Archivi mensili: Gennaio 2021

Gli ecoincentivi di Authos anche senza rottamazione non dimenticano nessuno

Vetture usate e veicoli commerciali

Gli ecoincentivi di Authos non dimenticano nessuno. E non guardano alla rottamazione

Ecobonus, atto secondo. Dopo i 550 milioni di euro della scorsa estate il governo ha predisposto un altro aiuto economico per il settore automotive: 420 milioni per il semestre compreso tra il 1°gennaio e il 30 giugno 2021. 370 di essi saranno destinati alle vetture, i restanti 50 ai veicoli commerciali.

Si tratta di un nuovo sostegno alla necessità dei concessionari di riattivare il circuito delle vendite e al potere di spesa degli utenti, ridotto a causa dell’emergenza sanitaria e orientato verso la green mobility. Perché i maggiori benefici si avranno con l’acquisto di una vettura elettrica o ibrida, appartenenti alle prime due delle tre fasce di veicoli alle quali saranno destinate le agevolazioni statali.

Per le auto a batteria, prima fascia di emissioni (da 0 a 20 g/km di CO2), sono previsti ecoincentivi fino a 10.000 euro. A patto che il loro prezzo di listino non superi i 50.000 euro (IVA esclusa). Stesso limite, ma sconti invece fino a 6.500 euro per le ibride plug-in (seconda fascia, da 21 a 60 g/km di CO2). Mentre in terza fascia (61-135 g/km di CO2), insieme alle ibride, troviamo le alimentazioni a benzina, diesel o bifuel. Per esse è previsto un bonus di 3.500 euro. Devono però soddisfare una condizione. Il loro costo non deve sforare i 40.000 euro (Iva esclusa) e si deve provvedere alla rottamazione del precedente veicolo, che dovrà appartenere a una categoria precedente la “Euro 6″ ed essere immatricolato entro e non oltre il 31/12/2010.

Indubbiamente vantaggiosi per chi vorrà sostituire la propria auto, i nuovi ecoincentivi hanno però un limite: il mezzo acquistato dovrà essere di nuova immatricolazione. 

Tutt’altra storia invece quella raccontata da noi di Authos. Dove continuiamo a non dimenticare nessuno e a garantire maggiori risparmi e maggiori prospettive d’acquisto. Come in estate, quando avevamo anticipato di un mese l’erogazione delle sovvenzioni governative iniziate il 1°agosto.

Merito delle nostre offerte, estese anche al settore dell’usato e a chi si avvarrà del piano d’acquisto “AuthoSì”. Una soluzione che aggiunge uno sconto all’ecoincentivo statale sul nuovo con rottamazione. Ma che soprattutto assicura un bonus per tutto l’usato e per i veicoli senza rottamazione e permette di pagare la prima rata del mezzo dopo sei mesi.   

Per le vetture nuove si va dai 17.000 euro di sconto (con o senza rottamazione) della Ford Explorer ai 7.250 euro (con rottamazione), o 5.750 euro (senza rottamazione), della Ford Puma. Da segnalare i 10.000 euro in meno (con

Ford: d’ora in avanti sarà una Fiesta senza diesel

Ford: d’ora in avanti sarà una Fiesta senza diesel

Diesel, la Fiesta è finita. A settembre Ford ha interrotto la produzione di auto a gasolio per una delle sue creature più celebri e di successo, lanciata nel 1976 e oggi giunta alla settima generazione. Gli ultimi esemplari per il mercato europeo sono stati fabbricati a Colonia in agosto, poi lo stop definitivo

Cessa così, dopo trentasei anni, il rombo di un motore che ha contribuito a scrivere pagine importanti della Ford famosa nel mondo come “l’ideale di vettura compatta”. Apparso per la prima volta nel 1984 sulla Fiesta “Mk II” in versione “1.6 XR2” con 53 CV, era capace di erogare una potenza tale da passare da 0 a 100km/h in 16.9 secondi. Sul modello successivo, l’“Mk III”, i cavalli arrivarono a 58 per aumentare a 75 con l’evoluzione “1.8 TD” a bordo della quarta serie, l’“Mk IV”, che aveva abbassato i tempi di reazione – da 0 a 100 km/h in 13.9 secondi – per toccare i 167 km/h. Eravamo a inizio millennio (2000-2002) dopodiché la progressione fu costante: 90 CV sulla “Mk V”, addirittura 95 CV sulla “Mk VI” a partire dal 2011 per merito dell’aggiornato “1.6 TDCi 8V DPF” (Euro5). Ad assicurare gli ultimi acuti, i quattro cilindri del “TDCi da 1.5 litri” con 85 e 120 CV, il cosiddetto EcoBlue, i cui modelli saranno disponibili sul mercato fino a esaurimento scorte, in grado di spingere la macchina fino ai 195 km/h

Ma perché Ford ha deciso di fare a meno di un’alimentazione meno costosa rispetto a quella a benzina? Per una serie di motivazioni. Innanzitutto, economiche. In casa dell’Ovale Blu si sono accorti che il diesel vende sempre meno. Nel Vecchio Continente durante il 2019 è stato acquistato soltanto il 2% delle Ford Fiesta dotate di questa conformazione meccanica. Una cifra tale da non giustificare ulteriori investimenti, che in riva ai laghi del Michigan hanno preferito destinare al nuovo versante della mobilità su quattro ruote: l’ibrido. Cioè la seconda ragione di questo cambiamento epocale. Nella seconda metà del 2019 Ford aveva annunciato l’intenzione di una massiccia elettrificazione della sua flotta a partire dal 2020 per raggiungere al più presto l’obiettivo dell’Unione Europea di limitare le emissioni di CO2. L’emergenza sanitaria ha costretto a rivedere i programmi, tanto che il programma “Go Electric” è slittato al 2021. Non è un caso però che il tramonto della Fiesta diesel sia avvenuto in concomitanza con la nascita della versione EcoBoost Hybrid, che equipaggerà l’intera gamma dell’attuale versione grazie a un propulsore a tre cilindri integrato da una batteria a 48V. Un binomio garanzia di una duplice riduzione: dei consumi e dell’inquinamento atmosferico. L’ibrido leggero è una delle

Nuova Ford Puma ST: sentirsi un pilota non sarà più un sogno

Nuova Ford Puma ST Sentirsi un pilota non sarà più un sogno

L’auto per chi vuole sentirsi pilota. Presentata lo scorso 24 settembre 2020, è finalmente arrivata la Nuova Ford Puma ST. Un concentrato di potenza e aerodinamica messo a punto dal Team Ford Performance, il reparto dell’Ovale Blu che si occupa della costruzione di veicoli ad alte prestazioni, e destinato a stregare gli appassionati.

Già alla vista toglie il respiro. Contraddistinto dall’inconfondibile griglia nera a nido d’ape tipica delle sportive Ford e da prese d’aria più grandi rispetto alla versione tradizionale per permettere un miglior raffreddamento del motore, il suo avantreno è più largo di quello della Nuova Ford Puma e su di esso poggia gran parte del carico aerodinamico. Pur riprendendo le linee del modello SUV oggi in voga fra le quattro ruote, la Nuova Ford Puma ST si caratterizza per l’assetto ribassato grazie a minigonne molto estreme che garantiscono più effetto suolo e quindi maggiore velocità. Slanciate e audaci, le fiancate trasmettono la sensazione di essere alla guida di un crossover pronto ad aggredire l’asfalto con la stessa determinazione con la quale il puma balza sulla preda. Spostando lo sguardo sul retrotreno, si percepisce il richiamo dell’autodromo nello spoiler pronunciato e nel doppio scarico integrato. A fare infine da cornice, le ruote con cerchi in lega da 19” e gli pneumatici Michelin Pilot Sport 4S, che si ritrovano a beneficiare del differenziale meccanico LSD, ben integrato con il controllo dinamico della trazione in curva (Torque Vectoring Control). 

Proprio dalla meccanica arrivano le scariche di adrenalina più forti. Basta premere sull’acceleratore. La Nuova Ford Puma ST è spinta dal motore turbo a benzina EcoBoost 1.5 a tre cilindri, dotato di una coppia a 320 Nm che è capace di raggiungere tra i 2.500 e i 3.000 giri al minuto e di sprigionare una potenza di 200 CV. Prestazioni subito percepibili nelle velocità: la massima è di 220 km/h e in appena 6,7 secondi si passa da 0 a 100 km/h. Performance da circuito sostenute da un cambio manuale a sei rapporti, rifinito col pomello ST, e abbinate a una miglior guidabilità del mezzo grazie alla reattività dello sterzo, aumentata del 25%, a sospensioni posteriori più rigide del 50% rispetto alla Nuova Ford Puma tradizionale e a una barra antirollio da 28 mm, che consentono un miglior assorbimento delle vibrazioni e delle imperfezioni del fondo stradale come le buche. Il tutto nel segno della tecnologia e del rispetto dell’ambiente. Perché quando non è richiesto l’impiego a tempo pieno del propulsore, è prevista la disattivazione dei cilindri in quel momento inutilizzati in 14 millisecondi ovvero venti