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Perché guidare con attenzione fa bene all’ambiente

Tutti gli accorgimenti per una mobilità sostenibile

Guidare con attenzione vuol dire anche guidare per l’ambiente. Dall’ultimo report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente arriva un messaggio chiaro per gli automobilisti delle nostre strade. La virtuosità al volante sarà un contributo sempre più fondamentale per respirare un’aria più pulita.

Alla fine di aprile, l’EEA ha pubblicato il suo consueto resoconto sullo stato di salute del Vecchio Continente. E i risultati per l’Italia sono tutt’altro che lusinghieri. La nostra atmosfera è tra le più inquinate, con l’area della Pianura Padana a indossare la maglia nera a causa della massiccia presenza di fabbriche e industrie.

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Ma a incidere su questo triste primato, sono anche le automobili ad alimentazione termica. Che in Italia sono ancora la stragrande maggioranza. A differenza di altri Paesi, come la Norvegia, da noi l’elettrico non si è ancora affermato. Sia perché sull’intero territorio non è presente una omogenea diffusione delle stazioni di ricarica, sia perché manca ancora una cultura della green mobility. Per la quale non possono essere sufficienti gli ecoincentivi statali, soprattutto se ridotti e destinati a esaurirsi in breve tempo.

Però, per respirare un’aria più pulita, occorrono anche comportamenti virtuosi al volante. Così da favorire una riduzione delle emissioni di CO2. Molto spesso non ci pensiamo, perché sovrappensiero o all’oscuro di queste conoscenze, ma la messa in atto di tutta una serie di piccoli comportamenti, può garantire un significativo miglioramento delle condizioni ambientali.

Partiamo dal motore. Una corretta manutenzione dell’impianto è un guadagno non soltanto per la meccanica. Ma pure per l’atmosfera. Quindi occorre cambiare con regolarità l’olio, assicurarsi che il suo filtro sia sempre pulito e cambiarlo quando è stato raggiunto il limite di chilometraggio indicato dal costruttore.

Altra componente alla quale prestare attenzione sono i pneumatici. La loro pressione è molto più importante di quanto sembri. Perché più sarà in regola con gli standard previsti, meno sarà il loro attrito sull’asfalto durante la percorrenza. Questo accorgimento, oltre a migliorare l’efficienza del veicolo, ci permetterà anche di impiegare meno tempo nel compimento del nostro tragitto e, quindi, di rilasciare meno anidride carbonica.

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Altra forma di tutela è scaricare l’auto dai carichi superflui. Come portapacchi o portascì. Anche in questo caso, una minor resistenza equivale a una maggior efficienza. Ma è utile anche togliere dall’abitacolo oggetti che non siamo soliti utilizzare, perché non hanno niente a che vedere con la circolazione in auto. Spesso vengono confinati nel bagagliaio, facendo assumere al veicolo l’aspetto di un bazar a quattro ruote. Un intervento di questo tipo, oltre che per l’ambiente, è funzionale anche al decoro del mezzo stesso.

Ma possiamo fare qualcosa per l’ambiente anche quando siamo in viaggio. Per esempio, scegliere la modalità di guida ecofriendly. Cioè adottare misure funzionali a un risparmio di carburante.

Come l’utilizzo di marce alte, accelerazioni dolci, rispetto dei limiti di velocità, ricorso al freno motore e moderazione dell’uso dell’aria condizionata. Questo insieme di accorgimenti ci aiuta a risparmiare addirittura fino al 40% di carburante.

Infine, un’altra soluzione è l’ottimizzazione degli spostamenti. Grazie alla tecnologia a bordo di ogni auto, come il SYNC 3 presente su ogni modello Ford, possiamo scegliere la strada per arrivare a destinazione. E conviene optare sempre per la soluzione più rapida. Oppure, se il tragitto è breve, specialmente nei centri abitati, tenere ferma la macchina e raggiungerlo a piedi o con un mezzo ecologico. Come la bicicletta o l’autobus. Anche per un ambiente più pulito, a fare la differenza sono le persone. Con le loro scelte e i loro comportamenti.

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