Archivi mensili: Gennaio 2022

Ford Ecosport: l’auto ideale perché universale


Ford EcoSport: l’auto ideale perché universale

Il SUV dell’Ovale Blu è la scelta perfetta per muoversi sia dentro che fuori città

Non ci sono più le mezze stagioni, ma c’è un’auto per tutte le stagioni. È Ford Ecosport. Il SUV dell’Ovale Blu compatto e sportivo, ideale sia per muoversi in città che per viaggiare. Un concentrato di potenza, comodità, tecnologia e convenienza, disponibile in tre versioni – Active, ST-Line e Titanium – e che è in grado di soddisfare molteplici esigenze di mobilità grazie ai suoi numerosi punti di forza. A cominciare dal suo motore: il Ford EcoBoost 1.0 a 3 cilindri.

Un piccolo, grande gioiello. Nel 2019 si è aggiudicato il premio come “Miglior Motore dell’Anno” per la categoria con cilindrata inferiore ai 150 CV. È stato l’undicesimo e ultimo riconoscimento, in ordine di tempo, per questo gioiello, che dal 2012 a oggi ha conquistato anche tre titoli di “Miglior Motore dell’Anno Assoluto” (2012, 2013 e 2014), sei come “Miglior Motore sotto al litro” (2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017) e uno come “Miglior Motore al debutto” (2012).

Il merito di tanti trionfi? Il binomio vincente “potenza e risparmio”. All’interno del Ford EcoBoost, dotato di cambio manuale a sei marce, c’è un turbocompressore che ricicla i gas di scarico, di solito sprecati, e spinge aria compressa nel motore per garantire subito una coppia massima (la ripresa) per un lungo intervallo di giri.

In questo modo ecco garantito il boost, cioè un aumento di potenza, del 25% in più rispetto a quanto previsto da un motore di questa fattura, che gli permette di raggiungere i 180 km/h e lo livella alle prestazioni di un motore a benzina 1.6.

La miglior resistenza nel tempo dei suoi elementi è assicurata dal sistema di lubrificazione interna, adeguato in base alla potenza erogata e in grado anche di assicurare una riduzione dei consumi (5.9-6.0 l/100 km in città, 4.5-4.8 l/100 km fuori i centri urbani).

A garantirli, anche accorgimenti tecnologici come l’indicatore di marcia sul display, che suggerisce quale rapporto inserire, e la funzione “Auto Start&Stop“, che arresta il motore al semaforo o nel traffico e consente di riavviarlo soltanto premendo la frizione e inserendo la prima.

Cattiva fuori, accogliente dentro. Ford Ecosport ha le sembianze dell’auto che non deve chiedere mai. I suoi esterni sono un inno alla fierezza. Calandra nera al centro, fari abbaglianti e anabbaglianti a led dalle linee triangolari, tetto a contrasto, minigonne specifiche sia al posteriore che sulle fiancate.

Lunga 4.096 mm e larga 1.765 mm, ha un’altezza da terra di 1.653 mm. La misura ideale per muoversi tra le insidie cittadine (marciapiedi alti, buche, sconnessioni, ecc.). Ma anche per affrontare strade impervie e anguste in caso di vacanza in montagna o di un viaggio in mezzo alla natura. Una qualità aumentata dagli angoli di attacco e di uscita, rispettivamente di 21 e 33,3 gradi (con un angolo di dosso di 23,3 gradi), che consentono di superare

Crisi dei chip: ecco la risposta di Ford


Crisi dei chip: ecco la risposta di Ford

La casa dell’Ovale Blu ha stretto un accordo con “GlobalFoundries”, multinazionale dei semiconduttori

Nuove sinergie per nuovi orizzonti. Ford ha stretto un accordo con “GlobalFoundries“, terza fonderia di semiconduttori indipendente più grande al mondo, per arginare il calo delle vendite dovuto alla crisi dei chip.

Un problema sempre più persistente che sta gettando nello sconforto il mercato dell’auto. Secondo i dati ACEA (Associazione europea dei produttori di automobili) a novembre del 2021 si è registrata una diminuzione del 17,5% delle immatricolazioni nel Vecchio Continente (UE + EFTA + UK) rispetto a quelle maturate nello stesso mese dell’anno precedente. Si tratta del punto più basso dal 1993, cioè da quando l’associazione ha iniziato il monitoraggio.

Il malessere non ha risparmiato nemmeno Ford, che nella fattispecie ha incassato un -44%. E sul mercato italiano ha chiuso il 2021 con un -9,58% di vendite (80.989 unità) rispetto al precedente.

Per non andar incontro a conseguenze più spiacevoli, la casa dell’Ovale Blu è passata all’azione. E ha stretto un accordo con “GlobalFoundries“, multinazionale californiana del manifatturiero. Due gli obiettivi. Equilibrare la domanda e l’offerta dei chip nell’automotive e accelerare l’innovazione tecnologica per l’industria automobilistica statunitense.

La notizia è stata ufficializzata lo scorso 18 novembre 2021 attraverso un comunicato congiunto. Massima soddisfazione da entrambe le parti. A cominciare da Jim Farley, presidente e CEO Ford“È fondamentale creare nuovi modi di lavorare con i fornitori per dare a Ford e all’America una maggiore indipendenza nella fornitura delle tecnologie e delle funzionalità che i nostri clienti apprezzeranno di più in futuro. Questo accordo è solo l’inizio e una parte fondamentale del nostro piano per integrare verticalmente le tecnologie e le capacità chiave che differenzieranno Ford nel futuro”.

Gli ha fatto eco, in un’intervista alla Cnbc, il vicepresidente della sezione “Vehicle embedded software and controls” della casa di Detroit, Chuck Gray: “Stiamo lavorando per rinnovare la nostra catena di approvvigionamento, aiuterà davvero ad aumentare la nostra indipendenza”.

Fiducia su questa nuova sinergia anche da Tom Caulfield, CEO di GlobalFoundries: “Il nostro accordo con Ford è un passo avanti fondamentale nel rafforzamento della nostra cooperazione e partnership con le case automobilistiche. Per stimolare l’innovazione, introdurre nuove funzionalità sul mercato più rapidamente e garantire un equilibrio tra domanda e offerta a lungo termine”.

Ancora non si conosce quando finirà la crisi dei chip. Secondo esperti del settore non prima del 2023. Per altri invece si dovrà attendere addirittura il 2024. Un’incertezza che si ripercuote anche su altri rami commerciali. Come l’informatica. In base all’ultimo rapporto Bloomberg, Apple nell’ultimo triennio del 2021 avrebbe ridotto di 10 milioni di unità la produzione dell’iPhone-13.

Per rimanere competitivi sul mercato, occorre quindi elaborare nuove strategie. Soprattutto per chi, tipo l’automotive, vive sempre più di elettronica al punto che i chip sono indispensabili per il funzionamento dei veicoli.

Per evitare il tracollo, i costruttori sono stati

Quando guidare è un gioco


Quando guidare è un gioco

Vetture a pedali, macchinine e videogame. Tra i giochi per bambini spicca l’automobile

Quattro ruote per divertirsi. È possibile? Almeno in un caso, sì. Perché l’automobile è uno tra i giochi per bambini preferiti da molte generazioni. E in più varianti. A dimostrazione di come sia parte integrante della nostra vita fin dagli inizi.

Basti pensare alle macchine a spinta o a pedali. Chi di noi, dopo aver soffiato sulla candelina del primo compleanno e ancor prima di sedersi sui banchi di scuola, non è salito almeno su uno di questi due “bolidi”?

In plastica, colorate e ispirate a personaggi dei cartoni animati o a marchi celebri (anche in riproposizioni vintage), le macchine a spinta sono tra i più gettonati giochi per bambini con età pari o inferiore ai due anni. Sono il primo volante che stringono fra le mani e hanno un motore molto particolare: le loro piccole gambe. Un particolare che fa venire in mente lo stesso propulsore delle automobili della serie tv dei “Flinstones”.

Anche le macchine a pedali sono variopinte, sgargianti e con modelli pronti a soddisfare ogni gusto e ogni esigenza. Si possono definire le auto dei primi viaggi. Quelli in cortile o tra le due stanze più lontane della propria abitazione. Adatte dai tre ai dieci anni, per i più “grandi” c’è anche la versione elettrica. Cioè esemplari dotati di una batteria ricaricabile, che fa di loro una riproduzione in piccola scala delle vetture del futuro.

Dallo scarrozzare nei corridoi al divertirsi a più non posso sui pavimenti di casa. Fra i giochi per bambini preferiti ci sono i modellini in metallo, le cosiddette “macchinine“. Un evergreen sempre di moda, disponibile in infinite varietà. Come quelle della “Bburago”, uno dei marchi più famosi del settore, che riproduceva anche gli esemplari delle case automobilistiche più famose al mondo. Presente anche Ford con otto specialità della gamma, fra i quali l’intramontabile Mustang e l’epocale Capri Group 5.

Altro divertimento molto apprezzato sono state le “Micro Machines”. Erano automobili dalle dimensioni molto ridotte, spesso avevano le ruote sproporzionate rispetto al resto del mezzo e sono state prodotte dalla metà degli anni Ottanta fino al 2006. Infine, come dimenticare la pista “Polistil”? Un circuito elettrico a due corsie con tanto di comandi a mano per sfidare gli amici in gare di velocità con modellini di Formula-1 o dei Prototipi.

Dall’analogico al digitale. Ma comunque col motore acceso. Fra i giochi contemporanei ci sono i videogame. Dove le automobili, specialmente quelle da corsa, sono tra le indiscusse protagoniste. Fra questi, uno dei più celebri è “Super Mario Kart“. Prodotto dalla piattaforma giapponese “Super Nintendo” a inizio anni Novanta, in breve tempo è diventato un’icona transgenerazionale al punto che nel 2020 è uscita l’undicesima versione.

Si segnalano poi, tra i tanti, “WRC (World Rally Championship)” per i