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Comfort e sostenibilità: arriva il nuovo Ford Transit Custom Nugget


Comfort e sostenibilità: arriva il nuovo Ford Transit Custom Nugget

Il camper ideale per le vostre vacanze

Spazio e sicurezza nel segno della sostenibilità. La regola delle tre “s” per spiegare il successo di un giornale – sangue, sesso e soldi – si può rielaborare in chiave automotive per presentare una delle ultime creature di casa Ford: il nuovo Ford Transit Custom Nugget.

Vale a dire, la versione camperizzata del nuovo Transit Custom. Un veicolo in grado di coniugare al meglio le esigenze di vacanze on the road con l’aspetto e le dimensioni di un van. Comodità interna per compattezza esterna. Potrebbe sembrare un miracolo, invece è realtà. Merito dell’ingegno dell’Ovale Blu in collaborazione con Westfalia, azienda leader da oltre cento anni attiva nella produzione di veicoli camperistici.

La vetrina per presentare, in esclusiva, il nuovo Ford Transit Custom Nugget è stato il “Festival del Camper”. Che si è tenuto a Parma dal 9 al 17 settembre scorso. I suoi spazi e la sensazione di sicurezza hanno impressionato pubblico e addetti ai lavori. Sedili anteriori girevoli e riscaldati, panca posteriore a tre posti, spazi di stivaggio profondi, cucina angolare e frigo a cassetti da 33 litri di capienza. Un pacchetto di servizi completato dalla presa per la doccia montata sul retro.

Una vera e propria casa su quattro ruote. Impreziosita, nella zona notte, da ben due letti matrimoniali. E da una tecnologia all’avanguardia: illuminazione interna a led personalizzati, touchscreen SYNC 4 da 13″, prese elettriche e USB per ricaricare i vostri dispositivi; nuovo pannello di controllo attraverso cui controllare le capienze e i consumi.

Se ci spostiamo all’esterno, mai penseremmo che questi comfort si trovino in un veicolo tanto compatto. Al punto da sembrare più un van per la propria azienda che un camper. Queste le sue misure: 4,97 metri di lunghezza (2,93 m di passo); circa 2m di larghezza (2,27 m a specchietti retrovisori aperti); altezza pari a 2m. A spingerlo, nella versione diesel, un motore 2.0 EcoBlue da 170 CV.

Detto dello spazio, un focus sulla sicurezza. Al nuovo Ford Transit Custom Nugget non manca niente per affrontare gli imprevisti della strada. Perché dotato di molti dispositivi a tutela dell’incolumità delle persone. Dall’abs per il sistema di frenata all’airbag sia per conducente che passeggeri; dalla chiusura centralizzata ai fari abbaglianti automatici in caso di oscurità totale.

Un veicolo all’avanguardia che strizza l’occhio all’ambiente. Come i programmi Ford, che prevedono l’immissione sul mercato di nove veicoli elettrici per il 2024. E così la nuova versione del Nugget, proprio al termine di quest’anno, sarà disponibile anche in modalità plug-in hybrid e fruirà di una batteria pari a 11,5 Kw. Ma non solo.

Tra le primizie di questa creatura, anche il nuovo tetto sollevabile a soffietto, in tessuto autoripiegabile per ammortizzarne l’abbassamento, e i pannelli solari che aumentano la eco compatibilità e consentono sia il risparmio di energia che di batteria.

Da Ford un mondo di idee per i vostri regali di Natale


Da Ford un mondo di idee per i vostri regali di Natale

Ecco a voi alcuni suggerimenti per un 25 dicembre a quattro ruote

Universo Ford, un mondo di regali. Come ogni anno, l’arrivo del Natale è per molti di noi sinonimo anche di grande frenesia. Perché siamo alla ricerca del regalo giusto per il parente o per l’amico, ma spesso siamo a corto di idee e l’indecisione regna sovrana. Insieme al timore di fare brutte figure, che ci induce a scelte banali e scontate che quasi mai ci convincono.

Sennonché: avete mai pensato a un regalo per l’auto? Soprattutto se il destinatario possiede una Ford, si possono escogitare idee utili e originali che ci permetteranno di ottenere l’agognato risultato. Con piena soddisfazione da parte di chi le scarterà.

Andiamo a scoprirle assieme.

Regali di Natale Ford: infotainment

Al giorno d’oggi, pensare a un regalo per l’auto non significa più ripiegare su scelte da officina come chiave inglese, kit di ricarica per la batteria o prodotti lubrificanti per il motore. Le vetture si sono evolute e, oltre a una soluzione di mobilità, sono anche luogo di comfort con il compito di rendere più piacevoli i nostri spostamenti e facilitare la nostra connessione con il mondo.

Per cui Natale potrebbe essere l’occasione per regalare una coppia di altoparlanti che consentono un’eccellente qualità di ascolto. Come quelli proposti da Ford, da 6,5″ (16,51 cm) 2 vie, 350 W max, adatti sia per l’anteriore che per il posteriore e facili da installare.

Diversamente, si può andare su un regalo per lo smartphone o l’iPhone. Come il ricevitore di ricarica “Inbay QI Universale” con connettore micro-usb da 3,1 GB che permette la ricarica del proprio dispositivo, facendo a meno dei cavi di collegamento. Oppure un vero e proprio kit di ricarica wireless che consente la ricarica dei nostri apparecchi mobili limitandosi ad appoggiarli sulla piastra predisposta.

Regali di Natale Ford: gli interni

Dalla tecnologia alla comodità. Scartando i pacchi sotto l’albero, l’abitacolo si può migliorare sia nell’estetica che nella sostanza. Per gli appassionati attenti ai dettagli, un regalo che farà brillare gli occhi è il pomello per la leva del cambio. Ce ne sono almeno di nove tipi, compreso il modello Performance ispirato al mondo delle corse.

Se invece volete optare per un presente all’insegna della praticità, perché non scegliete una rete fermabagagli? Robusta ed elasticizzata, si attacca ai punti di ancoraggio del vano bagagli e consente di tenere fermi e al sicuro i nostri oggetti. Anche per questo articolo ci sono più varianti per ciascun modello della gamma Ford (Galaxy, Focus, Kuga, ecc.).

Regali di Natale Ford: gli esterni 

Pratico e originale invece la gruccia appendiabiti con unità di aggancio al poggiatesta del sedile anteriore. Un omaggio che consentirà di trasportare i vestiti senza correre il rischio di doverli stirare un’altra volta non appena sarete giunti a destinazione.

I regali proseguono anche fuori dall’abitacolo. Se si è al volante di una

Ford Mustang: sarà un 2024 nel segno della novità


Ford Mustang: sarà un 2024 nel segno della novità

L’arrivo in Europa della S650 e gli sviluppi di Mach-E per un anno da protagonista

Microcosmo Ford Mustang: novità su tutta la linea. Si prospetta un finale di anno e un’apertura di 2024 nel segno dell’evoluzione per la vettura icona dell’Ovale Blu nel mondo. Sia sul versante termico che elettrico.

Un’atmosfera di grande curiosità e trepidazione sta accompagnando l’arrivo sul mercato europeo della Nuova Ford Mustang S650. John Hennessey, fondatore e CEO di “Hennessey Performance”, la casa automobilistica americana dedita alla personalizzazione di auto sportive multibrand, l’ha definita: “Una supercar che farà girare la testa con il suo sound inconfondibile”.

Un biglietto da visita più che sufficiente per scatenare le fantasie degli appassionati. Che non vedono l’ora di ammirarne il design ancor più aggressivo e, soprattutto, di ascoltare il canto del suo motore.

Da sempre simbolo della guida sportiva e avventurosa, come vi abbiamo raccontato in altre occasioni, la muscle car più famosa al mondo si prepara a debuttare sulle strade del Vecchio Continente in una versione ancora più estrema. E il merito principale è del suo futuro propulsore. Un V8 Ford da ben 5 litri, denominato Gen-4 Coyote, che erogherà ben 850 cavalli con una coppia da 650 Nm. A supportare tanto strapotere, due tipologie di cambio: Tremec, manuale a sei rapporti, oppure Ford, automatico a dieci rapporti.

Ma le novità non finiscono qui. La Nuova Mustang S650 sarà dotata di un nuovo compressore volumetrico ad alte prestazioni, determinante per la sovralimentazione del propulsore che farà vibrare il cuore e i sensi di chi si troverà al volante. E disporrà anche di un sistema di aspirazione dell’aria ad alto flusso, di iniettori di carburante ancora più performanti, di una nuova pompa del carburante e di un sistema frenante messo a punto da una delle aziende leader del settore: l’italiana Brembo.

Dalla sostanza alla forma. L’altro punto di forza della Nuova Ford Mustang S650 sarà l’estetica. Lineamenti ancora più affilati, da farla sembrare ancora di più un felino della strada, grazie alle minigonne laterali.

Un elegante splitter rifinirà l’anteriore mentre al posteriore, abbellito dalle luci tri-bar della tradizione, ci penserà uno spoiler. Entrambi, in fibra di carbonio. Spostandoci sui passaruota laterali e sul portellone posteriore, si apprezzerà il logo “Henessey”, che si ritroverà anche sui poggiatesta interni.

Disponibile nel modello Cabrio e Coupé, il debutto in Europa della Nuova Ford Mustang S650 non è l’unica novità del fantasmagorico microcosmo della pony car di Detroit. Da questo autunno, infatti, ci sono interessanti novità anche sulla versione elettrica, Mustang Mach-E. La maggior parte di queste riguarderà il modello Standard Range, che disporrà delle batterie LFP (Litio Ferro Fosfato), di cui vi abbiamo parlato recentemente.

Si aumenterà l’autonomia del veicolo (30 km in più) e diminuiranno i tempi di ricarica in corrente continua (-16%). Quest’ultima sarà disponibile fino a 150 kW

La manutenzione straordinaria delle officine di Authos


La manutenzione straordinaria delle officine di Authos

Da noi interventi e cura anche per chi non ha un veicolo Ford

La manutenzione straordinaria delle nostre officine. Un altro modo per essere disponibili verso tutti. Anche per chi non è Ford.

Come vi abbiamo raccontato in altre occasioni, tra le prerogative di Authos ci sono la centralità del cliente e la soddisfazione di tutte le sue esigenze. Il merito è di un modello di business che ruota sull’importanza della persona e dei nostri numerosi servizi. Che si rivolgono a un ampio numero di persone.

Fra questi, c’è anche la manutenzione straordinaria da parte delle nostre officine. Vale a dire, una vasta gamma di interventi per le vostre auto anche se non appartengono all’Ovale Blu. Ma non solo.

Proprio perché appartenenti a un altro brand dell’automotive, queste riparazioni non si effettuano secondo le scadenze previste, come per il tagliando, bensì all’occorrenza. Per esempio: la vostra vettura accusa all’improvviso un problema agli ammortizzatori? Oppure provate a metterla in moto senza però ricevere risposta perché la batteria è a terra?

Non c’è problema. Potete fare immediatamente sosta, o prendere appuntamento, con una delle nostre officine. Situate presso la sede di Authos in corso Savona a Moncalieri e in quella di corso Grosseto a Torino.

In ciascuna di esse, troverete i nostri meccanici pronti a intervenire. Con dedizione e scrupolosità si prenderanno cura dei vostri problemi per poi riconsegnarvi il mezzo come fosse nuovo.

I servizi offerti dalla manutenzione straordinaria di Authos sono molteplici e abbracciano diverse aree del veicolo. La maggior parte di essi riguarda la zona del motore. Nella quale si va dalla sostituzione della pompa carburante a quella della cinghia esterna e relativi tenditori, passando per quella del turbocompressore, della valvola EGR e del corpo farfallato.

Senza dimenticare il controllo dell’impianto di alimentazione con eventuale sostituzione iniettori e parti connesse o quello dell’impianto “AdBlue” per i mezzi ad alimentazione diesel. Sul versante elettrico, invece, nessun problema ad avvicendare la batteria. Per quanto riguarda la parte meccanica, nelle nostre officine potrete sostituire gli ammortizzatori con ralle e cuscinetti oppure i cuscinetti ruota con eventuali mozzi.

Come già accennato, questi interventi si aggiungono a quelli previsti per i veicoli Ford, che andiamo a riepilogare: lo stacco e il riattacco del kit composto da frizione, volano e cilindro idraulico; il cambio della ricarica del clima; la sostituzione del modulo ABS, del monoblocco o, addirittura, della testata.

Ogni giorno, sono numerose le persone che fanno visita alle nostre officine.

Un’affluenza che conferma come le nostre offerte siano in grado di intercettare una vasta area di problematiche dell’auto, ma che dimostrano anche l’affidabilità e la professionalità del nostro personale nell’esecuzione degli interventi.

Se volete saperne di più o se la vostra vettura lamenta qualche inconveniente, non esitate a contattarci passando dalle nostre sedi oppure prendendo un appuntamento attraverso il nostro sito.

Batterie elettriche: il formato LFP sarà il futuro del settore?


Batterie elettriche: il formato LFP sarà il futuro del settore?

Litio, ferro e fosfato. Un mix che piace anche a Ford

Litio sì, ma meglio se con ferro e fosfato. Perché più conveniente. Nel settore delle batterie elettriche c’è una ricetta che si sta facendo largo e riguarda la loro composizione, finora in prevalenza a litio sulle auto a emissioni zero. Un formato con diversi vantaggi: maggior compattezza, più leggerezza e una complessiva facilità di ricarica.

Al tempo stesso, non mancano gli svantaggi. Come la durata, visto che le batterie a litio perdono in termini di performance man-mano che sono utilizzate. Ma, soprattutto, il costo. Pur essendo dal punto di vista economico più vantaggiose rispetto a quelle al nichel, questo tipo di fonti di energia mantengono comunque un prezzo alto.

Una problematica alla quale Ford, come vi abbiamo raccontato in precedenza, sta cercando soluzioni alternative. Tipo aumentare la loro autonomia con soluzioni interne all’abitacolo, per dilatare i tempi di ricorso alla colonnina di ricarica.

Da qualche tempo, sta però prendendo piede un’altra idea: le batterie a litio, ferro e fosfato, più comunemente conosciute con la sigla LFP. Funzionano nello stesso modo delle “cugine” a ioni di litio, cioè con il passaggio degli ioni di Li da un elettrodo all’altro, ma con una differenza: la composizione del separatore e degli elettrodi. Questi non sono più realizzati in nichel e cobalto.

Un accorgimento che fa già intravedere la peculiarità delle batterie LFP: la maggiore economicità di produzione. I materiali necessari alla loro realizzazione sono di più facile reperibilità sul mercato, richiedendo così un esborso minore in termini di spesa.

Gli altri loro pregi sono la durata e, soprattutto, la sicurezza. Le batterie LFP hanno una vita più lunga rispetto alle “cugine” al litio, si parla addirittura di 10.000 cicli di ricarica, senza perdere in efficienza energetica. Cioè nelle loro prestazioni, in grado di non risentire dell’usura e quindi di assicurare sempre risultati di alto livello. Oltretutto, senza bisogno di particolare manutenzione per prolungarne la durata. Da ultimo, ma non certo in ordine di importanza, la sicurezza.

Le batterie LFP sono estremamente affidabili sul piano della sicurezza termica. Possono cioè essere impegnate anche a elevate temperature, senza pericolo per l’integrità, e hanno un rischio minimo di incendio. Una qualità indispensabile per essere impiegate nel settore dell’automotive, nel quale la produzione di calore è la regola.

Al momento, il punto debole delle batterie LFP è la densità energetica. Perché, a parità di dimensioni, erogano solo 120 Wh/kg contro i 200 Wh/kh delle batterie a litio. Per cui, per garantire lo stesso apporto, devono avere un formato maggiore. Un divario sul quale i loro produttori sono al lavoro per ridurlo.

Nate in Cina e inizialmente destinate alle auto del mercato interno, le batterie LFP hanno ben presto varcato i confini della Grande

Diesel Euro 5: tregua in attesa dell’elettrico


Diesel Euro 5: tregua in attesa dell’elettrico 

Dal governo un assist alla mobilità sostenibile 

Tregua in attesa dell’elettrico. Con un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 settembre, il governo ha prorogato di un anno lo stop ai veicoli diesel Euro 5 per le regioni dell’arco alpino. Vale a dire, Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. In ciascuna di esse, sulle strade dei Comuni con più di 10.000 abitanti, vetture e mezzi commerciali immatricolati dopo il 1°gennaio 2009 potranno circolare almeno fino al 1°ottobre 2024. 

Un provvedimento necessario per evitare enormi disagi. Si calcola, infatti, che soltanto nel Piemonte la decisione di fermare definitivamente questa tipologia di mezzi avrebbe lasciato a piedi circa 140.000 persone.

Da qui la decisione di chiedere un intervento da parte del Consiglio dei Ministri affinché provvedesse a una soluzione transitoria, che consenta di prendere tempo e individuare una soluzione per favorire la dismissione dei diesel Euro 5. Che, come scritto nel decreto proposto dal Ministero per l’Ambiente e per la Sicurezza Energetica, sarà tassativa entro il 1°ottobre del 2025. 

Però, al tempo stesso, questa decisione ha suscitato più di una discussione. Perché l’Italia, prima nel 2020 e poi nel 2022, ha subìto due condanne da parte della Corte di Giustizia Europea per aver violato i limiti di tolleranza sull’inquinamento atmosferico.  

Però, al tempo stesso, questa decisione ha suscitato più di una discussione. Perché l’Italia, prima nel 2020 e poi nel 2022, ha subìto due condanne da parte della Corte di Giustizia Europea per aver violato i limiti di tolleranza sulla qualità dell’aria. Risultati sui quali hanno pesato i risultati di Torino e Milano, le due città più inquinate d’Italia secondo un rapporto di Legambiente pubblicato lo scorso febbraio.  

Il capoluogo lombardo dal 1°ottobre dell’anno scorso ha deliberato un forte giro di vite ai veicoli a motore termico per l’accesso alle aree B e C della città. A Torino invece è stata avanzata la proposta per introdurre una ztl ambientale.  

Idee buone a gestire il problema, ma non a risolverlo. Scenario invece possibile con un cambiamento radicale come il passaggio alla mobilità sostenibile. Cioè, all’auto elettrica. Il futuro delle quattro ruote. Perché eliminerà il problema delle emissioni di CO2, fornendo un notevole contributo alla riduzione dell’inquinamento dell’atmosfera. Con miglioramenti anche sul versante del riscaldamento globale.  

Officina e tagliando: da Authos, una coppia che funziona!


Officina e tagliando: da Authos, una coppia che funziona!

Alla scoperta di un altro nostro fiore all’occhiello

Officina e tagliando: da Authos, una coppia che funziona. Sono molti i servizi che rappresentano dei veri e propri fiori all’occhiello della nostra azienda. E fra questi c’è il tagliando. Ovvero l’intervento di manutenzione dell’auto per garantirne una piena efficienza. Un insieme di operazioni che evidenziano uno dei valori della nostra filosofia: la disponibilità verso il cliente.

Questa bella storia di professionalità e disponibilità si svolge ogni giorno presso le nostre due officine. Quella della sede centrale di Moncalieri e la gemella di corso Grosseto a Torino. Presso le quali quaranta nostre risorse, dieci quelle impegnate nell’accettazione delle prenotazioni, si disimpegna su ogni tipo di vettura. Il tagliando, infatti, riguarda tutte le tipologie di motorizzazione: benzina, diesel, ibrida ed elettrica. Ovviamente, con alcune differenze che è bene tenere a mente.

Per quanto riguarda le auto a benzina, ibride e diesel, la versione base del tagliando Authos prevede la sostituzione di tutti i filtri – acqua, olio e abitacolo – e il cambio dell’olio del motore. Compresi nell’intervento, anche la sostituzione delle candele e delle spazzole dei tergicristalli oltre alla revisione dell’impianto frenante (olio, dischi e pastiglie dei freni).

Discorso diverso invece per le auto elettriche, nelle quali si interviene soltanto per sostituire il filtro dell’aria condizionata e cambiare l’olio dei freni. Per il resto, si effettua una diagnosi dei suoi dispositivi elettronici con particolare attenzione all’usura delle gomme, visto che questa categoria di vetture, utilizzando la trazione posteriore, è soggetta a un maggior consumo degli pneumatici.

Ma quando è il momento di fare il tagliando? Non c’è una risposta precisa. O meglio: ogni automobilista ha la sua data. Perché la manutenzione dell’auto dipende dal suo chilometraggio e dalla sua usura, per cui saranno i nostri meccanici a stabilire quando ritornare dopo il primo controllo dall’acquisto o dal noleggio.

I pochi riferimenti da tenere in considerazione sono per i diesel – ogni 30.000/70.000 chilometri bisogna cambiare il filtro dell’olio e l’AdBlue – e per il cambio olio delle full electric, da effettuarsi ogni 15.000 chilometri.

Però da Authos non troverete soltanto una manutenzione di primo livello. Ma qualcosa di più. Perché vi assicuriamo ogni tipo di intervento da gennaio a dicembre.

A cominciare dalla batteria, che sostituiamo se rileviamo un’autonomia inferiore al 30% mentre lasciamo a voi la scelta qualora la sua efficienza oscilli ancora tra il 30 e il 50%.

Nessun problema poi a installare nuovi treni di gomme, operazione estremamente diffusa in autunno in previsione dell’avvicendamento dei pneumatici stagionali entro il 15 novembre. Oppure a prendersi cura dell’alternatore e del motorino di avviamento, che sono soliti guastarsi con il freddo dell’inverno. In estate, invece, con le vacanze alle porte, i nostri interventi sono completi e l’affluenza nelle nostre officine sale vertiginosa.

Anche se non si può dire che negli altri periodi dell’anno non sia alta.

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Watkins Glen: un altro regno dei motori Ford


Watkins Glen: un altro regno dei motori Ford

Dopo Monte-Carlo un altro circuito di successi per l’Ovale Blu

Un altro regno dei motori Ford. Watkins Glen è un minuscolo paese dello stato di New York ai confini con il Canada. Pochi abitanti (circa duemila), tanta natura incontaminata e nient’altro da segnalare.

Tanto che ai più il suo nome non dirà assolutamente nulla. O forse giusto qualcosa agli amanti dei telefilm, che nella sua descrizione ritroveranno similitudini con “Twin Peaks” e “Cabot Cove”.

Sennonché, a differenza di questi luoghi immaginari resi celebri da Laura Palmer e Jessica Fletcher (La Signora in Giallo), Watkins Glen esiste. Ed è un luogo del cuore per molti appassionati di corse automobilistiche, perché il suo circuito è stato teatro di venti gran premi di Formula-1 (oltre che di altre competizioni come la Nascar e la Indy Car) e soprattutto perché si è rivelato un altro palcoscenico prediletto dai propulsori dell’Ovale Blu dopo Monte-Carlo.

Watkins Glen: la marcia trionfale dei motori Ford

Qua, tra i vigneti delle colline sopra il lago Seneca, dal 1961 al 1980 l’otto cilindri più famoso del motorsport ha dominato la scena, aggiudicandosi undici edizioni: otto quando era ancora valida come Gran Premio degli Stati Uniti, le restanti con la nuova denominazione di Gran Premio degli Stati Uniti d’America Est, perché dal 1976 la Formula-1 aveva iniziato ad allargare la sua presenza negli States anche all’Ovest con una gara sul tracciato di Long Beach.

Fu il primo passo di un’espansione che l’avrebbe condotta, fra le altre, anche a Dallas, Detroit, Phoenix, Indianapolis, Austin e Miami. Fino all’approdo a Las Vegas il prossimo 18 novembre, anche se nella “città delle luci” il Circus era già sbarcato, fugace, a inizio anni Ottanta del secolo scorso su un altro circuito.

La marcia trionfale iniziò nel 1967, quando i Ford presero a rombare in Formula-1, grazie alla Lotus di Jim Clark, e proseguì ininterrottamente fino al 1974.

Per la gioia di sette piloti – oltre allo scozzese, Jackie Stewart (due volte), Jochen Rindt, Emerson Fittipaldi, François Cévert, Ronnie Peterson e Carlos Reutemann – e quattro scuderie – la già citata Lotus (quattro affermazioni), la Tyrrell (due), la Brabham e la Matra, che qui salutò per sempre le corse nel 1972.

Lungo questo ottovolante di successi, completato dalla doppietta di James Hunt su McLaren (1976 e 1977) e dalla Williams di Alan Jones nell’ultima edizione, i Ford stabilirono anche il record di pole-position (11), giri veloci (12) e arrivi a podio (32), dove furono sempre presenti e in quattro occasioni (1972, 1973, 1974 e 1977) ne occuparono addirittura tutte e tre le posizioni.

Watkins Glen: Ford più forte delle modifiche 

Un dominio incontrastato nonostante le modifiche al circuito. Fino al 1970 il “Glen“, come lo chiamavano gli addetti ai lavori, era una maratona del rischio. Per la sua conformazione a saliscendi di appena 3,7 km composta da lunghi rettilinei intervallati da

Ford e Halloween: quattro auto da… paura!


Ford e Halloween: quattro auto da… paura!

I film da brivido con l’Ovale Blu protagonista

Ford e Halloween. Ovvero quattro auto per la notte dell’horror. Il 31 ottobre si celebra la festa di Halloween, famosa in tutto il mondo per il suo clima da brividi, tra abbigliamenti stregoneschi e zucche dagli sguardi minacciosi e fiammeggianti.  

Un’occasione per stare insieme, divertirsi e, perché no, concedersi anche un bel film. Ovviamente, all’insegna della paura. Un’atmosfera di casa a Hollywood, perché c’è solo l’imbarazzo della scelta sulle pellicole ottime per avere il sonno popolato dai peggiori incubi.

Fra le tante, ecco servito un poker con protagoniste vetture a marchio Ford.   

E quando si parla di terrore sul grande schermo, il pensiero corre subito a un asso del settore: Alfred Hitchcock. Il suo “Psyco”, uscito nel 1960, ha segnato un’epoca con la celebre scena del delitto sotto la doccia del bagno del motel. Per raggiungerlo, Marion Crane, la vittima, era al volante di una Ford Custom Sedan che si ritroverà anche nella scena finale. Quando sarà tirata fuori dalla palude nella quale era stata nascosta dall’assassino insieme al cadavere della donna.

Prodotta negli Stati Uniti tra il 1949 e il 1981, la Ford Custom Sedan fu un’auto di grandi dimensioni per chi ne volesse una senza troppi fronzoli e con molte comodità, come la moquette o i rivestimenti in tessuto.  

Saltiamo avanti di un decennio e atterriamo al 1974. Quando nelle sale cinematografiche esce un altro horror destinato a fare epoca: Non aprite quella porta. Realizzato da Tobe Hooper, racconta del viaggio di cinque ragazzi verso un destino macabro. Mentre procede ignaro verso il sangue e la morte, il gruppo è a bordo di un Ford Club Wagon.

Un modello che ricorda il classico van molto di moda nelle comunità hippy del periodo, gli anni Settanta, anche per via del suo verde metallizzato. Appartenente alla categoria “E-Series“, fortunata linea di veicoli commerciali dell’Ovale Blu, terza della storia per numero di vendite, in commercio dal 1961 al 2014, quando è stata sostituita dal filone Transit.

Risale invece ad anni a noi più vicini, esattamente il 2017, Monolith. Il thriller di Luca Silvestrini racconta come il ricorso alla troppa tecnologia in un’auto si possa trasformare in un incubo. Al punto che una mamma, interpetrata da Katrina Bowden, rischia di perdere il proprio figlio di due anni, imprigionato per più di un giorno all’interno dell’abitacolo. In questo caso, quello di un SUV ispirato alla Ford Interceptor. Cioè il modello delle auto della polizia negli Stati Uniti.

Ma nei giorni di Halloween non c’è spazio soltanto per il terrore. Tra i bambini, va di moda il ritornello “dolcetto o scherzetto?”.

Sono soliti pronunciarlo mentre, a piedi, suonano i campanelli delle abitazioni dei loro quartieri. Molti di loro però vorrebbero farlo a

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