Archivi mensili: Novembre 2022

Donne e motori: in Authos un’unione vincente


Donne e motori: in Authos un’unione vincente

Le quote rosa uno dei nostri principali punti di forza

Donne e motori: un’unione vincente. Almeno in Authos. Dove le quote rose sono uno dei nostri punti di forza e una risposta a chi le vorrebbe inadatte al settore automotive.

Anche contro questi pregiudizi il 25 novembre si è celebrata la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne“. Perché i soprusi subìti dal genere femminile investono anche la sfera psicologica, entrando nel merito dei loro interessi e delle loro scelte lavorative. Come un impiego nel mondo delle quattro ruote che, secondo una mentalità ancestrale ancora serpeggiante sebbene meno diffusa che in passato, non sarebbero in grado di sostenere perché prive delle necessarie capacità.

Donne in Authos: una marcia in più

Questi stereotipi sono però estranei alla realtà di Authos. Tutt’altro. Fin dal suo arrivo nelle vesti di presidente e CEO, Francesco Di Ciommo ha puntato molto sulle donne. Una scelta nel segno dell’inclusione e del riconoscimento del merito che abbatte ogni pregiudiziale discriminatoria e che si è rivelata una delle basi per il rilancio dell’azienda. Ogni reparto può contare su professioniste efficienti e qualificate, in grado di assicurare una marcia in più.

Come Valentina Anile, impiegata al BDC da quattro anni, ogni giorno si ritrova a interagire con realtà umane di ogni tipo. E ha dovuto vincere qualche resistenza. «Ogni tanto c’è stato un muro, qualcuno che al salone o al telefono mi diceva: ‘Ma posso parlare con un commerciale?’ perché era diffidente. Però, per quanto riguarda l’ambiente interno ad Authos, non posso che parlarne bene».

Carmen Rinaldi, responsabile delle risorse umane dal 2021, proprio nei motori e in Authos ha trovato il luogo ideale per esprimere una delle sue peculiarità: la socievolezza. «Nelle precedenti esperienze avevo altre mansioni, qui sono a contatto con le persone e mi sono trovata benissimo, tanto da non aver mai incontrato alcun pregiudizio dovuto al fatto che sono donna. E poi dal contatto quotidiano con le macchine, oltre a guardarle con più attenzione rispetto al passato, ho pure imparato a fare qualche piccolo intervento di manutenzione».

Donne in Authos: se il motore è passione

Amore per i motori fin dalla tenera età per Giada Macchi, la più giovane meccanica d’Italia. Una scintilla scoccata dalle due ruote – «Guardavo le gare di Valentino Rossi con mio papà» – e proseguita con gli studi presso l’Istituto Professionale “Birago”, la scuola scelta da Di Ciommo per il progetto di inserimento professionale dei giovani più meritevoli. «In Authos mi sto trovando bene» dice «perché mi hanno fatto lavorare fin da subito, permettendomi di esprimere le mie capacità». Un’esperienza di tutt’altro tenore rispetto ad altre delle precedenti. «Non mi facevano fare niente e lo giustificavano con scuse improbabili, tipo la mancanza di un’attrezzatura adeguata invece visibile, quando invece dipendeva dal fatto che sono una donna».

Anche Maria Grazia Chiriatti, new-entry nella gestione delle lavorazioni

Ford Electric SuperVan: un veicolo commerciale da corsa


Ford Electric SuperVan: un veicolo commerciale da corsa

La robustezza del Transit e la potenza delle hypercar

La forza del passato unita alla velocità del futuro. Con un obiettivo ben preciso: essere il van più potente al mondo. Nasce con questa ambizione il Ford Electric SuperVan, il nuovo veicolo commerciale dell’Ovale Blu, una vera e propria novità destinata a sbaragliare il settore. Perché mai Ford si era spinta così all’estremo nella realizzazione di una sua creatura e perché mai si era visto il concept di un modello da strada evolvere in forma e caratteristiche da far arrossire le sport car.

Quarto modello della serie inaugurata nel 1971, il Ford Electric SuperVan è molto più di un veicolo dimostrativo. Perché se il suo utilizzo sarà esclusivamente sulla pista, l’idea alla sua base rappresenta un grande balzo in avanti nel domani dell’ingegneria e della tecnologia.

Alla robustezza del telaio del Ford Transit Custom, il van più venduto in Europa, il Ford Electric Supervan abbina la velocità e le sembianze delle hypercar. Le auto da corsa a ruote coperte rese celebri da competizioni come la 24 Ore di Le Mans. Un richiamo, un ritorno alle origini. Perché proprio l’esemplare del 1971 si ispirò allo chassis della Ford GT 40 che per la prima volta si era aggiudicata la corsa de la Sarthe in un successo poi celebrato anche al cinema.

Nel Ford Electric SuperVan invece batterà un cuore destinato a far palpitare quello di appassionati e dei fortunati che si metteranno al volante. Quattro motori elettrici e una batteria da 50 kw/h raffreddata a liquido, e posizionata in basso, in grado di assicurare 2.000 CV, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di due secondi e la velocità massima di 320 km/h! Controllo di trazione, launch control e frenata rigenerativa a tre stadi per restituire energia alla batteria completano il ritratto di questa belva dell’asfalto. Interamente green, però. Un’altra peculiarità sua e di Ford nella progressiva elettrificazione della propria flotta.

Progettato da Ford Pro, la divisione sportiva dell’Ovale Blu, il Ford Electric SuperVan ha un’anima teutonica. Beneficia infatti dell’apporto degli esperti di rally e di corse elettrificate STARD, che ha sede in Austria, e della cura del team Ford Design di Colonia (Germania).

Un mix di precisione e tecnologia per un veicolo già aggressivo nell’aspetto con la sua livrea bicolore, come ogni sport car che si rispetti, i suoi passaruote destinati a non rimanere certo inosservati e la lama di luce che taglia in orizzontale la parte bassa del frontale anteriore. Al posteriore, invece, gli intagli e la pinna dorsale del retrotreno confluiscono nell’alettone per generare deportanza e assicurare aderenza e potenza.

Spostandoci all’interno, vano unico dietro al conducente, porta su un lato della carrozzeria per le operazioni di carico e scarico, gabbia di sicurezza completa e sedili da corsa. Dai quali possiamo gestire nella massima comodità le innumerevoli funzioni di

Le gomme da neve e il “winter check-up” di Authos


Le gomme da neve e il “winter check-up” di Authos

Il nostro nuovo servizio per un inverno in sicurezza

Operazione “inverno sicuro“. Entro il 15 novembre fermata box obbligatoria per tutti gli automobilisti. Motivo? C’è da montare le gomme invernali. Certo, viste le folli temperature balneari delle ultime settimane, può sembrar strano parlare all’improvviso di freddo e pioggia. Ma il maltempo è alle porte insieme al ritorno a una normalità climatica che aumenterà i rischi per chi è al volante. Il cambio gomme diventa così la prima mossa di prevenzione. E non sarà l’unica, come scoprirete nelle prossime righe.

Intanto, però, due parole su questi speciali battistrada. Quali sono le loro caratteristiche? E perché sono importanti?

Gomme da neve: caratteristiche e alternative

Le gomme da neve sono idonee per la circolazione su strade minate dalle intemperie atmosferiche. Pioggia, ghiaccio, fango e gli stessi bianchi fiocchi fonti di meraviglia per milioni di persone rendono l’asfalto più scivoloso e mettono a serio rischio l’incolumità di chi si trova dentro un abitacolo. Il loro speciale battistrada, dotato di un vasto numero di lamelle e intagli che favoriscono un maggior drenaggio dell’acqua e il trattenimento dei fiocchi di neve, migliora l’aderenza al manto stradale e la stabilità del mezzo. E si riconoscono per la stilizzazione sulla spalla della gomma del fiocco di neve e della montagna, seguite da una di queste tre sigle: “M+S” o “MS”, “M&S”, “M-S”. Dove le due lettere stanno per mud (fango) e snow (neve).

Al loro posto si possono continuare a tenere i pneumatici estivi, montando però le catene in caso di strada innevata o ghiacciata, oppure installare gli pneumatici “quattro stagioni”. Una tipologia adatta per tutti e dodici i mesi dell’anno grazie a una mescola più morbida che però, rispetto alla gomma per l’inverno, riduce lo spazio di frenata del 30-40% diminuendo le garanzie di sicurezza.

Gomme da neve: multe per chi ne è sprovvisto

L’obbligo delle “gomme da neve” è previsto dall’articolo 6 del Codice della Strada. Non averle, significa esporsi al rischio di una multa. Tra i 41 e i 168 euro per i centri abitati e gli 84 e i 335 euro per le strade extraurbane e le autostrade. Alla sanzione pecuniaria si aggiunge anche il fermo del veicolo fino alla sua messa in regola. E, qualora il conducente si rifiuti, anche la sottrazione di 3 punti dalla sua patente, che possono aumentare fino a 5 se l’infrazione fosse compiuta in un ambiente urbano.

Soltanto in due casi non è obbligatorio montare i pneumatici invernali. Il primo è se i precedenti hanno un codice di velocità, indicato da una lettera dell’alfabeto riportata sulla loro spalla, uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione. Il secondo, invece, ha a che vedere con la tipologia di strada. Sulle urbane e sulle provinciali dipende dalle ordinanze degli enti che le sovraintendono (Comune e Provincia). Per essere sempre informati, consultate il sito “Pneumatici Sotto Controllo“.