Archivi mensili: Marzo 2023

Green mobility: Torino e la futura ZTL ambientale


Green mobility: Torino e la futura ZTL ambientale

Una nuova misura contro l’inquinamento

Se non sei green, non entri. Potrebbe riassumersi così la svolta ambientale che cambierà l’accesso veicolare ai quartieri centrali di Torino. E in maniera radicale. Per arginare lo smog e la sempre più massiccia presenza di polveri sottili nell’aria, il Comune del capoluogo piemontese sta approntando un piano di tutela con la creazione di una nuova e apposita ZTL.

Diversa dall’attuale del centro storico, che deve favorire una miglior circolazione a piedi e in bicicletta, la futura area ad accesso controllato si estenderà per una superficie di 2,7 km2 e avrà un perimetro pentagonale lungo i lati di via Tirreno, corso Dante, corso Massimo D’Azeglio, corso Cairoli, lungo Po, corso Novara, corso Tortona, corso Vigevano, corso Potenza, corso Lecce e corso Trapani.

Una cintura che con ben ottanta telecamere di sorveglianza monitorerà l’ingresso dei veicoli nelle zone di maggior transito della città. E se il numero di targa corrisponderà a un mezzo non autorizzato, scatteranno inevitabili le sanzioni. Non c’è ancora certezza sulla loro entità, ma si presume che saranno molto salate.

Altrimenti non avrebbe senso questo provvedimento. Reso necessario perché nel 2022 Torino è stata la città più inquinata d’Italia. Il non certo lusinghiero primato è arrivato dal report di “Legambiente” Mal’Aria di città 2023: cambio di passo cercasi. Per novantotto giorni all’ombra della Mole è stato superato il tetto massimo di 20 microgrammi al metro cubo ammessi per le polveri sottili. Persino Milano, la prima città che l’immaginario collettivo associa al pensiero di smog, non è arrivata a tanto (ottantaquattro giorni).

E la futura ZTL ambientale vuole ispirarsi proprio alla città della Madonnina.

Dove dallo scorso 1°ottobre è un vigore la nuova “Area B”, che non permette più l’ingresso ai seguenti veicoli: Euro 2 a benzina; Euro 4 diesel senza FAP e con FAP di serie e campo V.5 > 0,0045 g/km o senza valore; Euro 3, 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione <= 0,0045 g/km; Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro il 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4; Euro 4 diesel con FAP after-market installato dopo 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4; Euro 5 diesel.

Una storia che vi avevamo raccontato e che trova repliche anche in altre grandi città europee. Come Londra, dove l’accesso è regolamentato da un ticket. Oppure Parigi, che prevede per il 2024 l’attivazione di una ztl riservata a pedoni, biciclette, mezzi pubblici e soltanto al transito di alcune tipologie di vetture. Per non parlare della Germania, nella quale la ztl ambientale è attiva in oltre cinquanta città.

Tutte scelte verso la green mobility, tutte scelte che sono un chiaro segnale. Di come la precedenza sia data a mezzi elettrici, plug-in hybrid oppure ibridi. E di come a

Il ritorno di Ford in Formula-1


Il ritorno di Ford in Formula-1

Dal 2026 sarà il partner ufficiale di Red Bull

“Su i motori, via!”. Domenica 5 marzo, in Bahrain, si è aperto il sipario sulla nuova stagione del campionato del mondo di Formula-1. Ma la novità di questo inizio 2023 non è stata la vittoria in scioltezza della Red Bull di Max Verstappen. Quanto l’annuncio del ritorno di Ford nella categoria regina del motorsport a partire dal 2026.

Una notizia che non è retorico definire “epocale”. Perché arriva vent’anni dopo l’ultima apparizione di Ford sui circuiti. Il 24 ottobre 2004, in Brasile, a Interlagos, i suoi celebri V8 esalarono gli ultimi gemiti di una storia lunga trentotto anni e costellata da centosessantasette vittorie e ventitré titoli mondiali (tredici Piloti e dieci Costruttori).

Un disimpegno voluto per concentrarsi su altre discipline del motorsport, rally e competizione di durata (24 Ore di Le Mans), e perché il progetto di una scuderia gestita direttamente da Detroit, e ufficialmente iscritta col marchio Jaguar, dal 2000 al 2004 aveva fruttato appena due podi. Un bilancio ben al di sotto delle aspettative che, oltre a una rimessa economica, stava causando anche una perdita di immagine per il marchio.

Senza volerlo però quell’uscita sarà anche la porta del ritorno. Perché la Jaguar fu venduta proprio a Red Bull. Cioè al futuro partner di Ford, che non poteva chiedere un rientro migliore. Si tratta, infatti, della scuderia vincitrice di tre allori iridati (uno Costruttori e due Piloti con Max Verstappen) tra il 2021 e il 2022 e che pare destinata a dominare anche questo campionato.

Una scelta non casuale. Red Bull cercava un nuovo motorista di prestigio dopo la conclusione del suo rapporto con Honda. E Ford non è intenzionata a fare la comparsa. Ma questa scelta, aldilà delle ragioni sportive, deriva soprattutto dalla svolta green intrapresa dall’Ovale Blu per la sua produzione. Nell’ottica delle emissioni zero per il 2050, Ford ha programmato la completa elettrificazione della sua flotta di veicoli per il 2030.

Un messaggio che trova nuova linfa dal ritorno in Formula-1 proprio nel 2026. Perché da quell’anno anche il Circus entrerà in una nuova era. Grazie a un regolamento tecnico che vedrà una significativa crescita di importanza della parte elettrica nelle power-unit a scapito della componente termica e l’introduzione di carburanti sintetici per ridurre le emissioni inquinanti.

Da qui la decisione di supportare, oltra a Red Bull, anche Alpha Tauri, cioè la “squadra satellite” dei campioni del mondo con sede a Faenza, fino al 2030. Secondo l’accordo, Ford fornirà supporto allo sviluppo della power-unit da 350 kW e del futuro motore a combustione, nonché sostegno per la parte dei software di controllo e di potenza.

“Questo è l’inizio di un entusiasmante nuovo capitolo nella storia del motorsport di Ford” ha dichiarato Bill Ford, Executive Chair dell’Ovale Blu. Una soddisfazione che si ritrova anche nelle parole di Jim Farley, Presidente e

La nuova sfida dello “Smart Lab” di Authos


La nuova sfida dello “Smart Lab” di Authos 

Fino al 4 aprile sarà protagonista al “Centro Commerciale Grande Cuneo”

Una nuova sfida per lo “Smart Lab” di Authos. L’avveniristica filosofia di vendita ideata da Francesco Di Ciommo è approdata al “Centro Commerciale Grande Cuneo”. Da venerdì 3 marzo fino a domenica 4 aprile, sette giorni su sette, nella galleria centrale del grande store della “Capitale verde del Piemonte” sarà presente una nostra postazione con il brand dell’usato “Authos Outlet“.

Dove saranno in esposizione sia vetture che veicoli commerciali. Sempre diversi. Dal giorno di esordio a domenica 12 marzo, toccherà a una Ford Puma ST-Line X e a un Ford Ranger. Che dal giorno successivo saranno avvicendati da un Ford Connect e una Ford Puma Titanium. Il 20 marzo entreranno in scena una Ford Kuga e una Fiat Panda, che il 27 marzo lasceranno spazio a un Jeep Renegade e a una Fiat 500.

Come si può notare dalla presenza di altri marchi automobilistici oltre a Ford, questa iniziativa sarà nel segno di Authos.

Perché protagonista sarà la nostra ampia flotta dell’usato. E perché si realizza un’altra idea del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo: esportare il modello dello “Smart Lab” all’esterno del centro commerciale “Le Gru” di Grugliasco. Cioè fuori dalla sua comfort zone. Una sfida, soprattutto in prospettiva, per far conoscere e testare sul territorio questo rivoluzionario concetto di business. Apprezzato e replicato da Ford in più parti del mondo per la sua nuova visione della mobilità: un servizio e non più un bene materiale fine a sé stesso.

La scelta è così ricaduta su uno dei principali centri commerciali del Piemonte, a poco più di un’ora di auto da Torino e meta prediletta da migliaia di persone. Merito dei suoi quarantasei negozi, fra i quali si segnalano molti brand di abbigliamento glamour.

Dove la nostra postazione si avvarrà anche del personale “Smart Lab” grazie a un lead generator e a due venditori: Alessandro Carlevato e Antonio D’Angelo. A supervisionarli, il responsabile del servizio, Enrico Sgambati, incuriosito dalle risposte che potranno arrivare. “Questa esperienza sarà un’occasione per misurarci con una provincia benestante e nella quale non siamo mai stati”.

Come avviene a “Le Gru”, anche chi si troverà a passare dal “Centro Commerciale Grande Cuneo” avrà un ampio ventaglio di scelte a sua disposizione. Visionare i modelli dei veicoli esposti, chiedere informazioni, lasciare i propri dati al nostro personale per poi essere ricontattati nei giorni successivi oppure, se fortemente interessati, provvedere subito all’acquisto. Che offre diversi vantaggi.

A sua disposizione, infatti, mille veicoli del parco “Authos Outlet” disponibili in “pronta consegna“. Un’opzione, quest’ultima, con forti agevolazioni. Come l’inizio del pagamento dopo sei mesi se il mezzo sarà ritirato al momento e la possibilità della consegna a domicilio per chi abita a Cuneo.

All’indomani della trasformazione di Authos in società benefit, con questa nuova avventura il nostro 2023 registra un’altra

Authos società benefit: la svolta epocale


Authos società benefit: la svolta epocale

Una scelta nella direzione dell’inclusione e della solidarietà

Una svolta epocale. Dal 10 febbraio 2023 Ford Authos è diventata una società benefit. Cioè un’impresa che da ora in avanti, insieme alle azioni commerciali che hanno fin qui caratterizzato il suo percorso, si impegnerà a realizzare anche politiche di inclusione e sostenibilità.

Un cambiamento deliberato con la modifica agli articoli 1 e all’articolo 4 dello statuto aziendale. Dove si legge la decisione di “variare la denominazione della società” da “Authos S.p.A.” in AUTHOS S.p.A. – SOCIETÀ BENEFIT’ siglabile ‘AUTHOS S.p.A. – SB'”. E che da ora in avanti la società redigerà annualmente una relazione relativa al perseguimento del beneficio comune”. Quest’ultima sarà allegata al bilancio sociale. Includerà la descrizione degli obiettivi, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori” per il raggiungimento di queste finalità di beneficio comune” e la valutazione dell’impatto da esse generato. 

La nostra trasformazione non ha niente di casuale, né tanto più è frutto delle circostanze. Bensì è il punto di approdo di un percorso quantomeno biennale. Un cammino intrapreso con tenacia e lungimiranza dal nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo, con un obiettivo ben preciso: fare di Authos un’azienda virtuosa. Cioè una realtà sensibile alle tematiche ambientali, in grado di garantire benessere al suo personale e di essere attenta alle problematiche del sociale.  

Una rotta che si è concretizzata col raggiungimento di un primo importante traguardo al termine del 2021: la certificazione ESG. E che è proseguita con altre iniziative. Come favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, avvenuto attraverso la collaborazione con l’istituto “Dalmazio Birago”, o con le associazioni impegnate nel campo della disabilità. 

Dal passato al futuro. Per comprendere meglio verso quali lidi orientare il nostro futuro, abbiamo pensato fosse indispensabile ascoltare la voce del nostro personale. Per ascoltare le loro esigenze e coinvolgerli fin dall’inizio in questa nuova era.

Così abbiamo sottoposto alla loro attenzione un questionario con sedici domande relative alla nostra realtà.

Dai valori che ritengono fondamentali per Authos alle azioni che dovremmo intraprendere per la nostra crescita futura. Dall’atmosfera che si respira al nostro interno al grado di coinvolgimento del personale nell’innovazione delle procedure e quanto queste favoriscano il buon risultato del lavoro. 

L’iniziativa ha incontrato il favore del 95,95% del personale. In una scala di valori che andava da 0 a 10, sono emerse tendenze significative. Come la percezione di un clima di fiducia (77,8% di risposte tra 7 e 10), di un orientamento all’innovazione (84,4% di risposte tra 7 e 10) e di una predisposizione alla flessibilità (50,9% di risposte tra 7 e 10 contro il 15% tra 0 e 4).