Officina – Promo Tagliando

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MONCALIERI
Corso Savona 39 – 10024 Moncalieri

TORINO (C.SO GROSSETO)
Corso Grosseto, 318 – 10151 Torino

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Cosa comprende il nostro tagliando auto:

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  • Verifica freno di stazionamento
  • Verifica luci abitacolo
  • Verifica fari anteriori
  • Verifica fari posteriori
  • Verifica fari fendinebbia
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  • Verifica luci retromarcia
  • Controllo pasticche anteriori
  • Controllo pasticche posteriori
  • Verifica dischi freno
  • Verifica corsa pedale frizione
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  • Verifica dadi ruota
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  • Verifica ispezione vano motore
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  • Verifica morsetti batteria
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Perché scegliere le officine Authos:

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LE NOSTRE OFFICINE

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CONTATTI

Resistenza all’acqua: meglio le auto elettriche delle termiche


Resistenza all’acqua: meglio le auto elettriche delle termiche

L’insospettabile risorsa delle vetture a batteria

Ma davvero l’acqua è pericolosa per le auto elettriche? E un’alluvione può mandare al tappeto la batteria?

Due domande oggetto di ripetute discussioni nella scorsa primavera. Quando il sindaco di Ravenna, una delle città più bersagliate dal disastro ambientale che aveva colpito l’Emilia-Romagna, mise in quarantena le auto ibride ed elettriche per due settimane. Fu una misura cautelativa dopo che una di esse aveva preso fuoco, generando spavento e preoccupazione tra gli abitanti.

La decisione però non passò inosservata e riaccese il dibattito sull’affidabilità dei veicoli elettrici e sulla loro effettiva convenienza. Se quando piove, non si possono utilizzare perché c’è il rischio che prendano fuoco, che senso ha acquistarli?

La realtà però è ben diversa da certe prospettive fin troppo catastrofiste. Perché non è affatto vero che l’acqua metta a repentaglio l’efficienza e l’incolumità dei mezzi green. Tutt’altro. La loro efficienza e incolumità è assicurata proprio dall’elemento ritenuto inopinatamente più a rischio: la batteria.

Composta da ioni di litio e manganese, ha la peculiarità di essere costruita come un vero e proprio bunker. Ben sigillata e impermeabile, la batteria è isolata dalle intemperie e resiste anche agli urti più violenti. Tutto questo per evitare che le infiltrazioni dell’acqua possano causare cortocircuiti e surriscaldamenti che potrebbero generare un incendio.

Non si deve poi dimenticare la normativa in materia dell’Unione Europea. Un veicolo elettrico è idoneo alla circolazione quando, fra le altre cose, resiste alle infiltrazioni per almeno mezz’ora a un metro di profondità.

Gli unici problemi possono derivare da un’eventuale immersione nell’acqua salata, che potrebbe compromettere i componenti elettrici e originare un cortocircuito.

E non dobbiamo dimenticare che, in caso di presenza prolungata in un ambiente bagnato, rischia maggiormente un’auto termica. Se la vettura elettrica ha una carrozzeria chiusa, a involucro, che funge da gabbia di protezione, quella col motore a combustione non può fare a meno delle prese d’aria per il raffreddamento.  Attraverso di esse però l’acqua confluisce nella presa del propulsore, limitandogli l’aria e bloccandolo.

Per cui, non fatevi suggestionare o ingannare dai facili allarmismi. Anche in caso di pioggia, le auto elettriche rimangono sicure. Come quelle esposte presso le nostre sedi, sempre più nutrite dei modelli dell’ampia gamma Ford.

Ford Youth Academy: l’idea vincente di Francesco Di Ciommo


Ford Youth Academy: l’idea vincente di Francesco Di Ciommo

Giovani e lavoro: a Torino nasce una grande opportunità 

L’idea di Authos che ha conquistato Ford.

Lunedì 25 settembre, presso l’aula magna dell’Istituto Professionale “Dalmazio Birago” di Torino, è stata ufficializzata la nascita di Ford Youth Academy. Una convenzione tra Authos, Ford Italia e lo stesso “Birago” destinata a favorire l’inserimento lavorativo dei suoi studenti più meritevoli attraverso un percorso di formazione e di crescita che li consenta di affrontare al meglio la sfida ambientale nel settore automotive.

È un evento di portata storica. Per il territorio, per Ford e per Authos.

Grazie a Ford Youth Academy, la zona di Torino e provincia ottiene un prestigioso riconoscimento al valore delle proprie risorse umane.

Quelle più giovani, come gli studenti presenti in platea, fondamentali per il futuro delle quattro ruote come ha sottolineato uno degli ospiti illustri presenti alla conferenza, il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, onorevole Gilberto Pichetto Fratin. “Viviamo una rivoluzione epocale: quella della decarbonizzazione. Voi potete essere i protagonisti di questo cambiamento. Venite a scuola non per prendere il diploma e cercare un lavoro, ma per entrare in un mondo che sta cambiando velocemente. È difficile starci dietro, ma proprio per questo è affascinante”.

Con lui al tavolo, anche l’Assessore al Bilancio e alle Finanze della Regione Piemonte, Andrea Tronzano; la preside dell’Istituto “Birago”, Annamaria Palmieri; la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Tecla Riverso; l’Assessora all’istruzione, edilizia scolastica e politiche giovanili della Città di Torino, Carlotta Salerno; il Direttore Relazioni Esterne di Ford Italia, Marco Alù.

Per l’Ovale Blu c’è la soddisfazione di aver ottenuto un risultato di questo tipo in una città famosa nel mondo per un altro brand automobilistico. Ma la nascita di Ford Youth Academy rende felice soprattutto Authos. Perché è il punto di arrivo di un’idea del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo. Che negli anni scorsi, davanti alla crisi del mercato del lavoro e alle perduranti difficoltà del settore automotive, si era più volte chiesto come potesse migliorare la situazione.

Dalla volontà di dare un’opportunità ai molti giovani che non possono costruirsi un futuro e di essere parte attiva nel rilancio del mercato delle quattro ruote, è nato il progetto sbocciato oggi in Ford Youth Academy.

Condiviso fin da subito dal vicepreside del “Birago”, Franco Poerio, dal 2021 vede i migliori diplomati dell’istituto sostenere un percorso di apprendistato nelle nostre officine. Questo è poi finalizzato a un loro successivo inserimento professionale definitivo.

Poteva sembrare un esperimento occasionale e locale, invece si è trasformato in un’idea su scala nazionale. Perché ha conquistato la curiosità di Ford Italia. Che vorrà replicare il modello di Ford Youth Academy in altre iniziative e che ha sottoscritto la nascita di questa accademia. Che punta a formare i meccanici del domani. Ovvero personale qualificato per affrontare la sfida più importante: la transizione ecologica.

Nei prossimi anni,

Guida senza mani: con Ford si può!


Arriva anche in Europa l’avveniristica tecnologia Blue Cruise

Nella scorsa primavera l’Ovale Blu ha lanciato in Gran Bretagna il sistema Blue Cruise, una tecnologia che consente di condurre un’automobile senza l’obbligo di tenere le mani sul volante.

Una decisione arrivata dopo il via libera del Ministro per i Trasporti britannico, sul modello di quanto già accaduto in Canada e negli Stati Uniti. Dove questo sistema, disponibile soltanto su Mustang Mach E, è attivo dal 2021 e ha già consentito la percorrenza di oltre 102 milioni di chilometri.

Il Blue Cruise sulle autostrade d’Oltremanica è però una novità epocale. Perché si tratta della prima forma di guida senza mani nel Vecchio Continente e che secondo molti rappresenta la frontiera del futuro dell’auto.

Qualcosa tipo il film Minority Report, nel quale le auto assomigliavano ad astronavi e viaggiavano con il conducente relegato al ruolo di semplice passeggero.

In attesa di scoprire se davvero il mondo assumerà le sembianze di scenari così distopici, al momento l’interesse è tutto per questa nuova idea targata Ford.

Ma come funziona il Blue Cruise? Intanto, bene precisare che non è un sistema di guida completamente autonoma. Bensì di assistenza alla guida di livello 2, nella quale la responsabilità della sicurezza del veicolo rimane sempre al conducente.

La possibilità di viaggiare senza tenere le mani sul volante deriva dalla combinazione di quattro radar e telecamere a 360 gradi con i sistemi di “Stop-and-Go”, “Speed Sign Recognition”, “Intelligent Adaptive Cruise Control” e “Lane Centering” di cui è dotata Mustang Mach E. In questo modo, è possibile monitorare la velocità dell’autovettura, la distanza di sicurezza dagli altri veicoli, la segnaletica stradale e il traffico in tempo reale.

Il Blue Cruise permette anche di controllare lo sterzo, l’accelerazione, la frenata e il posizionamento di corsia. Inoltre, il rilevamento delle linee stradali assume un ruolo fondamentale nell’utilizzo di questa tecnologia, idonea solo in autostrada con le carreggiate separate.

Ciò significa che in Italia, ad esempio, sarebbero compatibili con questo sistema circa 11.000 km di autostrade.

Ford però non ha ancora annunciato quando questa tecnologia sarà disponibile in Italia e nel resto dell’Europa continentale.

Anche perché la normativa attuale nel nostro Paese non permette di lasciare il volante durante la guida. In attesa di eventuali modifiche, non ci resta che apprezzare l’essere al passo con i tempi di Ford attraverso la sua gamma di veicoli, dotati delle migliori tecnologie di assistenza alla guida e disponibili presso tutte le nostre sedi.

Francesco Di Ciommo: «Futuro delle imprese? ESG e innovazione»


Francesco Di Ciommo: “Futuro delle imprese? ESG e innovazione”

La filosofia del numero uno di Authos all’evento “Ripartiamo dalle idee”

«Non conta “che cosa” si fa, ma “come” si fa». Ha esordito così Francesco Di Ciommo, presidente e CEO di Ford Authos, a “Ripartiamo dalle idee”, evento organizzato da “Torino Magazine” ed “Edit Space for People” che si è tenuto presso l’Edit Garden di Torino martedì 19 settembre.

Poche ma efficaci parole per sintetizzare la sua filosofia di impresa e introdurre il tema del suo intervento: l’importanza dell’innovazione per un’azienda. Un argomento oggi al centro di più dibattiti tra gli imprenditori, ma che rimane spesso prigioniero di un alone di indefinitezza. Motivo? L’incapacità di rispondere innanzitutto a una domanda: che cosa significa “innovare”?

Grazie alla sua esperienza alla guida di Authos, passata in un decennio da realtà prossima al fallimento a società dal futuro prosperoso, Di Ciommo ha le idee ben chiare sul punto: «Innovare, è la capacità di cambiare in maniera semplice».

Un obiettivo che un imprenditore può centrare se possiede un requisito ben preciso: il coraggio. «Oggi, il passo più grosso è il coraggio di cambiare, la volontà di implementare il cambiamento in un mercato che, se si vuol fare il profitto in maniera longeva, bisogna avere la capacità di approcciare con semplicità» ha spiegato Di Ciommo. Che poi si è soffermato su come attuare questa teoria: «Non sono necessari investimenti miliardari o a livello tecnologico, ma cercare le persone giuste per ogni dipartimento dell’azienda, prestare attenzione al mercato e saperlo interpretare a dovere».

Questa attitudine per un’azienda equivale innanzitutto a sapersi adattare ai cambiamenti. Anche i più improvvisi. Come una pandemia che obbliga a stravolgere il proprio modello di business. «Quanti di voi erano preparati alla digitalizzazione e a saper creare il delivery, normale negli Stati Uniti dove ho lavorato ma non a Torino?» è stata la riflessione ad alta voce di Di Ciommo. Che ha proseguito: «La pandemia ci ha messo davanti a un problema: essere digitalizzati e innovativi per poter essere adattabili al nuovo mercato».

Nel quale un’altra tappa fondamentale per ogni azienda che vorrà recitare un ruolo da protagonista nei prossimi anni sarà la virtuosità. Cioè, soddisfare i requisiti ESG (Environmental, Social and Governance) e rappresentare un ottimo modello di sviluppo sostenibile. Dove si rispetta l’ambiente, si favorisce l’inclusione sociale e ci si adopera per un benessere dei propri dipendenti.

Tre concetti alla base del nostro modello dell’ultimo triennio, che ci hanno permesso, come Authos, di ottenere la certificazione ESG (dicembre 2021) e lo status di società benefit (febbraio 2023).

Traguardi cercati e voluti da Di Ciommo, che li reputa indispensabili per ispirare fiducia ai consumatori del domani. «C’è un dato importante, frutto di ricerche a livello internazionale. La generazione “Z”, quella dei ragazzi tra i quattordici e i sedici anni, fra cinque anni sarà disposta a compare un bene

L’idea rivoluzionaria della Svezia: l’autostrada elettrificata


L’idea rivoluzionaria della Svezia: l’autostrada elettrificata

Un altro motivo per scegliere l’auto elettrica? La ricarica a portata di… strada! Dalla Svezia arriva un’altra idea rivoluzionaria per l’intero settore automotive: la prima autostrada elettrificata. Si tratta di un segmento di 21 km della E20, l’arteria che collega la città di Hallsberg con quella di Örebro, che sarà attivo a partire dal 2025.

Una scelta geografica non casuale – è la zona del triangolo logistico tra Stoccolma, Göteborg e Malmö, cioè le tre città più fiorenti a livello industriale e commerciale – per un progetto destinato a imprimere una svolta epocale al mondo delle quattro ruote.

Infatti, qualora avesse il successo atteso, l’autostrada elettrificata rappresenterebbe una spinta decisiva per l’affermazione della mobilità sostenibile. Perché risolverebbe uno dei suoi problemi principali: la mancanza di postazioni di ricarica, le famose, quando non famigerate, colonnine.

Il merito è del sistema di ricarica previsto per questo tipo di viabilità, che sarà di natura induttiva. Sotto l’asfalto sarà collocata una piastra che, con una tecnologia simile alla ricarica wireless dei telefoni cellulari, trasmetterà elettricità al veicolo in transito e dotato di una bobina ricevente. Questa, a sua volta, la utilizzerà per ricaricare la batteria.

Da parte del governo di Stoccolma ci sono grande fiducia e grandi aspettative su questo progetto. Tanto che, se dovesse produrre i risultati auspicati, si estenderebbe a oltre tremila chilometri di strade. In quel caso, sarebbe un trionfo che non passerà inosservato e che non potrà essere ignorato dagli altri Paesi europei.

In molti dei quali, a partire dall’Italia, l’auto elettrica fatica ad affermarsi per la mancanza di investimenti governativi nel settore delle infrastrutture, cioè le postazioni di ricarica, che finiscono per vanificare anche lodevoli iniziative come gli ecoincentivi. Un nodo che prima o poi dovrà essere sciolto, se si vorrà mantenere l’obiettivo della neutralità climatica fissato dall’Unione Europea per il 2035.

Un traguardo alla portata almeno per i Paesi scandinavi. In Norvegia le postazioni di ricarica hanno superato il numero delle stazioni di servizio, in progressivo smaltimento. Mentre per la Svezia questo nuovo progetto non è che l’ultimo atto di un percorso iniziato da diversi anni.

Nel 2016, fu sperimentato un primo breve tratto di strada elettrificata nella cittadina di Gävle. In quella circostanza, furono utilizzate linee elettriche aeree che permisero la ricarica soltanto ai veicoli pesanti mediante l’ausilio di pantografi. Due anni più tardi, invece, fu la volta dell’E-road Arlanda, un tratto di strada fra l’aeroporto di Stoccolma e un centro logistico nelle vicinanze, che consentiva ai camion elettrici di abbassare un braccio mobile per rifornirsi di elettricità. Ve ne avevamo già parlato in passato.

Anche nei prossimi mesi continueremo a seguire l’argomento. Per cui, se volete rimanere aggiornati, non perdetevi le novità del nostro blog. Mentre se desiderate saperne di più sui vantaggi di un’auto a batteria rispetto a una a benzina, fate un salto nelle nostre sedi. Il nostro

Mustang Mach-E: un’auto da Guinness


Mustang Mach-E: un’auto da Guinness

Il SUV elettrico dell’Ovale Blu autore di tre primati da record

La regina dei guinness. Mustang Mach-E sembra proprio essere una vettura dalle infinite qualità. Fra queste, anche la capacità di entrare per tre volte nel “Guinness dei Primati”. Era il 2021. Poco tempo dopo aver fatto il suo debutto sul mercato, il primo SUV elettrico dell’Ovale Blu centrò altrettanti record che ancora resistono.

Essere la vettura elettrica col tempo di ricarica più breve mai raggiunto. Essere l’auto che necessita del minor numero di soste di ricarica sulla distanza più lunga mai percorsa. Ed essere anche il veicolo a batteria più ultra-efficiente in termini di consumo energetico più basso.

Tre obiettivi raggiunti in questo periodo dell’anno: l’estate. A luglio, lungo il percorso tra John O’Groats e Land’s End, 840 miglia (1.352 chilometri) dal punto più a nord-est al punto più a sud-ovest del Regno Unito, Mustang Mach-E stupì il mondo.

La versione Extended Range, dotata di trazione posteriore con batteria da 88 kWh, necessitò soltanto di due ricariche per coprire la distanza più lunga mai percorsa da una vettura elettrica. A guidarla, a turno, i piloti Fergal McGrath e Kevin Brooker e il giornalista BBC Paul Clifton.

Non appagata dall’incredibile risultato, due mesi dopo la creazione più suggestiva dell’Ovale Blu, che potete trovare presso le nostre sedi, ricevette altri due prestigiosi riconoscimenti dal “Guinness World Records”.

Fu certificato che in quel tragitto aveva impiegato appena quarantatré minuti e tredici secondi per ricaricare le sue batterie dalle parti di Wigan, Nord-Est dell’Inghilterra. E poi che aveva dimostrato la sua ultra-efficienza, viaggiando a 6,5 miglia per chilowattora (kWh). Vale a dire, l’equivalente di ben oltre 500 miglia di autonomia rispetto alle 379 miglia ufficiali per singola ricarica. Un risultato che ha triplicato il target fissato dal “Guinness World Records” per questo tipo di veicoli.

Questi tre primati sono motivo di orgoglio per tutta Ford. Mentre per il mondo delle quattro ruote non è una novità essere presenti tra i guinness.

L’ultimo ingresso, in ordine di tempo, è recente. Il nuovo SUV “Jaguar E-Pace” ha stabilito il nuovo record di “barrel roll” con un volo carpiato lungo 15,3 metri il giorno dell’inaugurazione.

Invece, andando indietro di qualche anno, troviamo l’auto più piccola al mondo. Fu realizzata nel 2012, in Texas, da un ragazzo del Texas, Austin Colson. La sua passione per le quattro ruote e la sua creatività lo portarono a concepire una “microcar” omologata per la strada dalle dimensioni bonsai: 126,47 cm di lunghezza, 65,41 cm di larghezza e 63,5 cm di altezza!

In Giappone, nel 2010, un gruppo di insegnanti e studenti mise a punto l’auto più bassa: la “Mirai”. Facevano parte del corso di “Automotive Engineering” della “Okayama Sanyo High School” di Asakuchi, città a quasi 700 chilometri da Tokyo.

Questo modello, che in giapponese significa “futuro”, non ha niente a che vedere col più

Tutor autostradali: conosciamoli meglio


Tutor autostradali: conosciamoli meglio

Che cosa sono, come funzionano e cosa si rischia

Estate: tempo di vacanze e di viaggi. Molti di questi, in autostrada. Dove, se non c’è un traffico con densità da Grande Raccordo Anulare alle nove di mattina, si può essere anche invogliati a schiacciare l’acceleratore. Col rischio però di sgradevoli sorprese. Come una multa per eccesso di velocità. A causarla, i dispositivi preposti per questo tipo di operazioni: i tutor autostradali.

Dislocati su 166 tratte della rete autostradale nazionale, coprono un totale di 1.550 chilometri (Polstrada, aprile 2023). Il loro obiettivo è indurre i conducenti al rispetto dei limiti previsti dal Codice della Strada per migliorare la sicurezza di chi è al volante.

Ma come funzionano? E in che cosa si differenziano rispetto a un altro sistema di contrasto dell’alta velocità come l’autovelox?

A differenza di quest’ultimo, che acquisisce l’andatura del mezzo nell’istante in cui transita davanti alla cellula fotografica, i tutor autostradali agiscono su un segmento stradale più ampio, compreso tra i dieci e i venticinque chilometri e che ingloba anche le corsie di emergenza. Alle sue estremità sono posizionati due portali, dotati di telecamere e di sensori inseriti sotto l’asfalto, che registrano la targa e la velocità dei mezzi sia in fase di entrata che in quella di uscita.

Una volta fuori dal tratto di osservazione, il software del sistema calcola la velocità media del veicolo, tenendo conto della sua velocità di ingresso, di quella di uscita, della distanza e del tempo di percorrenza. Se il risultato infrange i limiti previsti dal Codice della Strada, il sistema interroga il database della Motorizzazione Civile per risalire all’intestatario del mezzo. Dopodiché trasmette l’informazione alla Polizia Stradale che, accertata la violazione, attiverà la procedura per notificare la sanzione al trasgressore.

Prima di scendere nel dettaglio delle multe, occorre ricordare i limiti di velocità in autostrada: 130 km/h in condizioni normali e per automobilisti non neopatentati: 110 km/h in caso di pioggia; 100 km/h per chi ha la patente B da meno di tre anni.

Qualora l’infrazione commessa sia entro i 10 km/h, si pagherà una penale tra i 42 e i 173€ (che salgono a 224€ se l’illecito è rilevato di notte).

Se invece la trasgressione sarà tra i 10 e i 40 km/h, il provvedimento pecuniario sarà molto più salato: dai 173 ai 694€ con sottrazione di tre punti sulla patente. La forbice di notte si allargherà tra i 702,67 e i 2.810,67€.

Qualora la nostra velocità ecceda tra 40 e i 60 km/h rispetto alla norma, il conto sarà ancora più salato: dai 543 ai 2.170€ con sospensione della patente da 1 a 3 mesi e decurtazione di sei punti. Anche qui, aumento in caso di irregolarità notturna: da 702,67 a 2.810,67 euro.

Infine, previsti costi pesanti se il tutor registrerà un passaggio superiore di 60 km/h rispetto al consentito. Dagli 845 ai 3.382€ di multa con dieci punti in meno sulla patente

E-Transit Courier: ecco un’altra novità targata Ford


E-Transit Courier: ecco un’altra novità targata Ford

Sempre più numerosa la famiglia dei veicoli commerciali dell’Ovale Blu

Aziende e liberi professionisti di tutta Italia, festeggiate: c’è un altro nuovo van pronto a fare al caso vostro. È il Nuovo Ford E-Transit Courier, la versione 100% elettrica del Nuovo Ford Transit Courier, annunciato ufficialmente dall’Ovale Blu lo scorso 6 aprile.

Una novità nel segno del presente, perché unione di sostenibilità e tecnologia. Cioè i cavalli di battaglia dell’attuale ciclo produttivo della casa di Detroit, che dal 2021 ha intrapreso la strada di una massiccia elettrificazione della sua flotta insieme a una loro veste sempre più connessa con il mondo.

Ancor prima di addentrarsi nella versione full electric di questo nuovo modello, vale la pena soffermarsi sul Nuovo Transit Courier. Famoso per essere il più compatto della gamma dei veicoli commerciali Ford, la nuova versione si dimostra ancora più ampia delle precedenti.

La maggior larghezza (1,22 metri) e la maggior lunghezza del vano (1,8 metri) consentono un volume di carico pari a 2,9 m3, che offre il 25% in più in termini di spazio rispetto al modello attuale. A cominciare dalla disponibilità per 2 EuroPallet (1200×800 mm). L’ideale per le imprese e gli artigiani costantemente impegnati nel trasporto di materiali e in operazioni di “carico e scarico”. L’alimentazione è invece la novità principale del Nuovo Ford Transit Courier. Oltre alle consuete versioni a benzina e diesel, il nuovo modello sarà disponibile anche in modalità totalmente elettrica. Di fatto, un E-Transit Courier.

Il suo cuore pulsante è la batteria da 136 CV (100 kW) con 290 Nm di coppia massima. Per ricaricarlo, due modalità. A corrente alternata (11 kW) sarà possibile ricaricare dal 10 al 100% della batteria in un tempo massimo di 5.7 ore. Con la corrente continua (fast, 100 kW) dal 10 all’80% della ricarica in meno di trentacinque minuti. Con soli dieci minuti di autonomia sarà possibile percorrere circa 87 km.

Disponibile anche nelle versioni Van Cabina Singola e Van Doppia Cabina e nelle serie Titanium (Limited), il nuovo E-Transit Courier potrà trascinare fino a 750 kg di carico.

Immancabile, come su altri mezzi della gamma, l’ausilio tecnologico. All’interno dell’abitacolo, presente il sistema di infotainment Ford SYNC 4 da 12″, compatibile sia con Apple Carplay che con Android Auto.

Tra i dispositivi di assistenza alla guida si segnalano invece: il pre-collision assist (con riconoscimento di pedoni e ciclisti); il mantenimento attivo della corsia; il riconoscimento dei cartelli stradali; il limitatore di velocità intelligente e i fari abbaglianti automatici.

La produzione del Nuovo Transit Courier è iniziata a giugno 2023, con le versioni diesel e benzina disponibili sul mercato già entro la fine dell’anno.

L’E-Transit Courier sarà invece acquistabile a partire da giugno 2024. Nel frattempo, sia per prendere informazioni su quest’ultima novità che per saperne di più su tutti gli altri veicoli della gamma, potete parlare con uno dei

Animali in viaggio: quali giochi per i vostri amici a quattro zampe?


Animali in viaggio: quali giochi per i vostri amici a quattro zampe?

Alcune idee per divertire cani e gatti in auto

Avanza l’estate, aumentano i viaggi e cresce il bisogno di intrattenimento. Non soltanto nelle località scelte come mete per il nostro relax, ma anche durante il trasferimento in auto che affrontiamo per raggiungerle.

Non per noi che siamo al volante, quanto per i nostri compagni di viaggio. Che in questo caso possono avere quattro zampe. Perché chi possiede un cane o un gatto, spesso li porta con sé anche nei suoi soggiorni al mare o in montagna. E se le distanze da coprire sono lunghe, talvolta addirittura di una giornata, bisogna pensare anche a come renderle più sopportabili anche per i nostri amici animali.

Come i bambini, anche loro hanno bisogno di cure e di attenzioni per le lunghe traversate. In passato, su queste pagine vi avevamo dato alcuni suggerimenti per rendere più sicuro e agevole il loro viaggio.

Adesso, invece, vogliamo proporvi alcune idee per renderlo più divertente. Considerando che per ore dovranno stare nella loro lettiera oppure nel loro trasportino, è meglio lasciarli assieme a dei giochi adatti per trascorrere al meglio il tempo. In questo modo, avrete due vantaggi: disinnescherete la loro comprensibile impazienza di arrivare a destinazione e non avrete disturbi mentre siete alla guida.

Una soluzione per tanto benessere è uno dei giochi per animali famoso in tutto il mondo: la palla. Morbida, di varie fatture e dimensioni, non può che fare la loro felicità. Ne esistono di tanti tipi e con tanti colori. Tra le più gettonate, la palla massaggia gengive. In gomma naturale e di diametro piccolo, non superiore ai cinque centimetri, dall’aroma differente, stimola la masticazione e favorisce anche l’igiene dentale.

Altro modello diffuso è la palla “cinque sensi”, in grado di esercitare tutti e cinque gli organi di interazione con l’ambiente circostante del vostro “Fido”. Così abbiamo la superficie con diverse rappresentazioni per il tatto; tre colori ben distinti per la vista; l’udito attivato ogniqualvolta grazie al suono interno; olfatto e gusto sollecitati dall’aromatizzazione dell’oggetto, che di solito richiama il sapore della carne.

Tra i giochi per animali, un’alternativa alla palla possono essere gli ossi in gomma. Anche qui c’è solo l’imbarazzo della scelta per modelli e tipologie. La loro funzione principale è di tenere impegnato il cane, che può così tenere in allenamento anche la sua mandibola. E tra i più divertenti segnaliamo proprio quelli a forma di coscia di pollo o di salsicce, così da dare l’illusione di un saporito spuntino.

Dai divertimenti per i più grandi a quelli per i più piccoli. Qualora il vostro cane sia un cucciolo, ecco alcuni giochi per animali che fanno al caso suo e vostro. I “baby osso” o le zampine in lattice con i quali possono iniziare ad affilare i denti. Oppure tanti altri piccoli gadget, sempre in lattice e

Quando l’auto è un gioco da spiaggia


Quando l’auto è un gioco da spiaggia

Alcune idee a quattro ruote per divertire i bambini

Tempo di estate, tempo di mare. E di giochi. L’arrivo della bella stagione e la fine della scuola significano soprattutto vacanze in spiaggia. In particolare, per le coppie con bambini, alla ricerca del sospirato riposo dopo un anno di lavoro e di lezioni in classe.

Ma sotto l’ombrellone spesso le richieste dei più piccoli, indecisi su come trascorrere il tempo a loro disposizione, possono prendere il sopravvento. Tra un “Ma ora che faccio?”, un “Mamma, giochi con me?” e un “Uffa, mi annoio!”, le domande si susseguono in fretta e per i grandi il relax rischia di trasformarsi fin da subito in un miraggio.

Sennonché ecco arrivare in soccorso, oltre agli intramontabili paletta e secchiello o maschera per esplorare i fondali, anche i divertimenti a tema automobilistico. Sono infatti diversi i passatempi balneari a quattro ruote per bambini. E tutti molto gettonati.

A partire dalle formine di plastica raffiguranti automobili, camion e piccoli van. Grazie alle quali i vostri figli potranno dare spazio alla loro creatività, immaginando un domani di poterne guidare uno vero come quelli che potete trovare presso le nostre sedi tutto l’anno.

Dalle auto in sabbia a quelle sulla sabbia. Per rendere più interattiva l’esperienza dei bambini, ecco una vasta gamma di fuoristrada, escavatrici e camion col cassone ribaltabile. Modellini colorati e a batteria, con i quali dare vita a giochi che sviluppano l’arguzia e la fantasia.

Per esempio, prendere la sabbia con l’escavatrice, rovesciarla sul camion e portarla nella zona dove si è deciso di costruire un bel castello di sabbia. Così se un domani vostro figlio dirigerà i lavori su un cantiere, saprete “dove” e “come” tutto cominciò…

Per gli amanti della competizione, invece, un divertimento evergreen: le biglie. In plastica, a forma sferica metà colorata e metà trasparente, con all’interno la riproduzione di piloti da corsa delle due o delle quattro ruote. Per sfidarsi con gli amici o con i parenti, immaginando di emulare le gesta dei propri beniamini in gare su piste di sabbia inventate al momento.

Infine, qualora quattro ruote sulla spiaggia non fossero sufficienti, c’è sempre il mare. Perché? Si può entrare in acqua con la macchina? Certo. Basta che sia gonfiabile. Come quelle ispirate al celebre cartone animato del settore, Cars.

O come altre ugualmente fiammanti, comode e talvolta dotate di gadget aggiuntivi tipo un vasto numero di palline di plastica colorate. Modellini dai quali si può entrare e uscire in continuazione mentre ci si “avventura” tra le onde.

In poche parole, delle alternative alle piscine gonfiabili o ai materassini, in alcuni casi anche a forma di carrozza delle principesse, ottime per favorire il rapporto dei vostri figli con l’acqua e per far provare loro l’emozione di essere alla guida di una vettura vera e propria. Tanto nella circostanza non ci

Anche ad agosto Authos è con voi


Anche ad agosto Authos è con voi

I nostri servizi attivi tutta l’estate

Un faro nella notte in mezzo al mare. Sarà questo il volto di Authos nel mese di agosto, quando caleranno le tenebre sulla disponibilità di servizi, perché numerose aziende abbasseranno le saracinesche per la consueta pausa estiva e l’Italia assumerà l’aspetto di una grande ghost town.

Un modus operandi che è uno dei difetti del nostro Paese, all’estero anche ad agosto si lavora come negli altri mesi, e che provoca due conseguenze: calo del fatturato e, soprattutto, diffuso disagio tra le persone, che potrebbero aver bisogno di quel bene o di quel servizio proprio in quel periodo dell’anno.

Essere invece sempre a disposizione del cliente è la filosofia condivisa da Authos e dal nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo, che anche nel 2023, come in passato, manterrà le sue sedi aperte anche per tutto il mese di agosto. Una scelta ancora una volta in funzione delle persone, che da noi troveranno tutte le risposte alle loro esigenze.

A cominciare dal settore più richiesto di questo periodo: l’officina. Molti di voi sono in partenza per le vacanze, devono affrontare un lungo viaggio, vogliono essere sicuri che il loro veicolo goda di ottima salute, ma non trovano un’officina aperta? Possono prendere appuntamento con la nostra sede di Moncalieri.

Dove il nostro personale sarà a disposizione per qualsiasi necessità. Dal controllo della pressione degli pneumatici alla loro sostituzione in caso di foratura; dalla sostituzione di un elemento danneggiato, per esempio il tergicristallo, a un check-up completo del mezzo (controllo della pressione delle gomme, liquido di raffreddamento, olio motore, etc.).

Per prenotare un appuntamento, potete contattare il nostro BDC. Cioè, il servizio di rapporti con l’utenza per quanto concerne sia il versante meccanico che commerciale. Composto da dodici persone, anche ad agosto sarà a vostra disposizione. Oltre che per la parte officina, potrete prenotare il tagliando per la vostra vettura oppure scegliere di parlare con un consulente.

Ma non solo. Potrete contattare il BDC anche per lasciare una segnalazione che verrà successivamente trasmessa all’ufficio di competenza. Un ventaglio di opportunità che prende in carico i bisogni del cliente, permettendogli di sentirsi sempre ascoltato. Per saperne di più, date un’occhiata al nostro sito.

Infine, chi ha detto che ad agosto non si può cambiare auto? Oppure prendere informazioni per un futuro acquisto? Da noi, l’estate è uguale alle altre stagioni anche per i servizi del settore vendita. Vale a dire: test drive, videochiamata, vendita on-line, piani finanziari, noleggio a breve e lungo termine e rinnovo per i clienti che hanno il contratto in scadenza.

I nostri saloni rimarranno sempre aperti dal lunedì alla domenica con orario continuato (dalle 9 alle 19:30). E sarà sempre operativo anche lo “Smart Lab“, tranne che nel giorno di chiusura del centro commerciale “Le Gru”