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Codice della Strada: dall’Europa in arrivo pene più severe


Codice della Strada: dall’Europa in arrivo pene più severe

 Almeno sette sanzioni per una guida più sicura

Sette sanzioni per una guida più sicura. Sono previste importanti novità per il Codice della Strada. A deciderle, l’Europa. Intenzionata a porre fine, una volta per tutte, alle numerose differenze legislative relative al comportamento degli automobilisti dei Paesi membri.

Come è noto ai più, infatti, le regole al volante non sono uniformi in tutta l’Unione Europea. Per cui accade spesso che un cittadino non paghi l’infrazione commessa in uno Stato straniero perché questa non costituisce reato nel suo Paese di residenza. Per annullare questi squilibri, facilitando così le misure da somministrare e, soprattutto, assicurare una maggior sicurezza al volante, Bruxelles è al lavoro per una normativa armonica in tutti e ventisette i suoi Stati. E il primo grande passo prevede sanzioni uguali e severe per almeno sette reati.

Nello specifico: guida contromano; sorpassi pericolosi; violazione delle norme relative alla distanza di sicurezza; parcheggi pericolosi; violazione delle norme sull’utilizzo dei corridoi di emergenza da parte di mezzi di polizia e soccorso; guida di veicoli sovraccarichi; violazione della segnaletica stradale mediante attraversamento di una o più linee bianche continua.

Non è ancora ufficiale, ma secondo le nuove misure, indipendentemente da dove sarà commessa una di queste infrazioni, la nuova pena dovrebbe prevedere il ritiro della patente di guida. Vale a dire un altro tema caro all’Unione Europea.

Sembra infatti ormai tutto pronto per l’entrata in vigore della patente digitale. Una novità di cui noi vi avevamo parlato con un anno di anticipo. In programma, anche cambiamenti per la sua acquisizione: abbassamento dell’età minima a diciassette anni sia per veicoli che per mezzi pesanti.

Invece per il rilascio della licenza, si dovrà superare un esame teorico e pratico, svolgendo quest’ultimo assieme a un istruttore munito di patente da almeno cinque anni. Tra i vantaggi di questo nuovo corso, la possibilità di lavorare fin da subito come autisti professionisti.

La sicurezza resta però la stella polare dei legislatori.

Secondo un dato risalente al 2019, il 40% dei reati commessi sulle strade della UE rimangono impuniti. Una statistica preoccupante, aggravata, oltre che dalle differenze normative, anche dall’incapacità di individuare i responsabili oppure i loro rifiuti a rispondere economicamente delle rispettive scorrettezze.

Per arginare la problematica, è al vaglio anche la creazione di un portale online, nel quale ogni cittadino potrà prendere visione delle nuove norme sulla sicurezza e pagare le eventuali contravvenzioni.

Mentre le autorità potranno accedere ai registri delle patenti degli altri Stati membri per un miglioramento del controllo della situazione.

Come potete vedere, si preannunciano importanti cambiamenti nel segno di un mondo sempre più digitale e sempre più attento alla tutela della persona. E c’è da star certi che non saranno gli ultimi. Per cui, per non perdervi un aggiornamento sul Codice della Strada, allacciate le cinture e rimanete sintonizzati su questo canale.

Batterie elettriche: l’idea di Ford per ridurre i consumi


Batterie elettriche: l’idea di Ford per ridurre i consumi

Ecco la scoperta degli ingegneri dell’Ovale Blu

Aumentare l’autonomia delle batterie elettriche, ma facendo a meno delle colonnine di ricarica. Grazie a Ford si potrà fare. O almeno questa è la sua intenzione. Al punto da aver assegnato ai suoi ingegneri il compito di mettere a punto un sistema che consenta un risparmio dei consumi per i mezzi ad alimentazione elettrica.

Al momento, la soluzione sembra essere in una parola: riscaldamento. Come ben sappiamo, il sistema di climatizzazione installato sia sulle vetture che sui veicoli commerciali, pur garantendo un miglior comfort dell’abitacolo, ha le sue controindicazioni. Non appena entra in funzione, riduce le prestazioni del mezzo e ne aumenta i consumi. Sia di carburante che di energia.

A Detroit si sono così messi al lavoro per individuare una soluzione al problema. E l’hanno trovata in una serie di cuscini riscaldati sistemati in più zone dell’abitacolo: sedili, poggiatesta, braccioli, pannelli delle portiere, alette del parasole, piantone dello sterzo e tappetini. Chiamati a sostituire le classiche prese d’aria, si sono rivelati un’idea dai molteplici vantaggi. Perché hanno garantito il riscaldamento degli interni, ma soprattutto non hanno ridotto le prestazioni del veicolo e, fiore all’occhiello, hanno prolungato la durata delle batterie.

Tanto che al termine di un primo ciclo di test è emerso un risparmio del 13% di energia rispetto ai classici climatizzatori. Che, tradotto in autonomia della batteria, ne dovrebbe garantire un incremento di durata del 5%.

L’esperimento è stato condotto sul van per eccellenza di Ford: il Transit. Nella sua versione totalmente a batteria, cioè l’E-Transit, disponibile in tutta Italia dal 2022. Una scelta non casuale. I veicoli commerciali sono più sollecitati rispetto alle automobili alle alterazioni climatiche dell’abitacolo. Perché per la loro funzione sono maggiormente impegnati in operazioni di “carico e scarico” che, attraverso l’apertura e la chiusura delle portiere, provocano l’immissione di molta aria proveniente dall’esterno.

Rimane ora da capire l’attuabilità di questa soluzione. Alle prese con due scogli di non poco conto. Il primo è relativo ai costi. Alcuni veicoli della gamma hanno già sedili o volante riscaldato, ma non si è andati oltre proprio per ragioni economiche. Il secondo riguarda invece l’installazione di questo sistema sulle automobili che, rispetto ai veicoli commerciali, sono meno soggette a operazioni di apertura e chiusura.

Dal quartier generale dell’Ovale Blu fanno sapere che la ricerca non si arresta. Quindi attendiamoci sviluppi.

Intanto si registra la fiducia di Markus Espig, Propulsion Systems Engineering del Ford Research and Innovation Centre Europe. “Sappiamo tutti che se le porte o i finestrini vengono aperti quando fuori fa più freddo, la temperatura all’interno dell’abitacolo si abbassa. Questo è particolarmente vero per i furgoni per le consegne, perché i conducenti fermano di continuo e il calore fornito dall’aria condizionata si disperde più rapidamente, mentre le superfici rimangono calde. La riduzione del consumo energetico non solo migliora l’autonomia, ma riduce

La Pasqua di Authos? Nel segno della solidarietà


La Pasqua di Authos? Nel segno della solidarietà

Insieme a “Casa Oz” un’iniziativa in favore dei più bisognosi

Pasqua per Authos significa innanzitutto “solidarietà“. E anche quest’anno non facciamo mancare il nostro sostegno alle persone in difficoltà. Nella fattispecie, quelle assistite da “Casa Oz“, un’associazione di Torino che dal 2005 si occupa di accogliere e aiutare le famiglie alle prese con numerosi disagi. A cominciare da quelle prive delle necessarie risorse economiche per garantire le dovute cure ai propri figli.

Il nostro sarà un contributo all’insegna della dolcezza. Nella Settimana Santa perfezioneremo presso l’associazione l’acquisto di quattrocento uova di cioccolata realizzate dallo stabilimento “Guido Gobino” di Torino. Mentre i proventi saranno destinati alle attività di “Casa Oz”, le uova, tra martedì 4 e mercoledì 5 aprile, saranno distribuite ai dipendenti di Authos e alle famiglie assistite dalla Croce Rossa di Moncalieri.

Come accennato, non è la prima volta che Authos si schiera dalla parte di chi ha bisogno.

Era già accaduto durante la pandemia. Nella primavera del 2020, non appena il Covid-19 era esploso, mettemmo a disposizione della Croce Rossa della Val di Susa un Ford Connect per le operazioni di consegna a domicilio di medicinali e generi alimentari agli abitanti della Valle che si trovavano in condizioni di difficoltà ed erano costretti a rimanere nelle loro abitazioni.

Sempre nello stesso periodo, per analoghe operazioni, avevamo dotato la Protezione Civile di Torino di un Ford Ranger e un Ford Connect.

Aiuti ripetuti anche nell’autunno dello stesso anno. Con il prestito di una Fiesta Van alla Croce Rossa di Moncalieri per consentire l’assistenza domiciliare ai pazienti colpiti dal virus.

A Pasqua 2021 fu invece la volta di cento confezioni di gianduiotti, prodotti dal centro di “Piazza dei Mestieri”, al personale sanitario dell’Ospedale “Santa Croce” di Moncalieri. Una donazione in segno di ringraziamento per l’impegno in prima linea e senza sosta contro il Covid.

La “solidarietà” in Authos occupa un posto di rilievo. Ed è un valore molto caro al nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo.

Fin dal suo arrivo, avvenuto nel gennaio 2014, ha promosso numerose iniziative nei confronti con le realtà del territorio per dare una mano a chi è in difficoltà. Come testimoniano i progetti in favore delle persone affette da disabilità.

Una sensibilità finalizzata anche a un cambiamento culturale interno all’azienda. Perché l’aiuto verso il prossimo si riflette innanzitutto con chi ci è più vicino. Come un collega in difficoltà. Aiutarlo a risolvere un problema di lavoro con un gesto semplice, è un duplice guadagno. Sul piano umano, perché ci rende una persona migliore, e sul piano economico perché, migliorando lo spirito di squadra, consentirà più efficienza e maggiore produttività.

Green mobility: Torino e la futura ZTL ambientale


Green mobility: Torino e la futura ZTL ambientale

Una nuova misura contro l’inquinamento

Se non sei green, non entri. Potrebbe riassumersi così la svolta ambientale che cambierà l’accesso veicolare ai quartieri centrali di Torino. E in maniera radicale. Per arginare lo smog e la sempre più massiccia presenza di polveri sottili nell’aria, il Comune del capoluogo piemontese sta approntando un piano di tutela con la creazione di una nuova e apposita ZTL.

Diversa dall’attuale del centro storico, che deve favorire una miglior circolazione a piedi e in bicicletta, la futura area ad accesso controllato si estenderà per una superficie di 2,7 km2 e avrà un perimetro pentagonale lungo i lati di via Tirreno, corso Dante, corso Massimo D’Azeglio, corso Cairoli, lungo Po, corso Novara, corso Tortona, corso Vigevano, corso Potenza, corso Lecce e corso Trapani.

Una cintura che con ben ottanta telecamere di sorveglianza monitorerà l’ingresso dei veicoli nelle zone di maggior transito della città. E se il numero di targa corrisponderà a un mezzo non autorizzato, scatteranno inevitabili le sanzioni. Non c’è ancora certezza sulla loro entità, ma si presume che saranno molto salate.

Altrimenti non avrebbe senso questo provvedimento. Reso necessario perché nel 2022 Torino è stata la città più inquinata d’Italia. Il non certo lusinghiero primato è arrivato dal report di “Legambiente” Mal’Aria di città 2023: cambio di passo cercasi. Per novantotto giorni all’ombra della Mole è stato superato il tetto massimo di 20 microgrammi al metro cubo ammessi per le polveri sottili. Persino Milano, la prima città che l’immaginario collettivo associa al pensiero di smog, non è arrivata a tanto (ottantaquattro giorni).

E la futura ZTL ambientale vuole ispirarsi proprio alla città della Madonnina.

Dove dallo scorso 1°ottobre è un vigore la nuova “Area B”, che non permette più l’ingresso ai seguenti veicoli: Euro 2 a benzina; Euro 4 diesel senza FAP e con FAP di serie e campo V.5 > 0,0045 g/km o senza valore; Euro 3, 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione <= 0,0045 g/km; Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro il 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4; Euro 4 diesel con FAP after-market installato dopo 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4; Euro 5 diesel.

Una storia che vi avevamo raccontato e che trova repliche anche in altre grandi città europee. Come Londra, dove l’accesso è regolamentato da un ticket. Oppure Parigi, che prevede per il 2024 l’attivazione di una ztl riservata a pedoni, biciclette, mezzi pubblici e soltanto al transito di alcune tipologie di vetture. Per non parlare della Germania, nella quale la ztl ambientale è attiva in oltre cinquanta città.

Tutte scelte verso la green mobility, tutte scelte che sono un chiaro segnale. Di come la precedenza sia data a mezzi elettrici, plug-in hybrid oppure ibridi. E di come a

Il ritorno di Ford in Formula-1


Il ritorno di Ford in Formula-1

Dal 2026 sarà il partner ufficiale di Red Bull

“Su i motori, via!”. Domenica 5 marzo, in Bahrain, si è aperto il sipario sulla nuova stagione del campionato del mondo di Formula-1. Ma la novità di questo inizio 2023 non è stata la vittoria in scioltezza della Red Bull di Max Verstappen. Quanto l’annuncio del ritorno di Ford nella categoria regina del motorsport a partire dal 2026.

Una notizia che non è retorico definire “epocale”. Perché arriva vent’anni dopo l’ultima apparizione di Ford sui circuiti. Il 24 ottobre 2004, in Brasile, a Interlagos, i suoi celebri V8 esalarono gli ultimi gemiti di una storia lunga trentotto anni e costellata da centosessantasette vittorie e ventitré titoli mondiali (tredici Piloti e dieci Costruttori).

Un disimpegno voluto per concentrarsi su altre discipline del motorsport, rally e competizione di durata (24 Ore di Le Mans), e perché il progetto di una scuderia gestita direttamente da Detroit, e ufficialmente iscritta col marchio Jaguar, dal 2000 al 2004 aveva fruttato appena due podi. Un bilancio ben al di sotto delle aspettative che, oltre a una rimessa economica, stava causando anche una perdita di immagine per il marchio.

Senza volerlo però quell’uscita sarà anche la porta del ritorno. Perché la Jaguar fu venduta proprio a Red Bull. Cioè al futuro partner di Ford, che non poteva chiedere un rientro migliore. Si tratta, infatti, della scuderia vincitrice di tre allori iridati (uno Costruttori e due Piloti con Max Verstappen) tra il 2021 e il 2022 e che pare destinata a dominare anche questo campionato.

Una scelta non casuale. Red Bull cercava un nuovo motorista di prestigio dopo la conclusione del suo rapporto con Honda. E Ford non è intenzionata a fare la comparsa. Ma questa scelta, aldilà delle ragioni sportive, deriva soprattutto dalla svolta green intrapresa dall’Ovale Blu per la sua produzione. Nell’ottica delle emissioni zero per il 2050, Ford ha programmato la completa elettrificazione della sua flotta di veicoli per il 2030.

Un messaggio che trova nuova linfa dal ritorno in Formula-1 proprio nel 2026. Perché da quell’anno anche il Circus entrerà in una nuova era. Grazie a un regolamento tecnico che vedrà una significativa crescita di importanza della parte elettrica nelle power-unit a scapito della componente termica e l’introduzione di carburanti sintetici per ridurre le emissioni inquinanti.

Da qui la decisione di supportare, oltra a Red Bull, anche Alpha Tauri, cioè la “squadra satellite” dei campioni del mondo con sede a Faenza, fino al 2030. Secondo l’accordo, Ford fornirà supporto allo sviluppo della power-unit da 350 kW e del futuro motore a combustione, nonché sostegno per la parte dei software di controllo e di potenza.

“Questo è l’inizio di un entusiasmante nuovo capitolo nella storia del motorsport di Ford” ha dichiarato Bill Ford, Executive Chair dell’Ovale Blu. Una soddisfazione che si ritrova anche nelle parole di Jim Farley, Presidente e

La nuova sfida dello “Smart Lab” di Authos


La nuova sfida dello “Smart Lab” di Authos 

Fino al 4 aprile sarà protagonista al “Centro Commerciale Grande Cuneo”

Una nuova sfida per lo “Smart Lab” di Authos. L’avveniristica filosofia di vendita ideata da Francesco Di Ciommo è approdata al “Centro Commerciale Grande Cuneo”. Da venerdì 3 marzo fino a domenica 4 aprile, sette giorni su sette, nella galleria centrale del grande store della “Capitale verde del Piemonte” sarà presente una nostra postazione con il brand dell’usato “Authos Outlet“.

Dove saranno in esposizione sia vetture che veicoli commerciali. Sempre diversi. Dal giorno di esordio a domenica 12 marzo, toccherà a una Ford Puma ST-Line X e a un Ford Ranger. Che dal giorno successivo saranno avvicendati da un Ford Connect e una Ford Puma Titanium. Il 20 marzo entreranno in scena una Ford Kuga e una Fiat Panda, che il 27 marzo lasceranno spazio a un Jeep Renegade e a una Fiat 500.

Come si può notare dalla presenza di altri marchi automobilistici oltre a Ford, questa iniziativa sarà nel segno di Authos.

Perché protagonista sarà la nostra ampia flotta dell’usato. E perché si realizza un’altra idea del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo: esportare il modello dello “Smart Lab” all’esterno del centro commerciale “Le Gru” di Grugliasco. Cioè fuori dalla sua comfort zone. Una sfida, soprattutto in prospettiva, per far conoscere e testare sul territorio questo rivoluzionario concetto di business. Apprezzato e replicato da Ford in più parti del mondo per la sua nuova visione della mobilità: un servizio e non più un bene materiale fine a sé stesso.

La scelta è così ricaduta su uno dei principali centri commerciali del Piemonte, a poco più di un’ora di auto da Torino e meta prediletta da migliaia di persone. Merito dei suoi quarantasei negozi, fra i quali si segnalano molti brand di abbigliamento glamour.

Dove la nostra postazione si avvarrà anche del personale “Smart Lab” grazie a un lead generator e a due venditori: Alessandro Carlevato e Antonio D’Angelo. A supervisionarli, il responsabile del servizio, Enrico Sgambati, incuriosito dalle risposte che potranno arrivare. “Questa esperienza sarà un’occasione per misurarci con una provincia benestante e nella quale non siamo mai stati”.

Come avviene a “Le Gru”, anche chi si troverà a passare dal “Centro Commerciale Grande Cuneo” avrà un ampio ventaglio di scelte a sua disposizione. Visionare i modelli dei veicoli esposti, chiedere informazioni, lasciare i propri dati al nostro personale per poi essere ricontattati nei giorni successivi oppure, se fortemente interessati, provvedere subito all’acquisto. Che offre diversi vantaggi.

A sua disposizione, infatti, mille veicoli del parco “Authos Outlet” disponibili in “pronta consegna“. Un’opzione, quest’ultima, con forti agevolazioni. Come l’inizio del pagamento dopo sei mesi se il mezzo sarà ritirato al momento e la possibilità della consegna a domicilio per chi abita a Cuneo.

All’indomani della trasformazione di Authos in società benefit, con questa nuova avventura il nostro 2023 registra un’altra

Authos società benefit: la svolta epocale


Authos società benefit: la svolta epocale

Una scelta nella direzione dell’inclusione e della solidarietà

Una svolta epocale. Dal 10 febbraio 2023 Ford Authos è diventata una società benefit. Cioè un’impresa che da ora in avanti, insieme alle azioni commerciali che hanno fin qui caratterizzato il suo percorso, si impegnerà a realizzare anche politiche di inclusione e sostenibilità.

Un cambiamento deliberato con la modifica agli articoli 1 e all’articolo 4 dello statuto aziendale. Dove si legge la decisione di “variare la denominazione della società” da “Authos S.p.A.” in AUTHOS S.p.A. – SOCIETÀ BENEFIT’ siglabile ‘AUTHOS S.p.A. – SB'”. E che da ora in avanti la società redigerà annualmente una relazione relativa al perseguimento del beneficio comune”. Quest’ultima sarà allegata al bilancio sociale. Includerà la descrizione degli obiettivi, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori” per il raggiungimento di queste finalità di beneficio comune” e la valutazione dell’impatto da esse generato. 

La nostra trasformazione non ha niente di casuale, né tanto più è frutto delle circostanze. Bensì è il punto di approdo di un percorso quantomeno biennale. Un cammino intrapreso con tenacia e lungimiranza dal nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo, con un obiettivo ben preciso: fare di Authos un’azienda virtuosa. Cioè una realtà sensibile alle tematiche ambientali, in grado di garantire benessere al suo personale e di essere attenta alle problematiche del sociale.  

Una rotta che si è concretizzata col raggiungimento di un primo importante traguardo al termine del 2021: la certificazione ESG. E che è proseguita con altre iniziative. Come favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, avvenuto attraverso la collaborazione con l’istituto “Dalmazio Birago”, o con le associazioni impegnate nel campo della disabilità. 

Dal passato al futuro. Per comprendere meglio verso quali lidi orientare il nostro futuro, abbiamo pensato fosse indispensabile ascoltare la voce del nostro personale. Per ascoltare le loro esigenze e coinvolgerli fin dall’inizio in questa nuova era.

Così abbiamo sottoposto alla loro attenzione un questionario con sedici domande relative alla nostra realtà.

Dai valori che ritengono fondamentali per Authos alle azioni che dovremmo intraprendere per la nostra crescita futura. Dall’atmosfera che si respira al nostro interno al grado di coinvolgimento del personale nell’innovazione delle procedure e quanto queste favoriscano il buon risultato del lavoro. 

L’iniziativa ha incontrato il favore del 95,95% del personale. In una scala di valori che andava da 0 a 10, sono emerse tendenze significative. Come la percezione di un clima di fiducia (77,8% di risposte tra 7 e 10), di un orientamento all’innovazione (84,4% di risposte tra 7 e 10) e di una predisposizione alla flessibilità (50,9% di risposte tra 7 e 10 contro il 15% tra 0 e 4).

Ford Transit Custom PHEV e Diesel: spazio e comodità sempre con voi


Ford Transit Custom PHEV e Diesel: spazio e comodità sempre con voi

Il veicolo commerciale ideale per professionisti e aziende

5,050 m di lunghezza; 2,032 m di larghezza e meno di 2 m di altezza. Per un volume di carico che va dai 5,8 (versione L1H1 a passo corto) ai 9 m3 (versione L2H2 a passo lungo). Numeri sinonimo di comodità e performance, ma soprattutto numeri che fanno la differenza. E che rendono Ford Transit Custom un’eccellenza nel settore dei veicoli commerciali. Perché unico capace di alternare la tecnologia plug-in hybrid (PHEV) ed elettrico 100% (BEV) al diesel. Senza però rinunciare alla sua peculiarità: lo spazio interno.

Ampio e vasto al punto da sembrare infinito. O magico. Tanto da potervi collocare anche i materiali più impegnativi. Tipo i pannelli standard sistemati di lato, oppure in orizzontale sul pianale, fino a quattro Europallet, i bancali più richiesti in circolazione, e tubi lunghi tre metri. Una qualità, il trasporto di grandi carichi, incentivata dall’ampia portiera laterale, ottimizzata nell’altezza di apertura, e dal basso gradino di accesso posteriore, che consente una soglia di carico più bassa.

Inoltre, il Ford Transit Custom PHEV Diesel dispone di porte scorrevoli dotate di un meccanismo di controllo che le mantiene aperte durante le operazioni di carico.

Il tutto senza rinunciare alle prestazioni. Perché un altro dei pregi del Ford Transit Custom è la motorizzazione. La versione PHEV dispone di un motore a benzina Duratec da 2,5 litri e una batteria da 11,8 kWh che assicura cinquantotto chilometri (58 km) di percorrenza a zero emissioni. Invece la versione Diesel beneficerà di quattro tipologie differenti. 110 CV o 150 CV ambedue con cambio manuale; 136 CV con cambio manuale e automatico; 170 CV con cambio automatico. Su questi ultimi due presente anche la trazione integrale AWD.

Comodità garantita, quindi. Soprattutto nel traffico cittadino. Dove ci si può muovere al meglio grazie alle quattro modalità di guida.

Comodità garantita, quindi. Soprattutto nel traffico cittadino. Dove ci si può muovere al meglio grazie alle quattro modalità di guida.

L’EV Auto consente al sistema di decidere in automatico quando utilizzare l’elettrico per massimizzarne l’efficienza. L’EV Now, invece, consente di viaggiare a batteria fino al suo esaurimento. Con l’EV Later il Ford Transit Custom PHEV si muoverà col suo propulsore a diesel e risparmierà l’energia della batteria per utilizzarla in un secondo momento. Infine, con l’EV Charge, la batteria si ricaricherà attraverso  la frenata rigenerativa e la potenza del motore.

La tecnologia è un’altra marcia in più del Ford Transit Custom PHEV Diesel. Numerosi gli ausili a bordo. Come

Ford e San Valentino: per Hollywood una coppia vincente


Ford e San Valentino: per Hollywood una coppia vincente

Nei film d’amore le vetture dell’Ovale Blu sono le prescelte

Cinema + San Valentino = Ford. Nel giorno della festa degli innamorati, l’equazione del sentimento si risolve con una vera e propria dichiarazione a cuore aperto nei confronti dell’Ovale Blu. Almeno secondo il mondo di Hollywood. Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti su cinquanta film d’amore, è emerso che le auto col marchio del colosso di Detroit siano le più gettonate.

E così, in previsione del 14 febbraio, vale la pena mettersi davanti allo schermo e andare a scoprire le principali protagoniste di questo viaggio tra i motori e la passione.

Ford e San Valentino: il sogno “Town Car”

E sono subito emozioni forti. Perché al comando di questa affettuosa graduatoria c’è la “Lincoln Town Car”. Ovvero una delle auto più celebri, conosciuta ai più come la limousine. Presente in ben tredici di questi cinquanta film, è stata prodotta per trent’anni dalla “Lincoln”, la divisione di Ford riservata alle auto di lusso.

Tra le sue apparizioni più celebri ci sono film come Ghost, Il diario di Bridget Jones, Love Actually e Dear John. Deve il suo nome, “Town Car”, che richiama il francese “coupé de ville”, alla sua carrozzeria molto particolare e molto diffusa nella prima metà degli anni Trenta. V8 all’anteriore, telaio separato e di grandi dimensioni, era l’auto da sogno, perfetta per il viaggio di tutti gli innamorati. Merito anche dei suoi spaziosi interni, nei quali era possibile sorseggiare drink o consumare pasti come seduti al tavolo del miglior ristorante.

Ford e San Valentino: la Crown Victoria

Ma Ford non si accontenta del primo posto. E decide di bissare il successo della “Town Car” con un’altra sua creatura: la Crown Victoria. Presente in ben dodici di queste cinquanta pellicole, gli appassionati se la ricordano in Twilight come l’auto del padre di una delle protagoniste, capo della polizia. Un ruolo non casuale. Perché la Crown Victoria, berlina a tre volumi con trazione posteriore, nella vita di tutti i giorni era il modello in dotazione proprio alla polizia di tutti gli Stati Uniti d’America.

E il viaggio non è ancora finito. Già, perché in questa speciale classifica c’è spazio pure per l’icona di Ford nel mondo: Ford Mustang.

Ford e San Valentino: quando l’amore è tragedia

Molti di voi la ricorderanno per la sua trasgressiva corsa verso l’avventura in Thelma&Louise, di cui vi abbiamo già raccontato insieme a un’altra vettura simbolo dell’amore al cinema: la Ford DeLuxe di Grease. Ma l’icona di Ford nel mondo, quarta in questa speciale classifica, appare anche in altri film per la serata di San Valentino. Come 10 cose che odio di te oppure Harry ti presento Sally.

Infine, come dimenticare la Ford Roadster del 1932? Berlina di grosse dimensioni, spinta dal V8 per volere di Henry Ford, fu resa celebre sul grande schermo da Gangster Story.

Ford Fiesta: la fine di un’era


Ford Fiesta: la fine di un’era

A giugno la storica city car andrà in pensione

Un video per dire “addio”. Ford ha scelto un filmato di breve durata (poco più di due minuti), ma di grande emozione (un nonno che parla al nipote), per comunicare al mondo l’uscita di scena di una delle sue creature più celebri: Ford Fiesta.

Dal prossimo mese di giugno, l’Ovale Blu cesserà la produzione della sua famosa city car. Due i motivi. Le nuove preferenze degli automobilisti, sempre più orientati verso il modello SUV o crossover, e la progressiva elettrificazione del mercato delle quattro ruote. Tanto che Ford Fiesta sarà sostituita con due vetture full electric frutto della partnership tra Detroit e Volkswagen.

L’uscita di scena di Ford Fiesta chiude un’era. Non solo per Ford, ma per tutto il mondo dell’automobile. Perché si tratta di un’auto storica, che dal 1976 ha accompagnato la vita di almeno quattro generazioni di persone in tutti e cinque i continenti.

Un successo planetario dovuto all’anima di questo modello, che si ritrova nel video del suo commiato: “Non un’auto grande o di lusso, ma un’auto pensata per le persone”. Famiglie, single, giovani o anziani, non importava. Come non contava il loro tenore economico. Attraverso Ford Fiesta l’intento era di soddisfare le esigenze di mobilità di tutti coloro interessati ad avere un’automobile.

Un obiettivo centrato. E in modo straordinario. Si calcola infatti che in quarantasette anni ne siano stati venduti circa diciannove milioni di esemplari a ogni latitudine.

Un trionfo fin dal debutto, avvenuto a metà anni Settanta per conquistare il mercato europeo dove imperversavano analoghi modelli della concorrenza (Fiat 127, Renault 5, Polo Volkswagen). A conquistare, fu innanzitutto il nome, sinonimo di allegria e dinamismo. A sceglierlo, Henry Ford II in persona. Fu un omaggio anche all’allora sovrano di Spagna, Juan Carlos, col quale aveva stretto un accordo per l’apertura dello stabilimento Ford di Almussafes (a due passi da Valencia).

La prima serie, denominata “MkI” e dall’aerodinamica essenziale, si distinse soprattutto per la trazione anteriore e il motore (Ford Kent 4 cilindri) trasversale. Cambio manuale a quattro marce, fu disponibile soltanto nella versione a benzina e con tre porte. Ebbe subito un grande impatto, tanto che nel 1983 fu lanciata la seconda generazione.

La “Mk II” spiccò per il cambio a cinque rapporti su tutta la gamma, il passo più lungo e il debutto della versione diesel, la 1.6. Novità anche sulla carrozzeria con il posteriore più bombato, nuovi fari posteriori e nuovo frontale dei fanali rettangolari.

Una vera e propria svolta si ebbe con la “Mk III“. Presentata al Salone di Ginevra del 1989, conquistò i mercati fino al 1995. Merito di forme morbide e rotondeggianti, anticipatrice del design delle vetture degli anni Novanta. Disponibile in ben undici modelli, alcuni dei quali con cambio automatico, si segnalò anche per il motore più potente. I diesel passarono da 1.6 a 1.8

Ecoincentivi: un’altra bella storia di Authos


Ecoincentivi: un’altra bella storia di Authos

Presso le nostre sedi, molti più vantaggi rispetto a quelli statali

Un’altra bella storia di Authos. Protagonisti? Gli ecoincentivi.

Dal 10 gennaio di quest’anno sono nuovamente disponibili i finanziamenti governativi per l’acquisto di un nuovo veicolo a due o quattro ruote. 630 milioni di euro è la cifra stanziata dall’esecutivo che, come in passato, sarà rivolta a mezzi interamente elettrici, plug-in hybrid, ibridi, mild-hybrid, benzina e diesel. 

Per i primi, fascia di emissioni di CO2 da 0 a 20 grammi, previsti complessivamente 190 milioni di euro, a patto di acquistare un veicolo con prezzo di listino uguale o inferiore a 35.000 euro (più IVA). Sale a 45.000 euro (sempre più IVA) il tetto di spesa per i secondi, cioè mezzi con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km, per i quali sono previsti 235 milioni di euro.

Ecoincentivi statali: quali cifre?

Stanziamento invece più contenuto, 150 milioni di euro, per le auto della terza fascia (emissioni comprese tra 61 e 135 g/km). Qui, oltre alle hybrid e alle mild hybrid, sono comprese anche quelle a benzina e a diesel. A patto che non si superino nuovamente i 35.000 euro come costo (IVA esclusa).

Per accedervi, si dovrà dichiarare di mantenere il nuovo veicolo per almeno dodici mesi. Mentre la rottamazione sarà possibile a patto che il mezzo sia fino a classe Euro 4 compresa e in possesso allo stesso nucleo di famiglia almeno da dodici mesi.

Gli ecobonus statali hanno però un limite. Riservano agevolazioni limitate per i veicoli commerciali, 15 milioni di euro esclusivamente per i full electric, e nella stragrande maggioranza dei casi prevedono solo ecoincentivi in caso di rottamazione, per veicoli elettrici e rottamando fino a euro 3 compreso.

Ecoincentivi Authos: quali vantaggi?

Raccontano invece tutt’altra storia gli ecoincentivi Authos. Anche quest’anno, presso le nostre sedi, il ventaglio dell’offerta sarà più ampio e vantaggioso. Per cui ciascuno potrà trovare l’offerta più congeniale. Partiamo dalle auto.

Su ciascuna vettura, indipendentemente dalla tipologia di alimentazione (elettrica, ibrida o termica), Authos raddoppierà l’ecoincentivo statale partendo da 2.000 euro e arrivando anche, in alcuni casi, a 3.000 euro in più. Ai quali c’è da sommare anche lo sconto previsto da Ford Italia. Una serie di agevolazioni che permetteranno notevoli risparmi. Vediamone alcuni.

Per una Ford Fiesta si risparmieranno complessivamente 5.750 euro. Per una Ford Kuga, sia diesel che full hybrid, si oscilla dai 9.000 fino addirittura a 11.750 euro.

Ecoincentivi Authos: anche su Mustang Mach-E

Ma c’è di più. I vantaggi di Authos consentono un notevole risparmio sui mezzi della gamma tra i più appetibili dal pubblico per le loro caratteristiche. Come  Ford Ecosport, sul quale si arrivano a risparmiare 5.150 euro. Una cifra che raddoppia per Ford Explorer (18.000 euro). Mentre grazie esclusivamente ai nostri sconti nelle nostre concessionarie

Ken Block: l’improvvisa scomparsa dell’acrobata Ford


Ken Block: l’improvvisa scomparsa dell’acrobata Ford

Se n’è andato a soli cinquantacinque anni un’icona del motorsport

L’ultimo volo dell’acrobata. Si è aperto con una tragedia il 2023 del motorsport e di Ford. Il 2 gennaio, ha cinquantacinque anni, è morto Ken Block, pilota di rally e funambolo della velocità. Fatale un incidente mentre era a bordo della sua motoslitta sui pendii innevati dello Utah, nella contea di Wasatach, dove viveva con la moglie Lucy e i tre figli. Impegnato in un’escursione con i suoi amici, mentre percorreva la discesa di un erto pendio, è rimasto schiacciato dal suo mezzo, che si è ribaltato all’improvviso.

Nato nel 1967 a Long Beach, in California, e animato da sempre da una grande passione per la velocità e le quattro ruote, Block debuttò nei rally a trentasette anni. Un’età avanzata, quando di solito alcuni piloti cominciano a meditare il ritiro, ma che ha una spiegazione.

Fino a quel momento Block era stato un imprenditore. E di notevole successo. Nel 1994 aveva creato il marchio “DC Shoes”, un modello di scarpe inizialmente pensato per lo skateboard, un’altra sua grande passione, che poi però si trasforma in un brand di massa. Tanto da fatturare oltre 250 milioni di dollari nel 2002. Due anni dopo lo vende per 113 milioni di dollari.

Nel 2005 il passaggio alle corse. A livello nazionale, nel campionato statunitense. Dove si mise subito in mostra, aggiudicandosi l’anno successivo il titolo di “Rookie of the year”, il riconoscimento per il miglior esordiente. Dal 2007 al 2009, iniziò a togliersi varie soddisfazioni, soprattutto agli “X-Games”, aggiudicandosi medaglie di argento e di bronzo.

Nel 2010, la svolta della sua carriera. Grazie al sostengo di “M-Sport”, mise su una squadra, la Monster World Rally Team, con la quale iniziò il suo rapporto con Ford e debuttò nel campionato del mondo.

Fu l’alba di una fortunata collaborazione. Prima a bordo di una Ford Focus RS WRC e successivamente di una Ford Fiesta RS WRC, fino al 2014 prende parte a diverse tappe della rassegna iridata. Alcune celebri, come il Rally di Svezia o il Rally di Gran Bretagna. I risultati non gli sorridono granché. Il miglior piazzamento è un settimo posto al Rally del Messico del 2013 (co-pilota l’italiano Alex Gelsomino). Però Block riesce a distinguersi per il suo stile di guida estremo, sempre alla ricerca del limite. Talvolta anche “oltre”, al punto da accendere i cuori degli appassionati. Tanto da essere ribattezzato “il re dei traversi”.

Un soprannome divenuto una vera e propria carta di identità a partire dal 2008, quando iniziò la produzione su YouTube dei video di “Gymkhana”, un format a episodi nei quali esibì le sue acrobazie al volante. Controsterzi, frenate a ruote fumanti, salti e “donut”, cioè cerchi disegnati sull’asfalto con le gomme dell’auto. Li gira per dieci anni, fino al 2018, soprattutto a bordo dei due modelli Ford che lo hanno accompagnato per tutta la carriera: