hybrid, dunque fascia di emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2, beneficerete fino a 19.000 € di sconto, che salgono a 21.000 € per coloro con un ISEE inferiore ai 30.000 €. Ma non è finita. Perché in prima fascia, emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2, abbiamo sempre la nuova Ford Kuga Plug-in Hybrid, ma la versione Titanium, dagli allestimenti particolarmente accattivanti. Per maggiori informazioni, cliccate qui.
  • Euro 3 – Qualora la vostra vettura da rottamare rientri nella