
Clärenore Stinnes: la prima donna a fare il giro del mondo in auto
Alla scoperta di un altro felice binomio tra donne e motori
Una storia di un’emancipazione, di un viaggio e di un’avventura. E di un record. Quello di essere stata la prima donna a compiere il giro del mondo al volante di un’automobile. Tra i volti femminili che hanno lasciato un segno nel mondo delle quattro ruote, c’è anche quello di Clara Eleonore Stinnes, per parenti e amici “Clärenore”.
Le sue origini affondano le radici in Germania, precisamente a Mülheim an der Ruhr, città della Renania vicino Dortmund, dove nacque il 21 gennaio 1901. Numerosa (sette figli) e potente la sua famiglia, appartenente alla medio-alta borghesia tedesca con il padre, noto industriale, in ottimi rapporti con la classe politica dell’epoca.


Fin da piccola “Clärenore“ si mostrò attratta da quanto più di lontano poteva esserci dalle abitudini di una ragazza del tempo, tanto che a diciotto anni prese la patente. Una rarità per le donne del tempo. Ma non le bastò per appagare la sua indole avventuriera. E con la metà degli anni Venti partecipò a diversi rally, ottenendo diversi successi che la spinsero a cimentarsi in iniziative sempre più proibitive. Così prese forma la sua idea del giro del mondo in auto.
Per realizzarla, si mise in cerca dei finanziamenti necessari a sostenerla. Trovò l’appoggio di aziende come “Bosch”, “Continental” e “Aral”. Ma non solo. Anche la Germania la sostenne, favorendole un passaporto diplomatico per transitare nei Paesi stranieri, perché intravide nella sua iniziativa il rilancio dell’immagine del Paese, danneggiata dagli anni della Prima Guerra Mondiale.
Per poter documentare la sua impresa, “Clärenore” Stinnes coinvolse anche il regista svedese Carl-Axel Söderström. Ancora non sapeva che tra di loro sarebbe nato un legame destinato a renderli inseparabili per sempre, quando a bordo della loro “Adler” lasciarono Francoforte sul Meno alla volta dell’ignoto. Era il 25 maggio 1927.
Il primo giro del mondo di una donna in auto fece tappa nei Paesi Balcanici. Poi si diresse verso il Medio Oriente e da lì puntò Mosca. Dove l’equipaggio dovette rinunciare ad alcune unità prima di riaccendere i motori. Nuova tappa? L’Estremo Oriente. Con Cina, Mongolia e Giappone mete principali. Successivamente, traversata in mare fino alle Hawaii. Dunque, le Americhe. Da Sud a Nord, da Buenos Aires a Washington. Dove l’eco dell’impresa fu così forte, che Sinnes e Söderström furono accolti dal presidente Herbert Hoover.


Poi lasciarono gli Stati Uniti con un traghetto per fare ritorno in Europa. A Le Havre, Francia. Da dove percorsero gli ultimi dei loro 47.000 km che li consegnarono alla Storia quando arrivarono a Berlino. Era il 24 giugno 1929.
Dopo breve tempo, “Clärenore” sposò Carl. I due si trasferirono in Svezia, dove la donna visse fino al termine dei suoi giorni (1990) dopo aver lavorato nella Croce Rossa locale.
La sua impresa fu sinonimo di emancipazione femminile e fu un’altra perla nella collana delle bellezze tra donne e mondo dell’automobile. Nella prima metà del Novecento. Delle quali vi abbiamo raccontato. Ricordiamo Mary Anderson, inventrice del tergicristallo, o June McCarroll, ideatrice della linea di mezzeria. E Aloha Wanderwell, prima mamma a fare il giro del mondo. A bordo di una Ford.